Mercoled, 24 Aprile 2002
IL PRECEDENTE
Il 25 aprile di 12 mesi fa venne definito "senza pace".
Infatti la manifestazione organizzata dall'Amministrazione provinciale per commemorare il 56. anniversario della Liberazione conferm - per l'ennesima volta - che le ferite inferte al tessuto sociale dal regime fascista e dalla guerra partigiana sono ancora pi che aperte, a onta dei proclami.
Durante la cerimonia ufficiale in piazzale Ellero dei Mille, cos, un corteo deii militanti di destra di Azione Giovani punt verso il monumento ai Caduti per deporre ai suoi piedi la cosiddetta corona dei tulipani "della pacificazione".
Un gesto, anche dal punto di vista strettamente simbolico, che non fu digerito dai componenti del collettivo anarchico dei Gatanegra.
Subito volarono alti gli slogan di scherno che, alla prima risposta dei giovani di Destra, stavano per trasformarsi in sberle e sputi.
Soltanto il pronto intervento delle Forze dell'ordine presenti in loco riusc a evitare che accadesse il peggio.
Gli sputi e le parole di troppo finirono dunque "contro" le uniformi dei tutori dell'ordine, carabinieri e poliziotti. Questo stato un episodio del tutto inaccettabile - fu il commento a caldo rilasciato nell'occasione dal parlamentare pordenonese di An, Manlio Contento -: visto quel che accaduto, intendo rivolgermi alla Procura.
Anche per domani, poco dopo le 9, la Provincia organizza la commemorazione ufficiale.
Con la speranza, naturalmente, che non si faccia il bis nei disordini.

Esattamente un anno dopo, Azione Giovani ci riprova.

Una sua delegazione sar domattina alle 9.30 in piazzale Ellero dei Mille.
L si svolger la manifestazione ufficiale, curata dalla Provincia, destinata a ricordare l'anniversario della Liberazione.
Al termine delle celebrazioni, gli azionisti deporranno corone di fiori in memoria di tutti morti. passato pi di mezzo secolo dalla fine di un guerra - il parere in materia di Lorenzo Ranieri, il presidente provinciale di Ag - che ha minato alla base la nostra unit nazionale e dalle cui ceneri sorta una Repubblica ancora contaminata dall'odio.
La ferita rimasta aperta. I vincitori ritennero pi vantaggioso per loro fomentare l'astio, piuttosto che cancellarlo; pi conveniente far dimenticare, se non oltraggiare, migliaia di ragazzi che decisero di combattere dalla "parte sbagliata".
Non nostra intenzione giudicare chi avesse torto e chi ragione. Vogliamo semplicemente ribadire che il 25 aprile non dev'essere la festa di una sola parte, bens un momento di pacificazione fra tutti gli italiani.
Il 25 aprile, a nostro giudizio, deve quindi ricordare la fine della guerra civile, non rinnovare l'odio che la caratterizz. Da qui la volont diomaggiaretutti i Caduti. Bisogna ridare unit - aggiunge Ranieri - a un Paese che ha ancora troppi esuli in Patria: il momento di fermare chi strumentalizz a fini politici quella vittoria.
Resteremo in silenzio - conclude Flavia Maraston - per mostrare il nostro rispetto verso i morti, nella speranza di una pacificazione nazionale che possa rispettare tutti i Caduti, senza farne una questione di bandiere. p.p.s.

Anche quest'anno la commemorazione ...
Anche quest'anno la commemorazione del 25 aprile, festa della Liberazione, sta innescando aspre polemiche.
Ad accendere le polveri, ieri alle 14, una conferenza stampa dei Gatanegra, presenti esponenti di Rifondazione comunista e del Comitato No global di Pordenone: Il 25 aprile - stato detto - solo nostro, di quella tradizione di cultura e di lotta che ha permesso di scacciare i nazifascisti e di fondare questa democrazia.
Parole dure, che sono servite a mettere il evidenza il vero problema e a puntare il dito accusatore contro il questore Giorgio Minozzi: Tre settimane fa - hanno chiarito i Gatanegra - abbiamo chiesto alla Questura l'uso di piazzale Ellero dei Mille per ricordare e commemorare il 25 aprile.
Due giorni fa abbiamo saputo, da un volantino di Azione Giovani, che alle 9.30 ci sar anche la festa della conciliazione.
La decisione - ha aggiunto Gatanegra - ci sembra irresponsabile, quasi si volessero volutamente innescare disordini tra quanti si sentono i figli della guerra per la libert e quelli che vogliono mettere sullo stesso piano i martiri della democrazia e gli assassini nazifascisti.
Secondo i Gatanegra la decisione della Questura si pu spiegare solo come un inchino al potere: Risponderemo alla commemorazione unica - stato aggiunto - e non potremo tollerare che Azione Giovani deponga fiori sulle tombe dei nostri morti.
Perch? Chi ha lottato per la libert e la democrazia si rivolterebbe nella tomba.
Dire, come sostiene Azione Giovani, che il 25 aprile dev'essere il giorno della pace per ricordare i morti di tutte le guerre non solo un falso, ma nasconde un tentativo tanto subdolo quanto mistificante di cancellare le stragi nei lager, le persecuzioni razziali e gli assassini politici.
In poche parole - concludono - avviare un revisionismo di facciata, mentre il Governo di Destra mette il bavaglio alla stampa e redige leggi, come la Bossi - Fini, che di fatto ghettizza gli extracomunitari.
mercoled 24 aprile 2002. Sono le 13:25
I manifestanti saranno limitati da precise prescrizioni.
Il questore: A ognuno le proprie responsabilit
Un 25 aprile ad alta tensione In piazzale Ellero dei Mille faccia a faccia tra autorit, antifascisti e giovani di destra

Fuoco sotto la cenere della Festa della Liberazione. La giornata di domani rischi di diventare ad alta tensione, nella Destra Tagliamento, per la concomitanza di manifestazioni ufficiali organizzate da opposte fazioni politiche e per unannunciata azione dimostrativa alla Base di Aviano che tiene sul chi vive gli uomini della sicurezza.
Ma andiamo con ordine. Per domani mattina la Provincia e la sezione provinciale dellAnpi hanno convocato i cittadini e le autorit, alle 9.50, in piazzale Enea Ellero dei Mille di fronte al monumento ai Caduti.
Alle 10, saranno deposte corone di alloro e alle 10.30, dopo i discorsi di rito, un corteo partir alla volta del Centro Studi per lomaggio ai cippi della medaglia doro Martelli e dei deportati nei campi di sterminio nazisti, e alla lapide della medaglia doro Drusin.
Parallelamente alla manifestazione se ne svolger unaltra, dalla prima mattinata, a cura del gruppo Azione antifascista, con la presenza dei No global e di Gatanegra.
Tali iniziative dovrebbe proseguire occupando anche alcune ore del pomeriggio.
Il problema nasce dal fatto che sempre domani mattina, alla stessa ora della celebrazione ufficiale, vi un terzo appuntamento in programma, organizzato dalla destra. I ragazzi di Azione giovani, cos come comunicato alla Questura, si presenteranno nel medesimo piazzale, esporranno uno striscione inneggiante alla pacificazione nazionale e deporranno una loro corona al monumento ai Caduti. Ci che si teme che gli animi pi caldi, fra i giovani di sinistra e quelli di destra, entrino in contatto e non si scambino proprio complimenti, trasformando cos il 25 aprile in unoccasione di tensione, anzich di celebrazione di una ricorrenza nazionale.
In questo clima gi di per s teso, si inserisce anche il fatto che per la stessa mattinata del 25 aprile il Movimento fascismo e libert ha annunciato una manifestazione di protesta di fronte alla Base Usaf, con lintenzione di tagliare la rete di recinzione della stessa infrastruttura militare statunitense.
Un gesto non proprio amichevole che garantirebbe ai suoi autori liscrizione di diritto nel registro degli indagati e richiederebbe comunque una risposta da parte delle forze dellordine (polizia ed esrcito), pronte a garantire unadeguata presenza ad Aviano.
Come si comporter, dunque, la Questura, a cui sono state annunciate le tre manifestazioni di piazzale Ellero dei Mille e che in base allarticolo 18 del testo unico di pubblica sicurezza non le ha potute vietare, non riscontrando in alcuna, di per s, un grave pericolo allordine pubblico? Lo abbiamo chiesto al capo della polizia pordenonese, Giorgio Minozzi: Nel comitato per lordine di pubblico di luned mattina ci ha risposto il questore sono state decise le prescrizioni che comunicheremo agli organizzatori di ciascuna iniziativa.
Mi sembra inopportuno fare polemiche alla vigilia, anche perch gli organizzatori delle singole manifestazione non sanno cosa stato prescritto a loro, n agli altri.
Ad ogni modo mi sembrerebbe un segno di civilt e buon senso svolgere serenamente ogni iniziativa, nelle diverse parti della piazza che saranno occupate per svolgere i vari programmi.
Quanto alla protesta annunciata dal Movimento fascismo e libert ad Aviano, ci saranno Polizia ed Esercito. Non credo che si arriver a tagliare la rete di recinzione della Base, in caso contrario ognuno si assumer le proprie responsabilit.
Ma non voglio nemmeno pensare a uneventualit del genere.

Preoccupati anarchici e centri sociali
Gatanegra e i no-global:
andava evitata la concomitanza

Perch rischiare disordini sociali quando possibile farne a meno? Si potrebbe concentrare in questa battuta il tema della conferenza stampa svoltasi ieri pomeriggio, sotto gli alberi che circondano il centro sociale Gatanegra.
In breve questo lantefatto: diverse settimane fa, il gruppo Azione Antifascista di Pordenone ha notificato al Questore la presenza della propria associazione il 25 aprile prossimo, in Piazzale Ellero, per una manifestazione che intende ricordare la liberazione dellItalia dalloppressione nazifascista.
Sembrava solo una formalit. Invece, pochi giorni fa, alcuni rappresentanti di Azione Antifascista sono venuti a sapere casualmente che, nello stesso giorno, nelle stesse ore e nella stesse vicinanze stata notificata alla Questura una manifestazione parallela di Azione Giovani.
Che cosa potrebbe accadere? Difficile prevederlo.
In parole semplici sar come cercare di mettere insieme due opposti. Ieri, nel corso dellincontro al quale hanno partecipato oltre ai rappresentanti di Azione Antifascista e Gatanegra alcuni esponenti del Coordinamento Pordenone No Global e dellAssociazione Immigrati con Giovanni Moroldo, di Rifondazione Comunista, sono emerse le preoccupazioni per i disordini che potrebbero emergere nel corso della manifestazione per la sovrapposizione di due associazioni dagli ideali sicuramente opposti.
Non il momento per accendere inutili scintille e i gruppi di manifestanti si sono chiesti perch in Questura non si sia deciso di spostare a unaltra ora o data una delle due manifestazioni (procedura gi seguita in passato).
Di questo parere sembrato Willer Montefusco, dellAssociazione Immigrati: Siamo sconcertati e soprattutto preoccupati per la decisione del Questore, con il quale in precedenza non abbiamo mai avuto alcun motivo di contrasto.
Viviamo in un territorio dove non si sono ancora verificati gravi atti di intolleranza. Certe scelte, invece, possono determinare lo sviluppo di un clima pesante nei confronti degli immigrati, tanto pi che Azione Giovani legata a idee che riteniamo razziste e sicuramente lontane dai valori della Resistenza.
In unatmosfera che rischia di diventare rovente e in unEuropa risvegliata dal momento doro della destra e dal caso Le Pen in Francia, la strada del dialogo, della tolleranza e della moderazione si conferma sempre pi la chiave vincente della societ multietnica. Paola Dalle Molle

Barra ferma sui valori
Le associazioni dei partigiani invitano a non dimenticare Il 25 aprile stato il giorno della conquista della libert e della democrazia, cos come stata delineata e consacrata nei suoi valori, nei suoi contenuti e nelle prospettive dei suoi futuri traguardi, la nostra Costituzione.
Le forze del progresso civile e sociale vogliono continuare a mantenere ferma la barra del nostro percorso su quei valori, su quei contenuti e su quelle prospettive recita il documento ufficiale per il 25 aprile 2002, redatto dal Comitato promotore per le celebrazioni dellanniversario della liberazione.
Le associazioni partigiane e lassociazione deportati politici indicano alle giovani generazioni come momento essenziale per le loro scelte di vita, limpegno per battere forme vecchie e nuove di razzismo e di fascismo, per contribuire allaffermazione di unEuropa da cui si irradino i grandi ideali di pace, di libert di democrazia e di solidariet, capaci di imporre al mondo il superamento degli squilibri, delle ingiustizie e perch lItalia possa essere testimonianza di civilt, di democrazia, di progresso sociale.

Sono due feste di sinistra

Polemica di Della Toffola (Fi) su Liberazione e 1 maggio Il 25 aprile e il primo maggio sono due date festive di matrice ideologica, nel senso che sono propriet esclusiva di una componente politica della societ italiana: la Sinistra.
Ad affermarlo il vicecoordinatore di Forza Italia di Pordenone Mario Della Toffola, che aggiunge: I rappresentanti sinistrorsi italiani pretendono che i valori, o supposti tali, rappresentati dalle due date vengano condivisi dalla totalit degli italiani.
In questo senso emerge la vocazione totalitaria di una cultura che non ammette differenze. Nelle celebrazione del 25 aprile, emerge solamente lautoincensamento di una parte politica, e non sono tollerate presenze che stonino rispetto alla liturgia ortodossa. Bandiere rosse e Che Guevara possono convivere con i labari dei comuni medagliati, mentre non vengono tollerati altri vessilli.
Ricordiamoci cosa accadde quando, non tanto tempo fa, alcuni militanti di Forza Italia tentarono di partecipare ad una manifestazione del 25 aprile a Milano: pugni, sputi e bastonate, alla faccia della pace e della democrazia.
Secondo Della Toffola lomogeneit di un Paese e la fiducia in esso vanno costruite soprattutto nella ricerca di icone e date simboliche che possano essere condivise dalla maggioranza dei cittadini e non siano motivo di divisione.
Ma forse basterebbe un po di tolleranza e di umilt da parte della sinistra, spocchiosa ed eticamente razzista, per creare le condizioni di convivenza e accettazione.
venerd 26 aprile 2002.
Muro contro muro tra giovani di destra e anarchici in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile
Tafferugli, manifestanti sgombrati
Gli aderenti a Gatanegra trascinati via dalla piazza

di STEFANO POLZOT
Festa della Liberazione blindata a Pordenone, con lintervento delle forze dellordine che hanno dovuto separare opposti militanti per evitare un vero e proprio scontro di piazza.
La cerimonia ufficiale del 25 aprile passata in secondo piano a fronte del braccio di ferro tra il collettivo Gatanegra e Azione giovani, il movimento di Alleanza nazionale, che si concluso con lo sgombero forzato dellarea antistante al monumento ai caduti per consentire agli aderenti della destra di deporre alcune rose in omaggio a tutti i caduti della guerra.
La tensione, in piazza Ellero dei Mille, salita gi dalle prime ore del mattino, quando, davanti agli occhi di decine di poliziotti, alcuni dei quali giunti da Padova, carabinieri e vigili urbani, si sono fronteggiati i due gruppi opposti.
I militanti di Azione giovani in viale Trieste, allaltezza del parco, quelli di Gatanegra a poche decine di metri, nei pressi del cantiere di piazza XX Settembre.
A separarli un cordone di poliziotti, guidati dal personale della Questura.
Dopo le orazioni ufficiali, quando il corteo si diretto verso il centro studi, sono cominciati i tafferugli. Un gruppo di appartenenti al collettivo Gatanegra, che in precedenza aveva distribuito un volantino, si piazzato davanti al monumento dei Caduti, a ridosso della cancellata, esibendo uno striscione che dichiarava nessuna pacificazione con i carnefici.
Un muro opposto alla possibilit, per i militanti di Azione giovani, ai quali si erano nel frattempo uniti il sottosegretario allEconomia, Manlio Contento, e lonorevole Gastone Parigi, di poter entrare nella piazza e depositare i fiori.
Con lausilio di un megafono, quindi, un aderente a Gatanegra ha testimoniato la volont di manifestare lantifascismo, che vale ancora. I fascisti ha continuato in questa piazza non ci possono stare e per questo intendiamo fare resistenza pacifica.
Dopo che sono risultati vani i tentativi di sgomberare il campo da parte dei funzionari della Questura, i poliziotti sono entrati in azione, trascinando da parte i circa venti giovani che si erano intanto seduti.
Qualche spintone, alcuni poliziotti scivolati a terra, parole grosse rivolte alle forze dellordine, ma nulla di pi.
Solo dopo che i poliziotti hanno chiuso in un angolo i manifestanti, gli aderenti alla destra sono entrati in piazza e uno ad uno hanno depositato rose bianche alla base del monumento ai caduti.
Quindi, messisi uno a fianco dellaltro, con al centro il presidente provinciale di An, Alessandro Ciriani, hanno cantato linno di Mameli.
Il dispiegamento del personale di polizia, in ogni caso, ha evitato che gli epiteti verbali si trasformassero in scontro fisico.
Una volta che il gruppo di Azione giovani ha abbandonato la piazza, questa stata rioccupata dal collettivo Gatanegra, che ha nuovamente esposto lo striscione e quindi fatto scoppiare alcuni petardi.
Sul pennone, inoltre, stato issato un fantoccio, vestito di jeans e di un giubbotto bomber, a testa in gi, a ricordare la fine che fece Benito Mussolini.
A solidarizzare con il collettivo Gatanegra larea programmatica Lavoro societ - cambiare rotta di Cgil. Le forze dellordine sottolinea lorganizzazione a braccia hanno spostato i giovani antifascisti, che non hanno opposto alcuna resistenza e hanno permesso la deposizione dei fiori.
Riteniamo questo gesto un insulto per chi ha combattuto ed morto per la difesa della libert: non cՏ nessuna pacificazione da fare visto che il fascismo stato sconfitto prima moralmente e poi nei fatti proprio il 25 aprile.
Trasformare tale data in una commemorazione per tutti i caduti una iniziativa sbagliata, negativa e preoccupante.

Giungere alla pacificazione non vuole dire dimenticare
Pacificazione non vuol dire dimenticare i valori che hanno portato alla liberazione dellItalia.
E stato questo il tratto comune degli interventi alla manifestazione del 25 aprile, in piazza Ellero dei Mille, a Pordenone, alla presenza, tra gli altri, dei parlamentari Manlio Contento e Luciano Callegaro, dellassessore regionale, Danilo Narduzzi, del sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, del vice prefetto, Aldo Adinolfi, del questore, Giorgio Minozzi, e di numerose personalit politiche, oltre al picchetto della Brigata Ariete.
Dobbiamo accogliere con animo sereno ha detto il presidente della Provincia, Elio De Anna senza risentimenti di parte, il profondo significato dei fatti che hanno dato lavvio alla situazione politica che oggi viviamo.
In questo giorno, il nostro pensiero va a quelle anime che furono esempi di virt nella guerra di Liberazione, forti di valori che vanno tramandati.
Giuseppe Giust, presidente provinciale dellAnpi, ha invece insistito sulla necessit di garantire la corretta informazione storica su quei fatti.
Infine Giacomo Ros, presidente della Casa dello studente, per il quale non pu esservi libert se non nella democrazia, ma anche che la democrazia non pu alimentarsi se non nella libert.
E la stessa festa del lavoro, del primo maggio, non ci sarebbe senza il 25 aprile.
Ros ha quindi ricordato le figure di Franco Martelli e Terzo Drusin uomini di fedi diverse, accomunati da un unico ideale: quello della libert, per la quale, consapevolmente, offrirono la propria vita.
Venerd, 26 Aprile 2002
25 APRILE
Dopo la commemorazione ufficiale scoppiano tafferugli in piazzale Ellero
Celebrazione con la Celere No-global stesi a terra per impedire il passaggio di Azione giovani

La tensione era forte fin dalle prime ore della mattinata.
Mentre nel mezzo di piazzale Ellero dei Mille (dove sorge il monumento ai Caduti) le autorit militari organizzavano i picchetti per la celebrazione ufficiale del 25 Aprile, ai margini della piazza - blindatissima da poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa - si erano sistemati i due "schieramenti" opposti.
Da una parte i militanti del coordinamento No global (molti gli esponenti del centro sociale Gatanegra, gli anarchici e gli esponenti di Rifondazione comunista), dall'altra una cinquantina di aderenti ad Azione giovani.
Pi che mai eloquenti gli striscioni dei due gruppi contrapposti: "Nessuna pacificazione con i carnefici", sotto la firma Antifascismo militante; "Quale festa per una guerra civile? Pacificazione per non odiare pi", rispondeva (cento metri pi in l) lo slogan dei giovani di Alleanza nazionale.
Gli animi erano piuttosto caldi. Gi nei giorni precedenti la manifestazione, i militanti di Azione giovani avevano annunciato la loro volont di deporre dei fiori sotto il monumento una volta terminata la commemorazione ufficiale.
Gli esponenti del coordinamento No global si erano preparati proprio per contestate questa manifestazione.
E cos, quando la piazza stata abbandonata dalle autorit civili e militari e il corteo dei labari partito verso il centro studi per deporre altre corone d'alloro, una trentina di giovani appartenenti ai gruppi anarchici e Non global ha messo in atto il blitz. La piazza stata di fatto "occupata".
I giovani si sono seduti a terra e hanno manifestato la loro volont di non andarsene, attuando una protesta non-violenta e la resistenza passiva.
Dopo aver issato un altro striscione ("Contro vecchi e nuovi fascismi") ai piedi del monumento, hanno urlato nel megafono: L'antifascismo per noi vale ancora. I fascisti in questa piazza non ci possono stare, nessuno di loro pu mettere fiori in questo luogo.
E poi, rivolgendosi al gruppo dei giovani di An che sostava a circa cento metri di distanza circondato dai carabinieri del Battaglione Gorizia, hanno lanciato urla a ripetizione: Ver-go-gna, ver-go-gna. Assa-si-ni, assa-si-ni!.
Immobili i militanti di Ag. Continuavano ad attendere il loro turno, intenzionati ad attraversare la piazza con un fiore in mano per metterlo accanto alle corone appena sistemate dall'Anpi e dalle altri istituzioni cittadine.
Ci sono stati momenti di forte tensione quando ai poliziotti anti-sommossa arrivato l'ordine di far sgomberare la piazza.
Una decina di giovani dei No global sono stati spostati di peso e trascinati a qualche metro di distanza. Ma il "presidio" davanti al monumento si ingrossato.
Nel giro di qualche minuto si costituita una catena umana.
La polizia, a quel punto ha isolato il gruppo creando un cordone e una sorta di corridoio di sicurezza per consentire ad Azione giovani di raggiungere il monumento.
Ma non appena il mini-corteo dei giovani di An (al quale si erano uniti Gastone Parigi e Manlio Contento, oltre al coordinatore provinciale Alessandro Ciriani) partito, dal gruppo di contestatori di sinistra - stretto in un angolo della piazza dalla polizia - si sono levati altri slogan: Fa-scis-ti, fa-sci-sti!.
Dopo aver appoggiato i fiori, i giovani di An si sono rischierati per cantare l'inno d'Italia.
Nel frattempo altri giovani del coordinamento No global hanno voluto inscenare la Resistenza. Un fantoccio stato appeso a testa in gi in un pennone di fianco alle bandiere.
I carabinieri nel frattemposcortavano i giovani di Azione che hanno subito lasciato la piazza.
Davide Lisetto
sabato 27 aprile 2002.
Porte chiuse a Gatanegra
Fi invita il sindaco a non dialogare col collettivo

Un ordine del giorno finalizzato ad impedire che lamministrazione comunale di Pordenone stringa rapporti con il collettivo Gatanegra, che stato tra i protagonisti della manifestazione dellaltro giorno in piazza Ellero dei Mille, conclusasi con lo sgombero forzato dellarea per consentire ai militanti di Azione giovani di poter deporre alcune rose alla base del monumento al fine di ricordare i caduti di tutte le guerre.
Verr probabilmente presentato dai gruppi consiliari dopposizione nel corso della seduta consiliare di luned, alle 18, che verr aperta dalla richiesta dintervento per fatto grave del capogruppo di Forza Italia, Marco Pirina.
Nel suo intervento, autorizzato dal presidente dellassise, Alvaro Cardin, nel corso della riunione preparatoria del consiglio, nonostante la contrariet del sindaco, Sergio Bolzonello, il quale si riserva di replicare sottolineando la non opportunit della polemica, il rappresentante forzista censurer lintervento di Gatanegra e proporr che non vengano approvati rapporti di convenzione con il collettivo, a partire da quello per lutilizzo di spazi diversi rispetto al prefabbricato comunale di via Fiamme Gialle, occupato da alcuni mesi, una situazione per la quale lamministrazione cittadina sta cercando di trovare una soluzione.
Intanto il circolo libertario Zapata fornisce la sua versione dei fatti rispetto a quanto successo il 25 aprile.
La protesta sottolinea il sodalizio stata pacifica e anche quando la celere ha cominciato a strattonare e trascinare via i dimostranti si opposta solo resistenza passiva, tanto che alcune persone hanno subito lesioni ai polsi a causa degli strattoni.
Lazione diretta continua il circolo Zapata stata organizzata solo dagli anarchici e da alcuni antifascisti che hanno poi avuto il consenso e ladesione da parte dei presenti, sia del coordinamento no global che di alcune individualit del collettivo Gatanegra.
Pertanto ne rivendichiamo i contenuti e la metodologia e ringraziamo tutti coloro che hanno compreso la grave scelta delle istituzioni e della Questura nel lasciare spazio a revisionismi quali quelli messi in atto dai giovani di Alleanza nazionale.
Il circolo, inoltre, ringrazia ancora chi si sentito di partecipare direttamente e allo stesso modo chi, come immigrati e partigiani, hanno vigilato che lazione delle forze dellordine non degenerasse e ci ha sostenuto moralmente, testimoniando, ancora una volta, che non cՏ nulla da pacificare con i fascisti di ieri e con quelli di oggi.