LETTERA APERTA ALLA CITTA'
(a proposito del G8 a GENOVA…)Per mesi avete letto sui giornali centinaia di articoli riguardanti la riunione degli otto paesi più potenti del mondo. Siete stati bombardati da informazioni spesso false e fuorvianti e molti di voi si saranno fatti un'idea su questo evento senza avere la possibilità di parlare con chi nei fatti fa parte di quel vasto mondo dei contestatori antiglobalizzazione.
Con questa lettera vogliamo dire la nostra e darvi la possibilità di comunicare su questioni reali e non sulla carta straccia di tanti pennivendoli di regime.
Per primo vogliamo dire che questo summit è illegittimo da ogni punto di vista. I paesi ricchi si arrogano il diritto di decidere sui destini della maggioranza degli abitanti del mondo, senza alcun tipo di delega formale. Attraverso delle scelte economiche capestro non fanno altro che soffocare ulteriormente la maggioranza dei paesi del pianeta, creando fame, malattie, guerre ed esodi migratori. Anche dal punto di vista delle norme, certe decisioni dovrebbero essere appannaggio di un organismo internazionale nel quale siano giustamente rappresentate le istanze dei paesi più poveri e sfruttati. Inoltre le politiche criminali USA basate sul ricatto del debito costruito da organismi come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale hanno creato negli ultimi decenni una situazione per cui un quinto (ricco) del pianeta gestisce l'80% delle risorse dei restanti quattro quinti (poveri) del mondo. Una rapina a mano armata!! Capirete come dialogare dentro il G8 sia folle e illegittimo, e come questo tipo di proposte siano assolutamente strumentali.
Per fare questo vertice una città intera è stata letteralmente sequestrata. Provate a immaginare cosa accadrebbe se in una zona come la nostra Porta Palazzo e via Garibaldi, potessero entrare solo i residenti esibendo un pass, e potendone uscire solo sottostando a decine di controlli e perquisizioni... Ebbene, questo accade nella famosa "zona rossa" di Genova!
Il resto della città è anch'esso in balia di restrizioni e divieti. Si sa quando si esce di casa, ma non si sa se ci si potrà tornare. Sarebbe questa la tanto sbandierata legittimità del summit? Dunque infrangere il divieto della "zona rossa" è per noi un atto di riappropriazione di diritti, altro che violenza!!
Per la prima volta dopo anni un popolo variegato di persone, gruppi, associazioni, centri sociali è riuscito a creare una mobilitazione straordinaria, che ha come obiettivo di dichiarare questo vertice illeggittmo e di rompere la logica dei divieti. Per quanto ci riguarda lo faremo con i nostri corpi, correndo alti rischi, senza aggredire la città che sentiamo amica e - per la stragrande maggioranza " dalla nostra parte. Ci difenderemo certo, ma sappiate che da un lato ci saranno uomini armati, eserciti e macchine da guerra, dall'altro solo persone che useranno caschi, protezioni e scudi di plastica e gomma.
Questa volta non fatevi fregare dalle immagini, guardate bene e riflettete, ... e forse vi sembreranno altro da quello che stanno facendo credere a molti.
Venite a Genova, in tanti! Questa volta non abbiate paura, c'è molto da cambiare!
Centro sociale Gabrio