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Appello per Genova
È passato un anno dalle manifestazioni contro i G8, un evento storico, indimenticabile e tragico, ma al tempo stesso il momento in cui le moltitudini hanno compreso la necessità di ribellarsi alla globalizzazione neoliberista e a quello che da lì a poco sarebbe diventata la Guerra Globale Permanente dell'Impero.
In quest'anno molto di quello che è successo il 20 e 21 luglio ha iniziato a delinearsi in tutta la sua drammaticità, l'assassinio di Carlo Giuliani, l'aggressione dei carabinieri al corteo in Via Tolemaide, l'uso delle armi da fuoco contro i manifestanti, l'ordine di sparare a chi violasse la zona rossa impartito da Scajola (ormai non più ministro ma comunque responsabile di quelle azioni), e poi la vicenda della Diaz sulla quale sono emerse le falsità messe in opera dalla polizia dagli auto-accoltellamenti al ritrovamento di bottiglie molotov portate all'interno della Diaz dalla polizia stessa, per proseguire con le torture della caserma di Bolzaneto e molte altre vicende tutte tese a indebolire e dividere il grande movimento antiliberista.
Noi non solo non ci siamo fatti fermare, ma siamo tornati nei nostri territori per riprodurre l'opposizione alla globalizzazione, e a Barcellona contro il vertice del Fondo Monetario Internazionale il movimento si è ripresentato ancora più numeroso e deciso a non permettere più la violenza subita a Genova. Per questo torniamo a Genova, non per contarci o per celebrare un anniversario, torniamo per chiedere verità e giustizia sui fatti del luglio scorso, per ricordare Carlo, per ritrovarci tutti assieme e ripartire dal 19 luglio 2001, giorno della manifestazione dei migranti, e ricordare come la situazione sia ulteriormente peggiorata : con la legge Bossi-Fini e il mantenimento dei Centri di permanenza temporanea (bell'eufemismo!) si rende necessaria un'opposizione radicale per l'estensione dei diritti di cittadinanza a tutti e a livello globale contro leggi discriminatorie e xenofobe, che sovradeterminano completamente la vita, i sogni e i bisogni delle donne e degli uomini.
Torniamo a Genova per raccontare come ovunque si pratichino forme di disobbedienza, sia che si definiscano tali o meno, e come queste forme se estese e diffuse portino a spostare in avanti la soglia dei diritti e a inceppare il meccanismo neoliberista. Ci ritroveremo per riproporre momenti di incontro nelle piazze tematiche che il giorno 20 faranno vivere Genova di una vita che lo scorso anno le è stata tolta dall'occupazione militare degli "otto grandi" poi per ritrovarsi tutti assieme ed entrare nella zona non più rossa e ricordando Carlo esigere che la verità venga finalmente fuori!
Per partecipare alle giornate di Genova organizzeremo dei treni in partenza da Torino e invitiamo tutti all'assemblea che il Torino Social Forum ha organizzato per giovedì 11 luglio sperando che chi l'anno scorso ha vissuto, anche solo attraverso i media, quelle giornate abbia il piacere di ribadire che un altro mondo lo vogliamo e lo costruiremo!
Giovedì 11 luglio 2002 - ore 21:00
Assemblea cittadina "Genova un anno dopo" Hiroshima Mon Amour,
via Bossoli 83 - Torino
Dal 19 al 21 luglio 2002 appuntamento a GenovaPer info:
giustoribellarsi@libero.it
gabrio@ecn.org
tamtamlaverna@libero.it______________________________DISOBBEDIENTI TORINO
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