Cine Drop Out - CSOA Gabrio

"VENTI DI GUERRA". Venti film sulla guerra, sulla psicosi della guerra, sulla paura di nemici immaginari e straordinari; venti film sul peso e la sofferenza della guerra vissuta, sofferta, subita, reale.

Film che raccontano di conflitti immaginari, sorta di esorcismi in celluloide rispetto ai conflitti planetari concreti, quelli che minacciano di rimettere realmente in discussione il conquistato benessere del famoso 20% della popolazione mondiale. Altri film che documentano più che raccontare di tragedie vere, altrettanto planetarie, ma spesso taciute, perché scomode, perché non c'è nulla di più tragico della morte vera per fame, per sofferenza, tortura, per arma da fuoco rispetto a una fiction di attacchi da dischi volanti o di mostri in carta pesta.

Abbiamo questa volta mischiato i generi giusto per evidenziare i contrasti fra una guerra immaginaria, uscita dalle menti fantasiose degli studios hollywoodiani (amore e odio per gli States…) e la guerra reale quotidiana vissuta ai margini dell'Impero (Palestina, Iran, Iraq, Kurdistan, Bosnia…). E' ovvio che il crollo delle Twin Towers ha cambiato i confini fra immaginario e reale, laddove la paura dell'attacco (metafora della rovina del benessere bianco-occidentale) da mondi o continenti immaginari si è concretizzato in quell'11 settembre. Gli americani e il mondo occidentale hanno potuto vedere in quegli attimi tutte le proprie vecchie e recondite paure collettive da sempre estrinsecate in famosi e storici film di fantascienza o di catastrofi.

L'occasione dei "venti film di guerra" è di rivedere alcuni di questi film topici, nel loro genere, per cogliere quanto le paure vissute in questi tristi giorni siano stati già raccontati ed espressi in questi film. Un'altra occasione dei "venti film" è di mettere a confronto le paure del benessere con l'orrore del quotidiano di chi ne è escluso, costretto a umiliazioni e sofferenze inenarrabili, sulle quali si erige il privilegio della minoranza del pianeta. Si parla dell'altra guerra nascosta, di quella "quarta guerra mondiale" di cui parla Marcos condotta dal mondo dei privilegi e del neoliberismo contro il mondo degli indios, dei sem terra brasiliani, dei campesinos del Chiapas, dei migranti, dei lavoratori precari e a cottimo, dei seringueros dell'Amazzonia, dei bambini dell'Iraq, degli adolescenti della Palestina, delle donne, degli omossesuali, dei drogati, ecc. Noi ci sentiamo in parte dentro e in parte fuori da questo mondo del privilegio. E la nostra lettura ne risente, nella sua contraddittorietà, nell'esprimere il punto di vista del vecchio "civis Romanus", proletario della capitale, dentro l'Impero, contro l'Impero. Spinti da un forte bisogno di pace (ma non di pace che ferma le cose così come sono oggi…) abbiamo voluto documentare, fornire una lettura critica della realtà attraverso il racconto filmico di una rassegna ragionata, con l'intento di mettere in luce gli orrori e le paure della guerra, gli orrori e le conseguenze (dirette e indirette) di certe guerre nate sempre come "giuste" ma che ingiuste diventano.

Calendario degli appuntamenti
Ogni domenica proiezione a partire dalle 21.30 Ingresso libero
(ma se all'uscita lasciate qualche soldo non ci fa schifo: li utilizzeremo per andare avanti con le proposte cinematografiche)