APPRENDIAMO CON DOLORE E RABBIA LA MORTE DI EDOARDO MASSARI, DA UN MESE SEQUESTRATO NELLE CARCERI DELLE VALLETTE. IL DOLORE E’ PER LA PERDITA INCALCOLABILE DI UN COMPAGNO.

LA RABBIA E’ PER LE CIRCOSTANZE CHE LO HANNO SPINTO A QUESTO GESTO ESTREMO E DISPERATO.

A NOSTRO PARERE ESISTONO DELLE RESPONSABILITA’ MORALI E POLITICHE DI QUESTA MORTE:

LA PRIMA RICADE IN CHI HA CONDOTTO L’INCHIESTA SUGLI "ATTENTATI" ALLA TAV INSEGUENDO FANTASTICI "TEOREMI" SU PRESUNTE ASSOCIAZIONI SOVVERSIVE O, ADDIRITTURA, "BANDE ARMATE" CHE AVREBBERO IMPERVERSATO PER LE VALLI DI SUSA E NEL TORINESE. PARLIAMO DEL MAGISTRATO LAUDI E DEI SUOI COLLABORATORI;

LA SECONDA E’ ATTRIBUIBILE ALLA MAGISTRATURA CHE IN QUESTI GIORNI HA NEGATO QUALSIASI LIBERTA’ PROVVISORIA, MALGRADO LE EVIDENTI PROVE FORNITE A FAVORE DI UNA NECESSARIA MISURA ALTERNATIVA AL CARCERE, DETTATA DALLE CONDIZIONI DEL DETENUTO;

UNA TERZA RESPONSABILITA’ RICADE SU CHI, NEI MEDIA, HA LAVORATO PER IL LINCIAGGIO METODICO DEI COMPAGNI ARRESTATI DEFINITI VIA VIA TERRORISTI, PERICOLOSI FOLLI, ORGANIZZATORI DI CHISSA’ QUALI TRAME, IN QUESTO FIANCHEGGIANDO CON ZELO GLI OSCURI – QUESTI SI’ – METODI INQUISITORI DI LAUDI.

CHIEDIAMO LUCE SULLA MORTE DI EDOARDO, COSI’ COME CHIEDIAMO GIUSTIZIA PER QUESTA MORTE CAUSATA DA UN SISTEMA INQUISITORIO E DI SEQUESTRO DA SEMPRE PUNTATO CONTRO CHI LOTTA E CONTRO CHI E’ OPPRESSO IN QUESTA SOCIETA’ DELLO SFRUTTAMENTO LEGALIZZATO.

CSOA GABRIO