SAN ANTONIO ROCK SQUAT

San Antonio Rock Squat nasce nel 1991 per iniziativa di un piccolo gruppo di occupanti che si appropria dello spazio che fu prima del cinema "Zara" e poi del "Punto Rosso" abbandonato forzatamente dopo che la leggendaria nevicata dell'inverno '84 fece crollare completamente il tetto del teatro.

Dopo anni di incuria e abbandono e le manovre speculative di vari affaristi/proprietari la struttura viene restituita a un uso abitativo e di spazio sociale per iniziative che sono andate, nel corso di anni, dall'esperimento sociale della convivenza di dieci e piú persone a rassegne di cinema, teatro, la gestione di due bar, un favoloso ristorante vegetariano (che giustifica la pazienza dei "clienti" nell'attesa dei pasti...) e vari benefit (per i minatori del Sulcis in lotta, la richiesta di ritorno in Italia di Silvia Baraldini, aiuti per la ex Jugoslavia poi consegnati in loco da alcuni abitanti la casa stessa e altri).

Recentemente si è avviata una serie di proposte musicali eterodosse, in collaborazione con il Circ. A., che ha visto la sinergia con altre situazioni affini (il C.s.o.a. COX 18). Il 23 novembre infine, inizia una tre giorni multimediale che culminerá Sabato 25 novembre nella presentazione del volume "L'occhio nella piramide" di R.A.Wilson e R.Shea, primo della trilogia di fantapolitica "Gli illuminati!" edito dalla Shake Edizioni Underground.
Per il futuro sono in programma anche la creazione di un negozio all'interno della casa e la possibile apertura di una libreria/coffeshop.

Preferiamo la soluzione di casa occupata rispetto a quella del centro sociale, dove in genere non abita nessuno, perché troviamo ci dia maggior controllo e un'accresciuta partecipazione alle iniziative e perché riteniamo irrinunciabile l'esperienza della divisione comunitaria dello spazio abitativo e delle sue risorse e potenzialitá, non ultima quella della creazione di reddito e quindi di una rete economica interna al soggetto sociale "occupante". Opporre la cultura dell'abbondanza (e quindi anche l'abbondanza di cultura...) alla logica dello sfruttamento, della disumanizzazione salariata e della miseria intellettual-economica che vorrebbe essere imposta al flusso desiderante che in finale costituisce la spina dorsale di questa esperienza.

Potete raggiungerci telefonicamente allo (02 688 9803)
o, prossimamente, via fax/modem allo (02 690 01280).

L'indirizzo : Via Garigliano 10
(Zona Isola - MM2 Garibaldi FS)