CE L' ABBIAMO FATTA !

Su parere favorevole espresso dal Senato Accademico riunitosi il 12 Febbraio, il Consiglio d' Amministrazione del 17 c.m. ha approvato il progetto sull' apertura serale delle biblioteche, proposto dal coordinamento studentesco autorganizzato: sono stati stanziati 56milioni per le spese di gestione prolungata. Il provvedimento avrà immediata applicazione: la biblioteca Tarantelli adotterà il nuovo orario già dai primi di marzo; per la B.A.U. e la Biblioteca Centrale è prevista l' emissione di un bando di concorso interno per l' impiego di personale attualmente carente.

E' una piccola vittoria se si considera la mole di problemi e di inefficienze in cui riversa l' ateneo calabrese. Ma diventa una grande vittoria se si guarda al suo significato e al percorso che l'ha resa possibile.

Dalle prime settimane di Dicembre, nella nostra frenetica università, si sono succedute assemblee pubbliche settimanali tra studenti e studentesse, su tematiche quali "Spazi e tempi degli studenti", "Cultura", "Socialità". Esse sono state la risultante di un' esigenza condivisa da soggettività diverse: la creazione di uno spazio pubblico di discussione, in cui tutti e tutte potessero esprimere le proprie opinioni, impegnare curiosità e creatività in una dimensione collettiva, e confrontarsi su un' esperienza comune di vita: l' Universitas.

La vertenza sulle biblioteche, che rappresentano simbolicamente luoghi destinati alla formazione del cosiddetto "sapere sociale", è nata dal basso, nel corso di un' assemblea, e sono stati gli studenti stessi a portarla avanti collettivamente, senza delegare nessuno alla soddisfazione dei propri bisogni.

La "cultura" è stato il terreno su cui si è inteso stimolare una comunicazione orizzontale: sono stati organizzati dei banchetti di raccolta firme che hanno visto l' adesione di migliaia di persone; si è discusso con docenti e rettore; sono stati elaborati volantini e documenti.

Protagonismo e autorganizzazione sono stati i principi su cui il coordinamento si è mosso e che hanno trasformato una piccola parentesi di lotta nel "deserto sociale" del campus, in un' autentica esperienza di autovalorizzazione e crescita politica.

Continuando sull' idea di Campus: non doveva forse trattarsi proprio di un esperimento teso all' incontro di CULTURA e SOCIALITA' ? Questo perchè non è vero che si impara di più stando per otto ore di fila nella solitudine della propria scrivania: non c'è apprendimento senza socializzazione, senza cioè, che si verifichi contemporaneamente una relazione sociale. La conoscenza deriva dall' esperienza e dallo scambio di esperienze: in questo senso anche l' uso di internet dovrebbe essere potenziato, poichè costituisce un ulteriore spazio di democrazia e di interazione sociale.

Da anni gli studenti non riuscivano ad ottenere in questa università risultati concreti, ad analizzare la realtà in termini propositivi e a cambiarla. Rappresentiamo la prova concreta di come, attraverso la discussione e la forza delle idee, è possibile fare politica concretamente ed autonomamente: speriamo che questa esperienza serva da insegnamento per chi, arruginito da vecchi schemi e comode posizioni, ha sprecato la propria creatività in sterili critiche, e da incoraggiamento per quelle intelligenze dormienti affinchè sperimentino le potenzialità dell' agire comune.

All' inizio del mese di marzo verrà convocata un' ASSEMBLEA per valutare l' attuazione del provvedimento sulle biblioteche e per intravvederne ulteriori sviluppi. Si stimolerà inoltre il dibattito rispetto ad altre problematiche universitarie: non ci stancheremo mai di ripetere che il confronto orizzontale è una tappa fondamentale per la formulazione di nuovi bisogni e/o desideri collettivi, e che l' autorganizzazione è l' unica forma di lotta capace di soddisfarli.

 

COORDINAMENTO STUDENTESCO AUTORGANIZZATO

S.S.O.A. FILO ROSSO