CONTINUANO LE INTIMIDAZIONI
NELLA TORINO SACRA E PERBENE


Torino, 24/4/98

Tre compagni del Gabrio, mentre passeggiavano nei pressi del Duomo, luogo in cui è esposta la sindone, venivano avvicinati da due agenti della DIGOS, i quali, prendendoli "amichevolmente" sottobraccio, si autonominavano "accompagnatori" per una "visita guidata al sacro lino". In seguito venivano scortati fino alla stazione mobile e quindi identificati.

Il giorno seguente l’ispettore Ferrara, uno dei capi della DIGOS torinese, si scusava, informalmente, per il comportamento dei suoi colleghi.
Grazie tante!!
 

Torino, 28/4/98

La notte tra il 27 e il 28 due compagni del Gabrio, mentre si recavano a casa in furgone, venivano pedinati da una volante della polizia che si trovava appostata ad un centinaio di metri dal centro sociale. Nei pressi della propria casa venivano bloccati e obbligati a scendere dal furgone: a questo punto gli agenti, in un eccesso di democratica riconciliazione, puntavano la pistola in faccia ai compagni. Dopo l’arrivo dei rinforzi, uno dei due veniva spinto contro il muro retrostante, insultato e malmenato ed essendo l’altro compagno privo di documenti, venivano "accompagnati" in questura, per presunti accertamenti.

Durante le quattro ore del loro fermo (terminato alle sei del mattino) i due sono stati oggetto di insulti, schiaffi e sputi. Al momento del rilascio, come se ancora non bastasse, hanno dovuto assistere ad un ennesimo atto di provocazione da parte degli sbirri che li congedavano con il saluto fascista, rimarcando così la matrice del fermo.

I compagni "se la sono cavata" con una multa per la mancata presentazione di patente di guida e con una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale .

c.s gabrio