BREVI CENNI
SUGLI ORGANISMI TRANSNAZIONALI

Gli organismi transnazionali cominciano ad essere fondati alla fine della seconda guerra mondiale.
I governi degli stati vincitori decisero di costituirli per impedire che il mondo cadesse in un nuovo conflitto; dovevano servire per promuovere la pace e la prosperità del mondo fungendo da regolatori dei conflitti economici, politici o di qualsiasi altra natura. I buoni propositi dei fondatori lasciarono però ben presto posto all'arroganza e alla sete di potere dei grandi del mondo. In realtà questi organismi furono e sono utilizzati per mantenere lo status quo mondiale con i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri.

I finanziamenti dei potenti venivano e vengono concessi esclusivamente a quei paesi in via di sviluppo che fanno delle scelte politiche ben precise ed in linea con l'ordine mondiale costituito. Per intenderci gli stati del terzo mondo sono costretti, per esempio, a praticare politiche neoliberiste, con conseguenze pesantissime sui lavoratori, sull'ambiente e sul territorio.

Gli interventi militari dovrebbero essere coordinati dalle Nazioni Unite, ma in realtà sono le grandi potenze (Stati Uniti in testa) a decidere quali siano le missioni umanitarie e quali no. Prova ne sono le ultime guerre (Iraq, Somalia, Kossovo) che ben poco hanno avuto di umanitario, e il mancato intervento (un ritardo di oltre cinquant'anni) in Israele. Insomma siamo di fronte ad un meccanismo quasi perfetto nel tenere soggiogata la maggior parte della popolazione mondiale, ma ciò non evita litigate tra i potenti del mondo. Dopo il fallimento dell'esperienza dei paesi socialisti gli Stati Uniti si sono ritrovato padroni del campo ed in questi ultimi dieci anni gli equilibri del mondo si sono ridefiniti. L'arroganza yankee nei confronti degli altri paesi del mondo è confermata da una serie di incidenti, vedi il Cernis in Italia, l'affondamento di una nave scuola giapponese o l'aereo spia atterrato in Cina. Questi episodi hanno provocato veementi proteste le quali però non hanno minimamente scalfitto o spostato di una virgola la politica estera americana.

Nondimeno gli Stati Uniti in questo nuovo millennio dovranno "affrontare" la concorrenza della nuova Unione Europea nella zona dell'Atlantico e della Cina nella zona del Pacifico. Come è facile da immaginare sarà un confronto voluto dal capitale e che si giocherà sulle spalle dei lavoratori, dei poveri e degli esclusi del mondo. Gli organismi transnazionali saranno sempre di più i luoghi dove si scontreranno gli interessi di questi tre super stati ed è per questo che è nostro compito sapere e capire ciò che succede durante questi incontri.

ONU (Organizzazione delle nazioni unite)

È il più importante tra gli organismi transnazionali. È stato fondato nel 1948 e vi fanno parte quasi tutti gli stati del mondo, tranne alcuni come la Cina nazionalista (Taiwan). L'ONU ha un'assemblea plenaria che ha sede a New York, ma le decisioni si prendono nel consiglio di sicurezza in cui cinque paesi sono membri permanenti (USA, Regno Unito, Francia, Cina e Russia) ed altri sette paesi partecipano a turno. Solo i cinque stati permanenti hanno diritto di veto, in altre parole possono bloccare qualsiasi decisione presa dall'assemblea.

Oltre ad essere il luogo di incontro e confronto politico internazionale l'ONU gestisce, con strutture proprie, tutti i tipi di intervento umanitario che avvengono e ha compito di studi, analisi e monitoraggio dello sviluppo del mondo.

BM (BANCA MONDIALE)

Nata nel 1944 con gli accordi di Bretton Woods come organismo atto a promuovere la ripresa economica e la ricostruzione postbellica, oggi agisce quasi esclusivamente sui paesi del terzo mondo, concedendo prestiti con garanzia governativa. La BM finanzia principalmente la realizzazione di grandi infrastrutture (strade, ponti, dighe, etc.) e fornisce consulenze nei processi di privatizzazione del settore pubblico.

FMI (FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE)

È una delle agenzie specializzate dell'ONU fondata nel luglio del 1944 insieme alla Bm per promuovere la stabilità monetaria del mondo. Oggi indirizza il proprio intervento sui paesi del terzo mondo, concedendo prestiti con precise garanzie politiche - economiche (privatizzazioni, liberalizzazione dei mercati, orientamento all'esportazione, etc.). I paesi che partecipano ai finanziamenti subiscono anche cambiamenti costituzionali (come è avvenuto in Brasile) se ciò è ritenuto opportuno dal FMI. I paesi membri sottoscrivono una quota commisurata al loro PIL, alle riserve monetarie possedute ed all'importanza nel commercio internazionale. Ogni membro possiede un voto proporzionale alla quota versata, questo significa che gli USA hanno il controllo quasi assoluto del FMI.

G-8 (GRUPPO DEGLI OTTO)

È composto dagli otto paesi più industrializzati del mondo, con economie di mercato, che si incontrano regolarmente per coordinare le politiche economiche e discutere di questioni di mutuo interesse. Fu costituito nel 1985 dai ministri delle finanze di Canada, Francia, Gran Bretagna, Italia, Giappone, Stati Uniti e Germania. In seguito alla fine del sistema sovietico la Russia fu in un primo momento invitata a partecipare (1991) e da poco ne è diventato membro a pieno titolo, in cambio della stipulazione di accordi sulla proliferazione delle armi nucleari.
È questo il vero luogo dove i grandi della Terra, da soli ed indisturbati, decidono i destini del pianeta.

OCSE (ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO)

Fu fondato nel 1961 per sostituire un altro organismo che aveva presieduto alla distribuzione degli aiuti post - bellici. Ha lo scopo di coordinare le politiche economiche degli stati membri (che sono 29, tra cui l'Italia) e di creare un forum per il dibattito permanente sui temi economici di interesse comune.

WTO (WORLD TRADE ORGANIZZATION, ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO)

È stato istituito nel 1995 allo scopo di promuovere il libero scambio internazionale ed ha sostituito il GATT, un accordo temporaneo di liberalizzazione stipulato nel 1947. Oggi gli accordi del WTO coprono il commercio dei beni manufatti, dei prodotti agricoli, dei servizi, dei diritti d'autore e degli investimenti.

Tuttavia il WTO ha segnato il passo nell'ultima riunione tenutasi a Seattle, quando accaddero le prime imponenti manifestazioni anti globalizzazione. Tuttora i lavori di questo organismo sono bloccati e saranno uno degli argomenti in discussione al G8 di Genova.

GLI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE A GENOVA.

Nei giorni del G8 i capi di stato avranno un'agenda ricca di appuntamenti. Le discussioni si concentreranno sostanzialmente su tre punti:

1. Ripresa dei lavori per il wto;

2. Discussione degli accordi di Kyoto, riguardo a misure coordinate per tentare di contenere l'inquinamento terrestre, cui gli Stati Uniti, con il nuovo presidente Bush, rifiutano di aderire;

3. Risoluzione degli attuali conflitti intemazionali in corso (Palestina e Macedonia, tanto per ricordarsi i più noti).

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