UN UOMO VERO

Finalmente, dopo anni di false promesse ed ambiguità, una voce autorevole (?) si è sentita sull'argomento droga.

È infatti delle ultime settimane la presa di posizione del neoministro della sanità Girolamo Sirchia. Di fronte ai media ha dichiarato che le droghe di ogni tipo sono consumate sempre e comunque da soggetti deboli, "un uomo vero non ne ha bisogno" ha concluso assestandosi il pacco con un gesto molto virile.

Non pago, Taricone-Sirchia ha inoltre affermato che non è vero che le politiche libertarie sulle sostanze ne riducono e limitano i danni, poiché l'illegalità della droga è un deterrente per tutti i potenziali consumatori. Philip Morris e Chivas Regal sentitamente ringraziano per la pubblicità gratuita.

Insomma, dopo gli "svarioni" del ministro Veronesi, che come ci si aspettava sono rimaste vuote parole, ci mancava solo 'sto teorico del machismo a creare confusione sull'argomento.

Sta di fatto che in questi anni le politiche di riduzione del danno hanno svolto un ruolo essenziale nel contenimento delle overdosi, infezioni di ogni tipo (hiv. epatiti, ecc), qualità della vita dei consumatori di sostanze e di chi gli sta intorno; per non parlare del colpo che infliggerebbe al narcotraffico la liberalizzazione delle droghe leggere e quindi la possibilità di autoproduzione delle stesse.

Un esempio? Due sabati fa a Bologna si è svolto uno Street rave, una festa musicale di strada, a cui hanno partecipato più di 10.000 persone, in gran parte consumatori di sostanze, eppure non è successo nulla, né morti né feriti (lasciando a bocca asciutta gli imparzialissimi giornalisti italiani, che infatti non ne hanno parlato); questo perché gli organizzatori, il Movimento di Massa Antiproibizionista ed il Centro Sociale Livello 57 di Bologna, hanno predisposto un servizio di informazioni sui consumi e di riduzione del danno.

Nonostante dati e statistiche confermino la validità di queste strategie ci tocca per l'ennesima volta di manifestare sotto un tribunale, dove si svolge un processo ad un nostro compagno, probabilmente colpevole solo di essere da sempre impegnato con gli altri in una battaglia di libertà e di coscienza; questo evidentemente non lascia dormire bene quei poteri collusi con il narcotraffico mondiale che così ferocemente si oppongono ad una pratica che vorrebbero gestire assolutamente in proprio.

Quella di oggi è solo una puntata: preparatevi perché probabilmente la festa del raccolto nazionale, il CANNABIS PRIDE, si svolgerà a Torino il prossimo 13 ottobre 2001.

 

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