Siamo sempre più vicino ai festeggiamenti per il 2000, l'anno del Giubileo, mentre il futuro ci prospetta delle fantastiche Olimpiadi.
Il Comune di Torino sa prepararsi molto bene a questi grandi eventi, spezzando via tutto il resto, pur di apparire all'avanguardia in Europa.
Parliamo, ad esempio, di un diritto fondamentale: la casa.
E' infatti ormai partita un'operazione che renderà esecutivi migliaia di sfratti (5 mila). Si prevedono oltre 100 esecuzioni al mese, di cui circa quaranta già effettuate a novembre.
Tutto ciò è frutto della nuova legge sugli affitti, la 431/98, che da dicembre regolamenta le locazioni. E' terrificante pensare che migliaia di persone e centinaia di nuclei familiari si troveranno dall'oggi al domani senza tetto.
Verranno concesse proroghe (di 18 mesi al massimo) solo a nuclei familiari con disabili o anziani che abbiano, però, inoltrato precedentemente regolare richiesta al pretore, sborsando diversi biglietti da cento mila…
Tutto questo alla luce del fatto che esistono migliaia di appartamenti vuoti di proprietà sia comunale che privata (di cui buona parte di enti benefici e religiosi).
Intanto vengono spesi inutilmente miliardi per abbellire il solo bel salotto centrale di una città che vive mille contraddizioni, dove la via repressiva e omologante rimane l'unica scelta per risolvere problemi sociali ormai esplosivi che le recenti politiche neo-liberiste hanno prodotto.
Noi siamo stufi di questa gestione della città così sorda ai bisogni primari di chi la vive.
Pretendiamo una casa per tutti: italiani e migranti
Tutti devono avere un posto accogliente dove poter vivere dignitosamente, a prescindere dal reddito o dal colore della pelle. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di essere al fianco degli sfrattati e di tutte le persone che vogliono prendersi quello che gli spetta per vivere.
Crediamo nell'azione diretta come forma di lotta fondamentale per migliorare la nostra vita, e per questo continueremo a usarla praticando l'occupazione e l'autogestione di appartamenti, scuole e qualsiasi altro stabile abbandonato da anni.
Per quale motivo non dovremmo servirci da soli?
Stiamo cercando di creare un movimento forte sul diritto alla casa che si opponga all'attuale situazione.
OPPONIAMOCI AGLI SFRATTI
OCCUPIAMO LE CASE SFITTE
Il collettivo per il diritto alla casa si ritrova tutti i mercoledì alle 21,30 in
via Giulio 19 (Porta Palazzo)
CASA OCCUPATA B18
via Bligny 18