Il giornale di
controinformazione metropolitana "Numero Zero" nasce nel
1996 dopo una fase di ampio dibattito e sperimentazione all'interno
del Gabrio. La sua intenzione è sempre stata quella di informare
su fatti e problemi quotidiani all'interno della vita metropolitana,
dentro e fuori della cosiddetta area "antagonista". In
tal senso non ci si è mai voluti fissare sulle questioni inerenti
sempre e solo il "movimento", ma si è cercato di esplorare
aspetti e contraddizioni dell'ordinaria vita di oppressione, sfruttamento
e lotta nell'area della metropoli torinese. Via via col tempo il
gruppo redazionale si è selezionato, guadagnando e mantenendo una
fisionomia del tutto autonoma da quella dell'assemblea e del gruppo
gestionale del centro sociale. Numerose sono state le inchieste
e gli articoli sul lavoro precario e nero, sul lavoro autonomo di
seconda generazione, sul lavoro nelle cooperative, sulle condizioni
di vita in fabbrica, sulle vertenze contrattuali, le battaglie contro
i licenziamenti, le ristrutturazioni produttive, ecc. Altrettanto
numerosi e interssanti gli articoli sulla condizione delle donne,
sulle battaglie sull'aborto, sulla procreazione assistita, sull'attualità
del dibattito all'interno dei vari raggruppamenti femministi, ecc.
Altro spazio è stato dedicato ai fenomeni di nuova intolleranza
all'interno della metropoli pedemontana: sulla formazione dei comitati
spontanei cittadini, sui raid dei fascisti, sugli omicidi misteriosi
di immigrati, sulle intolleranze di polizia e vigili urbani, sulle
nuove formazioni fasciste della città. Abbiamo pure dedicato ampio
spazio alle notizie di cronaca politica cittadina, a quello che
capitava nel "palazzo" fra una tornata elettorale e l'altra,
giusto per capire come si ristrutturavano i poteri della città e
gli equilibri fra le varie forze politiche istituzionali. Così come
non abbiamo mai tralasciato spazio su svariati altri argomenti che
investono la nostra vita: repressione e oppressione sessuale, uso
e abuso di droghe, politiche proibizioniste, repressione carceraria,
usi e consumi nel cosidetto "tempo libero", tendenze musicali,
tendenze cinematografiche. In questi anni abbiamo cercato di spaziare
da un argomento all'altro ma sempre mantenendo fermo il punto di
vista della critica radicale del quotidiano, dentro la vita produttiva
e dentro la vita riproduttiva. L'idea di base è sempre stata quella
di informare, controinformare, documentare, denunciare, inchiestare.
Cercando di favorire - con il nostro piccolo contributo - il collegamento
fra settori diversi di resistenza e lotta. Dopo ben 9 numeri (11
nella realtà) siamo ancora ben lontani da questa meta. L'ambizione
è di rendere questo strumento "Numero Zero" sempre più
utile e sempre più incalzante. Ma per fare questo abbiamo bisogno
di più aiuti, collaborazioni e collaboratori, disponibilità e voglia
di fare da parte di altri. Consentiteci però una punta di orgoglio:
in tanti anni siamo riusciti nel complesso, al di là delle difficoltà
economiche e di organizzazione, a evitare di scadere nella banalità,
nella retorica o nella vuota ideologia, riuscendo semmai a essere
a volte graffianti, a volte puntuali, a volte anticipatori di quello
che stava avvenendo nella nostra metropoli. Per chi volesse contattarci
o collaborare ci può trovare:
il
giovedì pomeriggio alle ore 18 al Gabrio (v.revello
3)
oppure
scrivendo via e-mail a numeroz@yahoo.it