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SOTTO IL TAPPETO

Avete presente il detto "nascondere la polvere sotto il tappeto"?

È esattamente quello che il governo si appresta a fare per risolvere le questioni sociali.
Prostitute nelle case chiuse, immigrati nei centri di detenzione, malati psichiatrici in manicomio e, udite udite, tossicodipendenti in carcere o in comunità (possibilmente San Patrignano, candidata a primo gestore di un carcere privato sul modello sudamericano, pardon, nordamericano).

A nulla valgono le proteste di chi in questi anni ha duramente lavorato, con evidenti buoni risultati, per ridare dignità e sicurezza ai consumatori di sostanze: il governo, smentendo l'oggettività dei dati presentati in tutte le conferenze internazionali, vuole ritornare ad un regime di proibizionismo assoluto.

In quanto consumatori/trici, operatori/trici, persone a qualunque titolo coinvolte nella questione droga, non resteremo ad assistere allo scempio della nostra libertà: disobbediremo con qualunque mezzo a questo ridicolo e pericoloso ritorno al passato, che vuole ridurre le nostre esistenze a quei piccoli cumuli di polvere da nascondere sotto il tappeto.

 

FRASI FAMOSE

Girolamo Sirchia, ministro della Sanità:
"Chi si droga è un debole".

Gianfranco Fini, vicepresidente del Consiglio:
"Per i tossicodipendenti ci vuole il ricovero coatto".

Andrea Muccioli, proprietario della comunità di San Patrignano:
"Dove cazzo ho messo le chiavi della Porsche?!".

 

MOVIMENTO DI MASSA ANTIPROIBIZIONISTA

CONSUMATORI AL 101%