Le mummie a Lingotto,I PRIGIONIERI IN C.SO BRUNNELESCHI...
A Torino si celebra il primo congresso nazionale del maggior partito di governo, quello dei Democratici di Sinistra.
"I care" hanno scritto sui loro manifesti, "mi prendo cura". Nulla di più ipocrita per chi in questi anni di governo "di sinistra" ha calpestato più volte i diritti umani e sociali di lavoratori, studenti, disoccupati, immigrati. Nulla di più ipocrita per chi ha partecipato al bombardamento dei Balcani, coprendosi la coscienza con le bandiere della "guerra umanitaria" e della vergognosa "Missione Arcobaleno".
Parlano di solidarietà, ma poi sono fra i primi demolitori dello stato sociale; parlano di pari opportunità ma poi sono i primi a esaltare il capitalismo dei "coraggiosi capitani" della finanza, lasciando a borsa e mercato dettare legge nella distribuzione delle ricchezze prodotte.
Vogliono prendersi cura, ma sanno solo limitare le libertà e i diritti a una vita migliore da parte di chi da sempre è sfruttato o oppresso.
Basta vedere cosa è stata la loro politica di "accoglienza" dei migranti in Italia. Limitazione, controllo degli accessi al nostro paese, aumento dei poteri di controllo della polizia e dei carabinieri sulla popolazione immigrata, l'istituzione di centri di detenzione temporanea per "clandestini" dove vengono rinchiusi degli uomini per semplici reati amministrativi (mancanza del permesso di soggiorno o permesso scaduto).
Tale politica viene regolata dalla famigerata legge 40/98 che porta il glorioso nome della ministra diessina agli "affari sociali" Turco.
E' proprio con questa legge che vengono istituiti i "centri di permanenza temporanea" per immigrati, dove le persone sono costrette a vivere rinchiuse in container collocati all'interno di gabbie circondate a loro volta da mura di cinta e filo spinato. Qui le persone sono separate per etnia e spesso divise negli affetti (uomini da una parte, donne dall'altra). Qui le persone sono spogliate dei loro abiti e dei loro effetti personali per essere rivestite con "divise" da galeotto. Le persone sono quindi soggette a una spersonalizzazione sistematica, avvallata dalla Croce Rossa Militare che gestisce questi campi di prigionia con la scusa di fornire un'assistenza sanitaria, ma che spesso come unico farmaco lascia agitare il manganello.
Partendo dai presupposti che "tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti" (art.1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948) e che "nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato" (art.9 della DUDU, 1948) ci domandiamo se è questa la civile Europa di cui tanto parlano nei loro discorsi dirigenti e ministri diessini.
Proprio qui a Torino dove si svolge il congresso diessino è in funzione dal giugno '99 un centro di permanenza/detenzione temporanea in c.so Brunnelleschi, da dove sono passati e sono stati espulsi ben oltre mille migranti. In questo centro la gente è costretta in uno stato di sovraffollamento a condizioni igieniche mostruose (è in corso un epidemia di scabbia), a violare le proprie abitudini alimentari e religiose, a subire i più disparati soprusi da parte delle forze dell'ordine.
Crediamo che i diessini, in quanto maggior partito di governo, siano i maggiori responsabili della scelta di istituire tali centri, così come sono i maggiori responsabili di una politica di espulsione e rifiuto oggi perseguita in Italia rispetto ai popoli di migranti che fuggono la miseria e la persecuzione politica dai loro paesi di provenienza.
Per questo siamo oggi qui per tentare di protestare, malgrado i divieti di polizia, di fronte a questo congresso la presenza nel nostro paese di lager per immigrati voluti e istituiti dai governi di sinistra.
Per questo cercheremo di urlare con le nostre voci, con i nostri volantini, con i nostri corpi per la chiusura dei centri di permanenza/detenzione temporanea per immigrati, contro questo governo, contro chi li ha voluti e li ha aperti.
Contro ogni restrizione delle libertà individuali
Contro la politica della paura delle differenze
Per la chiusura di C.so Brunelleschi e di tutti i lager per gli immigrati
Centro sociale Gabrio