In merito alla manifestazione di venerdì 25 aprile e al vostro caloroso invito a parteciparvi in seguito agli avvenimenti attorno al banchetto leghista, vi comunichiamo che non possiamo parteciparvi perchè a Torino abbiamo vissuto una situazione simile sabato scorso, di estrema gravità, che sotto andremo a narrarvi .
Abbiamo di conseguenza considerato importante manifestare nel quartiere dove abbiamo rischiato un violentissimo sgombero, a cui solo la partecipazione alla mobilitazione lanciata attraverso la radio e i soliti tam-tam, e le resistenze dei/delle compagni/e nel centro sociale stesso hanno evitato un duro epilogo.
Vi esprimiamo come sempre la nostra più viva solidarietà per i compagni arrestati, e la nostra adesione politica .
SABATO 19 APRILE , TORINO
Al ritorno da una manifestazione sul tema dell'amianto nel quartiere e nelle scuole pubbliche, organizzata dai compagni/e del centro sociale GABRIO, della Federazione Anarchica TO, e dei lavoratori della FLSU, ritorno al centro sociale sito nel quartiere popolare di S. Paolo, venivamo informati di un banchetto elettorale della lega nord ad una cinquantina di metri, al mercato rionale.
Non è necessario stare qui a ricordare le differenze sostanziali, quanto render noto che a ridurre ulteriormente la nostra pazienza sono i recenti avvenimenti nazionali (Albania e campagna elettorale) e cittadini, come il raid nazista ai murazzi che ha visto l'accoltellamento di un compagno, e le ronde padane.
Contro volantinaggio che degenerava rapidamente, una autoambulanza portava all'ospedale un leghista ed i compagni tornavano al centro sociale.
Questo alle sei del pomeriggio. Poi alle otto la polizia ha circondato il centro sociale; avevano caschi e lacrimogeni, e lanciavano pietre. Cercavano i colpevoli; non ci sentivamo tali, non eravamo disposti a farli entrare e a far portare via nessun compagno.
La situazione era critica per i rapporti di forza visto che i compagni erano una trentina e le "forze dell'ordine" più di un centinaio.
Nel giro di due ore, grazie all'intervento dei compagni\e di tutti i centri sociali e delle case occupate, di Radio Black Out, e di varie realtà, terminava l'assedio non senza un ultimo lancio di pietre da parte dei delusi celerini .
Due persone venivano fermate nei pressi del centro sociale e una denunciata per lesioni, con la promessa di ulteriori denunce per resistenza e lesioni .
Nelle ultime settimane l'atteggiamento repressivo da parte degli apparati statali sta tornando ad essere continuo e soffocante, l'alto numero di casi non lascia spazio ad interpretazioni sulla sua casualità .
Contro ogni forma di razzismo e di repressione , senza giustizia non ci sarà pace.
I compagni e le compagne del centro
sociale GABRIO (TO)