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Date Sat, 1 Dec 2001 16:49:31
Subject

cs: TORINO 2006 CI HANNO INVITATO ALLA FESTA MA LA POLIZIA NON CI HA FATTO ENTRARE !!!!!

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COMUNICATO STAMPA


CI HANNO INVITATO ALLA FESTA MA LA POLIZIA NON CI HA FATTO ENTRARE !!!!!
 
Venerdi' 30 novembre 2001: TORINO entra nel REGIME OLIMPICO.
Il Comitato Organizzatore delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 e le 
Istituzioni locali hanno organizzato una grande festa per presentare il 
nuovo logo olimpico, invitando TUTTI i cittadini a partecipare.
Il rapporto tra Olimpiadi e città è cominciato decisamente con il piede
sbagliato!  La festa era brutta e noiosa, i cittadini l'hanno capito 
infatti c'erano meno di tremila persone a fronte delle diecimila attese.

Come annunciato anche noi cittadini disobbedienti abbiamo deciso di andare
alla festa, non per interromperla nè per rovinarla (era già talmente 
schifosa da sola!!!) ma per chiaccherare con i nostri concittadini (come si
fa alle feste) spiegando loro come secondo noi l'occasione Olimpica 
andrebbe sfruttata (come spiegato nel comunicato seguente) e, per 
rallegrare la festa, portando palle di neve in polistirolo e gommapiuma 
nello spirito dei GIOCHI INVERNALI.
Prima della festa abbiamo offerto una cena alla città, dal nostro
banchetto posto di fronte al McDonald's di piazza Castello si potevano gustare ottimi
panini genuini e bere buon vino o the caldo: denunciando le devastazioni 
ambientali e la negazione dei diritti dei lavoratori di McDonald's, 
invitavamo i passanti a cenare con noi dove si mangia meglio e si sta in 
migliore compagnia, moltissimi si sono fermati con noi.

Finita la cena ci apprestavamo ad andare alla festa portando uno 
striscione, quando siamo stati circondati dalla polizia in assetto 
antisommossa, ci è stato fisicamente impedito di raggiungere la piazza e
siamo stati oggetto di minacce e insulti, abbiamo deciso di andarcene via e
mentre tre compagni stavano riportando lo striscione arrotolato in macchina
sono stati fermati e portati in questura! Senza alcun motivo !!
L'atteggiamento della questura di Torino è assolutamente inaccettabile, ed
è un segno di che tipo di gestione politica si voglia dare all'evento 
Olimpico, non c'è spazio per il dissenso, tantomeno per un intervento 
critico che esponga la città alle grosse contraddizioni che le Olimpiadi
aprono.

Soprattutto non è concesso mettere in discussione gli sponsor !!  Abbiamo
toccato il nervo scoperto !!!
Il Sindaco, tutte le Istituzioni locali, e la Questura intendono impedire 
fisicamente che i nostri argomenti possano correre il rischio di 
interessare troppi cittadini!!
Cogliamo in questa vicenda un pesantissimo clima di chiusura di spazi 
democratici, riteniamo assurdo e completamente Irresponsabile 
l'atteggiamento della questura, che solo per una nostra assunzione di 
responsabilità non ha portato a situazioni ben più gravi !!!
Denunciamo quest'episodio e annunciamo fin da subito che la nostra 
disobbedienza continuerà inesorabile.

DISOBBEDIENTI 2006
AREA DELLA DISOBBEDIENZA SOCIALE - TORINO

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Alla società civile coinvolta nell'avventura delle Olimpiadi Invernali di
 
Torino 2006
e a tutti gli organi di stampa.

Venerdì 30 novembre 2001, l'Area della Disobbedienza Sociale di Torino
partecipa alla festa di presentazione del logo olimpico in piazza
Castello.
 
Anche noi come parte della società civile della città cogliamo nelle 
prossime Olimpiadi una grande occasione. Non è vero, come spesso dicono i
giornali, che noi siamo contro le Olimpiadi, al contrario intendiamo 
utilizzare l’evento Olimpiadi Invernali Torino 2006 per diffondere il 
nostro marchio (come le multinazionali !!!), quello della disobbedienza, 
per spiegare al grande pubblico il nostro stile di vita, quello di 
combattere l’esclusione sociale, di lottare per l’allargamento dei
diritti, di opporci alla globalizzazione neoliberista e alla guerra globale!!!
 
Dal sito ufficiale di TORINO 2006:
Olympic Vision, è il primo evento ufficiale delle Olimpiadi Torino 2006:
un evento fortemente voluto dal TOROC, dal Comune, dalla Provincia e dalla 
Regione per avviare un processo di comunicazione diretto con i cittadini e
coinvolgerli in questa grande avventura che, nei prossimi anni, cambierà
il volto e l'immagine della città.
 
Siamo d'accordo! Le Olimpiadi sono un bene pubblico e sociale, noi 
cittadini disobbedienti ci sentiamo coinvolti da questa grande avventura e
vogliamo che il volto e l'immagine di questa città cambi, e cambi 
decisamente in meglio !
Non basta un logo che guarda in alto, per migliorare la città bisogna 
guardare in basso, dove l'esclusione sociale è ancora diffusa, la città
non migliora se migliorano i fatturati degli albergatori, la città migliora se
tutti possono avere una casa, la città non migliora se si fanno più 
sottopassi, la città migliora se riduce i suoi livelli di inquinamento, la
città non migliora se si costruiscono tre nuovi palazzetti per sport 
ridicoli come il curling, la città migliora se se si demoliscono i centri
di detenzione per immigrati!
 
Vogliamo festeggiare insieme alla città questa occasione smascherando le
malefatte di alcuni dei prossimi sponsor Olimpici (come McDonald’s che 
devasta l’ambiente, Coca Cola che sfrutta il lavoro minorile, Sanpaolo che
finanzia il commercio di armi) e tornando a ribadire la nostra 
imprescindibile richiesta già sottoposta pubblicamente al Comitato 
Olimpico: vogliamo che le sponsorizzazioni olimpiche siano vincolate a una
“Carta Sociale” che certifichi la compatibilità sociale delle aziende
che sponsorizzano, una compatibilità non basata su vacue dichiarazioni che 
rimangono solo sulle scartoffie ufficiali che nessuno legge: noi vogliamo 
che le procedure produttive, il rispetto dei diritti sociali, il rispetto 
dell’ambiente, siano chiaramente verificabili e che il Toroc si riservi di
sciogliere i contratti di sponsorizzazione qualora il rispetto di questa 
“Carta” venisse meno sia da parte della piccola azienda fornitrice di 
servizi, sia da parte dei Top Sponsors che firmano direttamente con il CIO.
 
Da un luogo coinvolto nella grande avventura olimpica del 2006
 
Disobbedienti 2006
Area della Disobbedienza Sociale - Torino
 

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