Assediamo la conferenza
Perché saremo a Napoli il prossimo 15 marzo.
Questa occasione non vogliamo perderla. Non capita tutti i giorni di trovare le varie maggioranze e opposizioni di questo paese, rintanate in una conferenza, che parlano insieme di proibizionismo e droghe. L’incontro promosso dal governo, come è noto, si terrà dal 13 al 15 marzo a Napoli e vedrà intorno allo stesso tavolo parti sociali, ministri, partiti ed addetti ai lavori. Come compagne\i dei centri sociali vogliamo ribadire, con la nostra presenza, che la pratica dell’antiproibizionismo e le battaglie politiche ad essa legate, hanno fatto sorgere in maniera stridente molte contraddizioni, mettendo in crisi la legislazione sulle droghe. E soprattutto oggi, che numerosi consigli comunali si sono espressi in maniera favorevole alla legalizzazione e alla riduzione del danno, non possiamo commettere l’errore di sottovalutare il problema. Qui non si tratta solo di garantire ai circa tre milioni di fumatori esistenti la possibilità di rullarsi una canna senza essere molestati dalle varie polizie italiane. Ma crediamo sia urgente e necessario depenalizzare i reati connessi alle sostanze, al fine di restituire la libertà alle oltre trentamila persone, che marciscono in carcere per motivi direttamente o indirettamente legati al consumo di stupefacenti. La "lotta alla droga", portata avanti dai proibizionisti, come "cura del male sociale" ha prodotto solo danni.
Schedature, minacce, impronte digitali e soprusi nelle piazze, irruzioni negli spazi sociali con la scusa di trovare qualche canna d’erba....quando finirà questa barbarie? Oggi il mercato delle sostanze è in mano di narcotrafficanti e malavitosi, che lo gestiscono senza alcuno scrupolo, imponendo prezzi, condizioni e qualità dell’erba. Un esempio lampante è rappresentato dalla recente diffusione della marijuana prodotta in Albania dalla mafia locale e importata dalla criminalità pugliese. Il trasporto è affidato ad immigrati albanesi, che sbarcano sulle coste italiane con il miraggio di una vita migliore. Questa nuova erba, a causa della competizione selvaggia generata dall’illegalità, ha conquistato il mercato. Siamo convinti che la possibilità di autoprodurla porrebbe fine al narcotraffico, stroncherebbe gli interessi criminali e favorirebbe un circuito di distribuzione a carattere amicale. In Calabria la marijuana cresce spontaneamente, accanto all’uva e ai pomodori, e ogni anno se ne registra la più alta percentuale di sequestri. E’ qui che la contraddizione appare più evidente ed è qui che i comuni potrebbero sperimentare forme di libera coltivazione.
In questa situazione, quelli che pagano le conseguenze peggiori sono soprattutto i consumatori d’eroina, perché criminalizzati, trattati come appestati, privati di ogni servizio, e costretti a vivere nell’emarginazione più nera, rischiano di contrarre malattie. Essi pagano sulla propria pelle gli effetti di una legge che pone come unica alternativa al carcere le comunità: alcuni "programmi di recupero" oggi rappresentano solo forme di business. Siamo convinti che affrontare il problema della tossicodipendenza in termini di riduzione del danno sia un’alternativa valida alle politiche finora attuate.
Partendo dal presupposto che il problema non nasce dalle singole sostanze, ma dal rapporto tra l’uso che ne viene fatto e il contesto storico sociale in cui queste vengono messe in circolazione, dichiariamo fallito il proibizionismo, che ha generato solo mostri pericolosissimi. Negli anni novanta i nuovi allucinogeni si rivelano soggettivamente nocivi e funzionali al controllo sociale. Pur essendo convinti che su alcune sostanze vada operata una riflessione più profonda, ci sembra doveroso prendere posizione contro quanti, in questo stato di cose, propugnano e mitizzano la diffusione di sostanze chimiche come l’extasi.
Crediamo infine sia tanto assurdo quanto controproducente marcare, in questa fase, la contrapposizione tra liberalizzatori e legalizzatori. La nostra dimensione politica è tale da ritenere le differenze teoriche una ricchezza del movimento, da valorizzare e stimolare.
TUTTI A NAPOLI !
S.S.O.A. FILO ROSSO C.S.A. GRAMNA