"Emporio di mariuana al concerto rock"

Ci pare questo un momento opportuno per dirvi quello che siamo, quello che vogliamo
cambiare, non vi chiediamo "collaborazione" ma ascolto!

"EMPORIO DI MARIUANA AL CONCERTO ROCK"  questo è il titolo di un articolo apparso il
giorno 20 ottobre su "LA STAMPA", a proposito del quale noi del centro sociale Gabrio vi
diciamo, più o meno come se parlassimo con papà o con il barista di via Frejus:

"Bellissimo concerto quello di sabato, c'erano tante persone di ogni età.
C'era anche il coffee shop, insieme alle patatine ed i libri del mercatino".
COFFEE SHOP? UNA PROVOCAZIONE ANTIPROIBIZIONISTA,
subito raccolta dal capogruppo di AN alla regione Ghiglia, che con la chiarezza che lo distingue, prima si dichiara
antiproibizionista e poi starnazza addirittura di smantellare il Gabrio definendolo il
primo passo verso la legalità e la normalizzazione della città.

Ma di quale legalità parla Ghiglia? La SUA è una legalità costruita con la violenza e con
i soprusi commessi quotidianamente dalla società capitalistica su tutti noi.

E' legale che un ragazzo sia incarcerato per un grammo di hashish?
E' legale che si continui a morire in carcere per overdose di eroina e cocaina com'è
successo a tre ragazzi detenuti alle "Vallette" qui a Torino?
E' una legalità, insomma, che vive anche della disinformazione e dei vari tabù esistente
sulle DROGHE.
A questo punto ci siamo chiesti se fosse più pericoloso vendere marijuana autoprodotta a
chi si mette spontaneamente in coda davanti al coffee shop o continuare a lasciare che le
persone comprino le sostanze in una qualsiasi delle tante "piazze" torinesi, andando ad
arricchire ulteriormente i narcotrafficanti, comodamente seduti nelle loro poltrone di
alcantara.

La nostra risposta è e sarà un antiproibizionismo che vuole abbattere le odiose catene cui
la società odierna costringe chi fa usa di sostanze.
Non neghiamo che ve ne siano di pericolose, ma trasformare in mostro o in soggetto da
incarcerare l'individuo che le utilizza non porta a nulla se non ad aumentare repressione
ed ignoranza.

ANTIPROIBIZIONISMO E' LIBERTA' INDIVIDUALE.


 

   C.S. GABRIO

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