Piccolo Teatro Umano
CONFESSIONI DI UN ATTORE
di e con Nino Racco
Che porta avanti questo spettacolo?
Sono le "confessioni" di un attore recitate e interpretate da lui medesimo attraverso un collage di canti, poesie, brevi o lunghe storielle, riflessioni critiche a cielo aperto.
Le confessioni toccano naturalmente note intime e autobiografiche, ma si spingono poi al rapporto attore-teatro-vita fino a punti di vista dell'attore su tematiche sociali e politiche.
I testi sono ovviamente dell'attore stesso (altrimenti che Confessione sarebbe?) ma si rispecchiano, di tanto in tanto, in autori della letteratura contemporanea (Ignazio Buttitta, Giorgio Gaber, Rosa Balestrieri, Eduardo De Filippo) e nella tradizione orale.
Oso poi, nel mezzo del cammino, immedesimare e rappresentare il fantasma di Eduardo. Mentre lavoravo al montaggio mi sono dedicato la qui sotto "Poesia di Lavoro", dove si fa riferimento ad una ipotetica tecnica di possessione come superamento del famoso dilemma attoriale immedesimazione/straniamento.
POESIA DI LAVORO: EDUARDO
non è imitando o scimmiottando / che renderò al pubblico ciò che per me sei stato /
ma cercando di entrare nella tua anima / nel tuo concetto e nella tua sensibilità /
Mi impregnerò di te gustando l'immagine / che ne risalta il plastico video /
combinandola / con l'immagine impressa nella mia memoria /
e nella mia emozione.
Non è la tua persona che voglio mettere in scena / ma il tuo fantasma /
che mi aleggia alle spalle o sui fianchi / come tu fossi stato /
il mio eletto padre.
Nino Racco - novembre 1998
S.S.O.A.
FILO ROSSOsottoscrizione £ 5.000
giovedì 26 novembre 1998
ore 18:00 primo spettacolo
ore 21.30 secondo spettacolo