BASTA CU' STA' VILIENZA

 

Dalla depressione all'azione

I disoccupati d'oggi non sono uguali a quelli del dopoguerra. Quelli soffrivano per la paura della fame, noi soffriamo di noia.

E' noioso trascorrere la propria giornata avendo come lavoro la ricerca di un posto di lavoro. Per di più', quando capita di trovarne uno spesso sperimentiamo sulla nostra pelle che è un falso lavoro, dove si finge di lavorare per non fare nulla.

Oggi i posti di lavoro diminuiscono non a causa della crisi economica ma per via dello sviluppo e della crescita smisurata della ricchezza.

La situazione è grave ma non seria. Come vivere una tragedia ridicola.

Si può dire che noi siamo le vere vittime sociali del progresso, via via che s'inventano nuove macchine, diminuiscono i posti di lavoro ed aumentano i disoccupati. Essere senza lavoro in una società ricca è diventata una condizione sentimentale per milioni di giovani, in Europa come negli Stati Uniti.

C'è il rischio che una parte considerevole della nostra vita trascorra nel tedio delle lunghe file agli uffici di collocamento, nella scrittura di moduli, nel chiedere e rispondere a false domande dei burocrati.

Tutto questo è diventato insopportabile, non può continuare.

Abbiamo deciso di dire no, basta, a tutto questo, come hanno già fatto migliaia di disoccupati in altre città d'Italia e d'Europa.

La cittadinanza deve arricchirsi di un nuovo diritto, il diritto ad un reddito minimo che vada a tutti coloro che sono senza lavoro pur avendolo cercato.

Noi vogliamo un reddito non per non far nulla ma, al contrario, per fare quello che ci piace fare.

Il reddito minimo garantito è uno strumento minimo appunto, necessario ma non sufficiente.

Per fare occorre progettare un'opera, usare la testa e le mani.

La ricostruzione del centro storico, la riqualificazione delle condizioni di vita nei quartieri è un'opera collettiva all'interno della quale c'è posto per tutti noi, tanto per il muratore che per il matematico o l'artista.

Noi chiediamo, quindi, l'apertura immediata di un '' Agenzia Comunale per il lavoro e la ricostruzione'' che anticipi i capitali ad interesse zero, per tutte quelle iniziative, senza finalità di lucro, che siano in grado, nell'arco di qualche anno, di raggiungere una condizione di autonomia finanziari.

Inoltre chiediamo che, come segno di attenzione al nostro diritto alla vita cittadina, il Comune conceda la gratuità dei servizi comunali (trasporti, teatro, scuole, mostre, concerti) a tutti coloro che sono senza lavoro da un anno o forse più.

 

FILO ROSSO, RADIO CIROMA 105.7

Per la costituzione di un comitato di disoccupati.