L’afosa primavera italiana porta con se, quest’anno, le grandi manovre partitiche in vista delle elezioni provinciali ed europee con il consueto seguito di vuote promesse e minacce.

È, infatti, sotto gli occhi di tutti come in questo momento il nodo centrale della politica italiana e di ogni paese dell’unione europea sia ancora la precaria pace conclusa nell’ex-Yugoslavia.

Le provincie, infatti, non sono che l’ennesimo strumento di spartizione del potere da parte dei partiti.

Il parlamento europeo invece altro non è che una gigantesca farsa di un Europa che non esiste.

Non esiste perché è solo un’invenzione economica costruita su una moneta (l’euro) che si è dimostrata pericolosamente instabile e che è il risultato di decennali politiche sociali folli (disoccupazione, pensioni, istruzione, sanità ecc..) le quali hanno abbassato il tenore di vita della maggior parte della popolazione.

Non esiste perché incapace di dare prospettive nell’ambito del lavoro e impreparata ad affrontare la questione immigrazione

Non esiste perché governata da avidi assassini che hanno messo in ginocchio un’intera popolazione scatenando la guerra più micidiale e spietata degli ultimi cinquant’anni, e ora hanno firmato una pace che non restituirà la terra ai kossovari ma la dividerà tra le potenze europee e gli Stati Uniti.

Pertanto votare oggi vuol dire appoggiare i partiti che hanno condotto e sostenuto una guerra che con l’alibi della pace e della democrazia ha ucciso migliaia di persone !

Votare oggi vuol dire dare fiducia all’Europa del capitale, di chi è sempre stato pronto a schiacciare le opposizioni in nome di un’unità culturale !