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Appello agli intellettuali Torinesi distribuito davanti al Consiglio Comunale.

Torino non è piú antifascista ?

 

Il Sindaco di Torino, Chiamparino, si è espresso con toni degni di Ponzio Pilato rispondendo alla nostra sollecitazione sul convegno organizzato alla GAM da Forza Nuova lo scorso 21 marzo.

Su Repubblica di venerdí 22 marzo 2002, Chiamparino sosteneva tranquillamente la possibilità per un’organizzazione come Forza Nuova che apertamente si richiama ai valori del fascismo e del nazismo, dell’intolleranza e del razzismo di usufruire del sostegno del Comune di Torino per organizzare i loro convegni, tanto più che si sono avvalsi della presenza di un europarlamentare che altri non era se non il famigerato razzista Borghezio della Lega Nord, già inquisito per omicidio colposo ai danni di un migrante per legittimare gente come l’ex-stragista Roberto Fiore segretario della forza politica in questione e fra i primi relatori del convegno.

Crediamo che i valori della Resistenza non debbano essere solo un richiamo per le feste comandate, ma vadano messi in pratica nella quotidiana lotta per la libertà che riguarda tutti e tutte.

Ci appelliamo alla cittadinanza democratica di Torino, in particolare a quegli intellettuali come Bobbio, Galante Garrone, Revelli, che dell’antifascismo fanno punto fermo nella concezione dello stato democratico per richiedere alle nostre istituzioni Comunali un impegno formale e concreto nella pratica e non solo a parole a mantenere vivi i valori della Resistenza sui quali si fonda la nostra democrazia.

Riteniamo preoccupante la dismissione di questi valori da parte del sindaco di una Città come Torino e auspichiamo che molte voci si levino a rispondere alle irresponsabili dichiarazioni di Chiamparino.

 

DISOBBEDIENTI TORINO, 25 marzo 2002.