Di nuovo bombe su Baghdad. Di nuovo una "guerra chirurgica" che spaccia ospedali, case civili, esseri umani per "obiettivi militari" di primaria importanza.
La vergogna dell'ennesima aggressione imperialista sta tutta qui: nel disinteresse delle vite umane e delle sofferenze di un popolo già piegato dalle sanzioni del grasso Occidente in nome della difesa della libertà sessuale di un presidente in crisi per qualche pompino di troppo.
Dopo aver collezionato una serie di fallimenti di politica estera (dal Kossovo ad Ocalan, fino al mancato accordo fra palestinesi e israeliani), il presidente Clinton si è buttato con facile accanimento sul quasi dimenticato regime di Saddam Hussein, questa volta addirittura scavalcando gli organismi di "mediazione" internazionale (l'ONU) e evitando la consultazione delle maggiori potenze planetarie (eccetto la fidata Inghilterra).
Da queste stragi "chirurgiche" emerge un fatto inquietante: nessun Consiglio di Sicurezza, nessuna potenza nucleare (Russia o Cina), nessun alleato storico degli USA, è oggi in grado di frenare i colpi di testa di un presidente americano e del Pentagono. Neppure il Vaticano …
Ancora una volta solo la mobilitazione sdegnata dei popoli, degli sfruttati e degli esclusi può e deve fare qualcosa, al di là delle belle parole dei governi.
E' una verità tanto semplice quanto difficile da praticare, ma possibile: solo la paura della rivolta della gente, dal Medio Oriente all'America Latina, dall'Asia all'Europa, può fermare la mano assassina del colosso occidentale.
FERMIAMO LA GUERRA, SUBITO!
FERMIAMO L'EMBARGO
SOLIDARIETA'
COL POPOLO IRAKENO
CENTRO SOCIALE GABRIO
CASE OCCUPATE DI VIA BLIGNY 18