UNO SPAZIO PER GLI STUDENTI E' UN NOSTRO DIRITTO!
Sono in arrivo altri 240 miliardi stanziati dal MURST per l'UNICAL destinati al prosieguo dell'edificazione di strutture; di questi, 58 sono vincolati alla realizzazione della "fase 6" del ponte. Della restante parte di finanziamento nulla verrà destinata all'edilizia residenziale.
Quello che è previsto per quanto riguarda il Centro Residenziale è il piccolo contentino di 200 alloggi da realizzare in tre anni per mezzo di fondi che non riguardano la cifra da capogiro suddetta.
Questi fautori della loro tanta conclamata "democrazia", perché non hanno mai rispettato una legge speciale del Governo quale è la n°442 del 12 marzo 1968 che istituisce l'Università della Calabria?
A supporto di ciò parlano i fatti: l'edilizia dipartimentale ha raggiunto l'80% del progetto iniziale mentre l'edilizia residenziale è solo al 20%.
Tutto questo è in evidente contrapposizione con il carattere residenziale di quest'Ateneo; peculiarità che è mantenuto solo formalmente, ed in modo strumentale, al fine di poter continuare a godere dei finanziamenti previsti.
La Legge Istitutiva prevede che il Centro Residenziale sia edificato sullo stile del Campus americano e che la socialità divenga l'elemento centrale della vita universitaria. Paradossalmente però gli unici spazi in cui si raggiunge il "massimo della socializzazione" sono i Bar delle mense e del polifunzionale.
L'esigenza di poter avere spazi da gestire, è sempre stata presente nei vari movimenti studenteschi che si sono succeduti e le richieste dei quali, si sono sempre infrante contro il muro della sordità delle diverse amministrazioni.
In questo contesto si inserisce appieno l'azione del collettivo Filo Rosso, che, avvertendo la necessità di creare uno spazio sociale attrezzato aperto a tutti, ha occupato l'ex laboratorio linguistico per sopperire alla mancanza di realtà autorganizzate ed autogestite.
Nel nostro Ateneo è evidente il degrado sociale e tale spazio vuole essere momento di aggregazione per quelle realtà che condividono i valori della solidarietà e dell'agire comune.
Le iniziative di tipo culturale, politico, sociale e ricreative abbisognano di spazi fisici ampi e centrali. Queste prerogative hanno fatto ricadere la nostra scelta sull'ex laboratorio linguistico anche perché collocato al centro del polifunzionale, che noi riteniamo, rispetto all'asse attrezzato, sicuramente più vivibile e adatto alla socializzazione per ovvi motivi architettonici.
In questa fase non si vuole in nessun modo interrompere o danneggiare i servizi creando problemi a studenti o docenti.
Nonostante tutti i nostri sforzi in tale direzione, si tenta, come sovente accade, in modo demagogico e irresponsabile, di creare tensioni tra studenti facendo perdere di vista la centralità del problema. Ribadiamo ancora una volta che il collettivo insiste affinché l'attrezzatura venga immediatamente trasferita negli uffici già pronti da tempo e destinati al Dipartimento di Organizzazione Aziendale sito sull'asse attrezzato.
Filo Rosso chiede anche la partecipazione di quei docenti interessati alle iniziative del collettivo, sicuri di poter contare sull'esperienza culturale e politica di tutti.
S.S.O.A. FILO ROSSO