UNA SOLA MOLTITUDINE...
l'Unione Europea apre le sue frontiere e, in nome della globalizzazione, permetta la libera circolazione dei tutte le merci prodotte a livello mondiale. Contemporaneamente la stessa Unione tramite il Trattato di Schengen, impedisce la libera circolazione degli individui, imponendo la chiusura delle frontiere nei confronti degli immigrati e provocando esclusione, drammi personali e collettivi, lutti.
Di fronte ai flussi migratori crescenti, frutto delle diseguaglianze economiche causate dalle politiche neoliberiste, l'Europa affronta la questione in termini di "emergenza", attraverso la militarizzazione delle frontiere, espulsioni immediate e l'istituzione di "centri di permanenza temporanea", i quali violano di fatto i diritti fondamentali di migliaia di uomini e donne, poiché costituiscono veri e propri campi di detenzione dove i "clandestini" sono costretti a rimanere per trenta giorni, in attesa del rimpatrio forzato nelle terre di provenienza.
La morte di Semira Adamu, emblema della lotta contro la politica delle espulsioni, rappresenta l'apice della repressione attuata nei confronti dei "clandestini", a cui seguono le numerose tragedie avvenute nei mari che gli immigrati, in fuga da guerre, regimi dittatoriali e povertà, attraversano con la speranza di continuare ad esistere.
I profughi che riescono ad arrivare in Italia, sono soggetti ad una legislazione che li sottopone a soprusi vari, come il mancato riconoscimento dello status di rifugiato politico, che dipende dalla discrezionalità della magistratura, ed i pochi ai quali viene riconosciuto non hanno garantito comunque il sussidio per la soddisfazione dei bisogni elementari.
La questione "immigrazione" non può essere affrontata in termini di ordine pubblico, né i migranti, nella ricca Italia, devono sottostare allo sfruttamento del lavoro nero, delle varie mafie, e di ricatti di ogni tipo. Non basta il "decreto dei 38000" che dovrebbe regolarizzare parte dei clandestini, per risolvere la situazione attuale: un primo passo necessario, dichiarato anche dal Papa, è una sanatoria che legalizzi tutti i migranti del mondo.
Su queste tematiche si è sviluppato un dibattito che ha portato ad un appello per una giornata di mobilitazione internazionale che si svolgerà il 24 ottobre in tante città europee:
PER LA CHIUSURA DEI "CENTRI DI PERMANENZA TEMPORANEA"
PER LA LIBERA CIRCOLAZIONE DI DONNE E UOMINI
PER IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI DI STATUS DI RIFUGIATO
I singoli cittadini, associazioni, organizzazioni politiche, studenti, immigrati, che hanno l'esigenza di far sentire la propria voce di fronte a questa ingiustizie, sono invitati a partecipare alla mobilitazione che si terrà a Cosenza Sabato 24 ottobre in p.zza Prefetture alle ore 9.30.
...PER UNA SOCIETA' MULTIETNICA
COORDINAMENTO CITTADINO ANTIRAZZISTA
"SIAMO TUTTI CLANDESTINI"
Aderiscono:
S.S.O.A. Filo rosso, C.S.A Gramna, collettivo Studenti Medi, Giovani Comunisti, Federazione Provinciale P.R.C., Comunità Curda (Lamezia Terme), Comitato Lave Romanò, Centro R.A.T., laboratorio di poesia ed arti visive, A.R.C.I., Biblioteca dei ragazzi, Quartiere Due, Radio Ciroma, Nuclei Sconvolti (CS), Padre Fedele Bisceglie, F. Dionesalvi (ass. Cultura CS), E. Catizone (ass. Comune CS), R. Tavella (cons. Reg. P.R.C.)