LA FESTA E' DEL PADRONE
contro l'aberrante show per i festeggiamenti del Centenario Fiat. Volevamo lavorare con i settori più sensibili della città per esprimere il nostro dissenso verso la "cultura padrona" che ha reso Torino grigia e ricattabile sul piano del lavoro.
Invece ci siamo trovati soli e impotenti!
Non solo abbiamo dovuto assistere allo squallido omaggio di Ciampi, D'Alema e Cofferati alla corte del re Agnelli (tutto ciò era scontato), ma anche l'Italia dello spettacolo e della cultura "più critica" non ha resistito al richiamo della sirena. Moneta sonante paga!
Così pure gli pseudo "alternativi" alla Mau Mau, incuranti dei "vaffanculo" dei militanti dei centri sociali, hanno voluto dimostrare che oggi a Torino il dissenso non vale più una rinuncia a una sonata ben pagata!
La Fiat ha vinto su tutti i fronti.
Le giornate organizzate per le famiglie operaie in fabbrica (come nei film di Fantozzi!) sono state un successo che dà la misura dell'isolamento vissuto dai pochi compagni operai rimasti quantomeno critici.
Non vogliamo però fare un piagnisteo: non rinunciamo a pensare che Torino possa fare a meno degli Agnelli e della loro cultura imperial-aziendalista che ha annebbiato le coscienze di migliaia di persone.
Il dissenso e le lotte possono rinascere, ma dobbiamo essere coscienti di avere di fronte una bestia con molti tentacoli.
A Mirafiori nessuno operaio "stranamente" muore in fabbrica ma sulle ambulanze, gli infortuni quasi non esistono perché vengono fatti passare per malattie. Evidentemente la Fiat "controlla" non solo l'industria!
L'Università della città non è mai decollata perché per la Fiat ha interessi solo sul Politecnico, i trasporti pubblici sono sempre poco sviluppati per dare spazio a un traffico privato congestionato. Per quanto ancora questo grigiore industriale continuerà a rovinare la qualità della vita in questa metropoli?
Allora, scusateci, ma qualche serata con i vip della TV in piazza non deve farci dimenticare tutto ciò.
Se Torino è oggi immobile, monoculturale e serva, è in gran parte grazie alla storia della Fabbrica Italiana di Automobili Torino, l'unica passata indenne da Mussolini alla DC, da Berlusconi al governo DS.
A la guerre comme à la guerre!
GABRIO TRIBE
AGAINST THE MAF.I.A.T.