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Mercoled, 24 Aprile 2002 IL
PRECEDENTE
Il 25 aprile di 12 mesi fa venne definito "senza pace".
Infatti la manifestazione organizzata dall'Amministrazione provinciale
per commemorare il 56. anniversario della Liberazione conferm - per
l'ennesima volta - che le ferite inferte al tessuto sociale dal regime
fascista e dalla guerra partigiana sono ancora pi che aperte, a onta
dei proclami.
Durante la cerimonia ufficiale in piazzale Ellero dei Mille, cos,
un corteo deii militanti di destra di Azione Giovani punt verso il
monumento ai Caduti per deporre ai suoi piedi la cosiddetta corona
dei tulipani "della pacificazione".
Un gesto, anche dal punto di vista strettamente simbolico, che non
fu digerito dai componenti del collettivo anarchico dei Gatanegra.
Subito volarono alti gli slogan di scherno che, alla prima risposta
dei giovani di Destra, stavano per trasformarsi in sberle e sputi.
Soltanto il pronto intervento delle Forze dell'ordine presenti in
loco riusc a evitare che accadesse il peggio.
Gli sputi e le parole di troppo finirono dunque "contro" le uniformi
dei tutori dell'ordine, carabinieri e poliziotti. Questo stato
un episodio del tutto inaccettabile - fu il commento a caldo rilasciato
nell'occasione dal parlamentare pordenonese di An, Manlio Contento
-: visto quel che accaduto, intendo rivolgermi alla Procura.
Anche per domani, poco dopo le 9, la Provincia organizza la commemorazione
ufficiale.
Con la speranza, naturalmente, che non si faccia il bis nei disordini.
Esattamente un anno dopo, Azione Giovani ci riprova.
Una sua delegazione sar domattina alle 9.30 in piazzale Ellero dei
Mille.
L si svolger la manifestazione ufficiale, curata dalla Provincia,
destinata a ricordare l'anniversario della Liberazione.
Al termine delle celebrazioni, gli azionisti deporranno corone di
fiori in memoria di tutti morti. passato pi di mezzo secolo dalla
fine di un guerra - il parere in materia di Lorenzo Ranieri, il
presidente provinciale di Ag - che ha minato alla base la nostra unit
nazionale e dalle cui ceneri sorta una Repubblica ancora contaminata
dall'odio.
La ferita rimasta aperta. I vincitori ritennero pi vantaggioso
per loro fomentare l'astio, piuttosto che cancellarlo; pi conveniente
far dimenticare, se non oltraggiare, migliaia di ragazzi che decisero
di combattere dalla "parte sbagliata".
Non nostra intenzione giudicare chi avesse torto e chi ragione.
Vogliamo semplicemente ribadire che il 25 aprile non dev'essere la
festa di una sola parte, bens un momento di pacificazione fra tutti
gli italiani.
Il 25 aprile, a nostro giudizio, deve quindi ricordare la fine della
guerra civile, non rinnovare l'odio che la caratterizz. Da qui la
volont diomaggiaretutti i Caduti. Bisogna ridare unit - aggiunge
Ranieri - a un Paese che ha ancora troppi esuli in Patria: il momento
di fermare chi strumentalizz a fini politici quella vittoria.
Resteremo in silenzio - conclude Flavia Maraston - per mostrare il
nostro rispetto verso i morti, nella speranza di una pacificazione
nazionale che possa rispettare tutti i Caduti, senza farne una questione
di bandiere. p.p.s. Anche quest'anno la commemorazione
...
Anche quest'anno la commemorazione del 25 aprile, festa della
Liberazione, sta innescando aspre polemiche.
Ad accendere le polveri, ieri alle 14, una conferenza stampa dei Gatanegra,
presenti esponenti di Rifondazione comunista e del Comitato No global
di Pordenone: Il 25 aprile - stato detto - solo nostro, di quella
tradizione di cultura e di lotta che ha permesso di scacciare i nazifascisti
e di fondare questa democrazia.
Parole dure, che sono servite a mettere il evidenza il vero problema
e a puntare il dito accusatore contro il questore Giorgio Minozzi:
Tre settimane fa - hanno chiarito i Gatanegra - abbiamo chiesto alla
Questura l'uso di piazzale Ellero dei Mille per ricordare e commemorare
il 25 aprile.
Due giorni fa abbiamo saputo, da un volantino di Azione Giovani, che
alle 9.30 ci sar anche la festa della conciliazione.
La decisione - ha aggiunto Gatanegra - ci sembra irresponsabile, quasi
si volessero volutamente innescare disordini tra quanti si sentono
i figli della guerra per la libert e quelli che vogliono mettere
sullo stesso piano i martiri della democrazia e gli assassini nazifascisti.
Secondo i Gatanegra la decisione della Questura si pu spiegare solo
come un inchino al potere: Risponderemo alla commemorazione unica
- stato aggiunto - e non potremo tollerare che Azione Giovani deponga
fiori sulle tombe dei nostri morti.
Perch? Chi ha lottato per la libert e la democrazia si rivolterebbe
nella tomba.
Dire, come sostiene Azione Giovani, che il 25 aprile dev'essere il
giorno della pace per ricordare i morti di tutte le guerre non solo
un falso, ma nasconde un tentativo tanto subdolo quanto mistificante
di cancellare le stragi nei lager, le persecuzioni razziali e gli
assassini politici.
In poche parole - concludono - avviare un revisionismo di facciata,
mentre il Governo di Destra mette il bavaglio alla stampa e redige
leggi, come la Bossi - Fini, che di fatto ghettizza gli extracomunitari.
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mercoled 24 aprile 2002. Sono
le 13:25
I manifestanti saranno limitati da precise prescrizioni.
Il questore: A ognuno le proprie responsabilit
Un 25 aprile ad alta tensione In piazzale Ellero dei Mille faccia
a faccia tra autorit, antifascisti e giovani di destra
Fuoco sotto la cenere della Festa della Liberazione. La giornata di
domani rischi di diventare ad alta tensione, nella Destra Tagliamento,
per la concomitanza di manifestazioni ufficiali organizzate da opposte
fazioni politiche e per unannunciata azione dimostrativa alla Base
di Aviano che tiene sul chi vive gli uomini della sicurezza.
Ma andiamo con ordine. Per domani mattina la Provincia e la sezione
provinciale dellAnpi hanno convocato i cittadini e le autorit, alle
9.50, in piazzale Enea Ellero dei Mille di fronte al monumento ai
Caduti.
Alle 10, saranno deposte corone di alloro e alle 10.30, dopo i discorsi
di rito, un corteo partir alla volta del Centro Studi per lomaggio
ai cippi della medaglia doro Martelli e dei deportati nei campi di
sterminio nazisti, e alla lapide della medaglia doro Drusin.
Parallelamente alla manifestazione se ne svolger unaltra, dalla
prima mattinata, a cura del gruppo Azione antifascista, con la presenza
dei No global e di Gatanegra.
Tali iniziative dovrebbe proseguire occupando anche alcune ore del
pomeriggio.
Il problema nasce dal fatto che sempre domani mattina, alla stessa
ora della celebrazione ufficiale, vi un terzo appuntamento in programma,
organizzato dalla destra. I ragazzi di Azione giovani, cos come
comunicato alla Questura, si presenteranno nel medesimo piazzale,
esporranno uno striscione inneggiante alla pacificazione nazionale
e deporranno una loro corona al monumento ai Caduti. Ci che si teme
che gli animi pi caldi, fra i giovani di sinistra e quelli di destra,
entrino in contatto e non si scambino proprio complimenti, trasformando
cos il 25 aprile in unoccasione di tensione, anzich di celebrazione
di una ricorrenza nazionale.
In questo clima gi di per s teso, si inserisce anche il fatto che
per la stessa mattinata del 25 aprile il Movimento fascismo e libert
ha annunciato una manifestazione di protesta di fronte alla Base Usaf,
con lintenzione di tagliare la rete di recinzione della stessa infrastruttura
militare statunitense.
Un gesto non proprio amichevole che garantirebbe ai suoi autori liscrizione
di diritto nel registro degli indagati e richiederebbe comunque una
risposta da parte delle forze dellordine (polizia ed esrcito), pronte
a garantire unadeguata presenza ad Aviano.
Come si comporter, dunque, la Questura, a cui sono state annunciate
le tre manifestazioni di piazzale Ellero dei Mille e che in base allarticolo
18 del testo unico di pubblica sicurezza non le ha potute vietare,
non riscontrando in alcuna, di per s, un grave pericolo allordine
pubblico? Lo abbiamo chiesto al capo della polizia pordenonese, Giorgio
Minozzi: Nel comitato per lordine di pubblico di luned mattina
ci ha risposto il questore sono state decise le prescrizioni che
comunicheremo agli organizzatori di ciascuna iniziativa.
Mi sembra inopportuno fare polemiche alla vigilia, anche perch gli
organizzatori delle singole manifestazione non sanno cosa stato
prescritto a loro, n agli altri.
Ad ogni modo mi sembrerebbe un segno di civilt e buon senso svolgere
serenamente ogni iniziativa, nelle diverse parti della piazza che
saranno occupate per svolgere i vari programmi.
Quanto alla protesta annunciata dal Movimento fascismo e libert ad
Aviano, ci saranno Polizia ed Esercito. Non credo che si arriver
a tagliare la rete di recinzione della Base, in caso contrario ognuno
si assumer le proprie responsabilit.
Ma non voglio nemmeno pensare a uneventualit del genere.
Preoccupati anarchici e centri sociali
Gatanegra e i no-global:
andava evitata la concomitanza
Perch rischiare disordini sociali quando possibile farne a meno?
Si potrebbe concentrare in questa battuta il tema della conferenza
stampa svoltasi ieri pomeriggio, sotto gli alberi che circondano il
centro sociale Gatanegra.
In breve questo lantefatto: diverse settimane fa, il gruppo Azione
Antifascista di Pordenone ha notificato al Questore la presenza della
propria associazione il 25 aprile prossimo, in Piazzale Ellero, per
una manifestazione che intende ricordare la liberazione dellItalia
dalloppressione nazifascista.
Sembrava solo una formalit. Invece, pochi giorni fa, alcuni rappresentanti
di Azione Antifascista sono venuti a sapere casualmente che, nello
stesso giorno, nelle stesse ore e nella stesse vicinanze stata notificata
alla Questura una manifestazione parallela di Azione Giovani.
Che cosa potrebbe accadere? Difficile prevederlo.
In parole semplici sar come cercare di mettere insieme due opposti.
Ieri, nel corso dellincontro al quale hanno partecipato oltre ai
rappresentanti di Azione Antifascista e Gatanegra alcuni esponenti
del Coordinamento Pordenone No Global e dellAssociazione Immigrati
con Giovanni Moroldo, di Rifondazione Comunista, sono emerse le preoccupazioni
per i disordini che potrebbero emergere nel corso della manifestazione
per la sovrapposizione di due associazioni dagli ideali sicuramente
opposti.
Non il momento per accendere inutili scintille e i gruppi di manifestanti
si sono chiesti perch in Questura non si sia deciso di spostare a
unaltra ora o data una delle due manifestazioni (procedura gi seguita
in passato).
Di questo parere sembrato Willer Montefusco, dellAssociazione Immigrati:
Siamo sconcertati e soprattutto preoccupati per la decisione del
Questore, con il quale in precedenza non abbiamo mai avuto alcun motivo
di contrasto.
Viviamo in un territorio dove non si sono ancora verificati gravi
atti di intolleranza. Certe scelte, invece, possono determinare lo
sviluppo di un clima pesante nei confronti degli immigrati, tanto
pi che Azione Giovani legata a idee che riteniamo razziste e sicuramente
lontane dai valori della Resistenza.
In unatmosfera che rischia di diventare rovente e in unEuropa risvegliata
dal momento doro della destra e dal caso Le Pen in Francia, la strada
del dialogo, della tolleranza e della moderazione si conferma sempre
pi la chiave vincente della societ multietnica. Paola Dalle Molle
Barra ferma sui valori
Le associazioni dei partigiani invitano a non dimenticare Il 25 aprile
stato il giorno della conquista della libert e della democrazia,
cos come stata delineata e consacrata nei suoi valori, nei suoi
contenuti e nelle prospettive dei suoi futuri traguardi, la nostra
Costituzione.
Le forze del progresso civile e sociale vogliono continuare a mantenere
ferma la barra del nostro percorso su quei valori, su quei contenuti
e su quelle prospettive recita il documento ufficiale per il 25 aprile
2002, redatto dal Comitato promotore per le celebrazioni dellanniversario
della liberazione.
Le associazioni partigiane e lassociazione deportati politici indicano
alle giovani generazioni come momento essenziale per le loro scelte
di vita, limpegno per battere forme vecchie e nuove di razzismo e
di fascismo, per contribuire allaffermazione di unEuropa da cui
si irradino i grandi ideali di pace, di libert di democrazia e di
solidariet, capaci di imporre al mondo il superamento degli squilibri,
delle ingiustizie e perch lItalia possa essere testimonianza di
civilt, di democrazia, di progresso sociale.
Sono due feste di sinistra
Polemica di Della Toffola (Fi) su Liberazione e 1 maggio Il 25 aprile
e il primo maggio sono due date festive di matrice ideologica, nel
senso che sono propriet esclusiva di una componente politica della
societ italiana: la Sinistra.
Ad affermarlo il vicecoordinatore di Forza Italia di Pordenone Mario
Della Toffola, che aggiunge: I rappresentanti sinistrorsi italiani
pretendono che i valori, o supposti tali, rappresentati dalle due
date vengano condivisi dalla totalit degli italiani.
In questo senso emerge la vocazione totalitaria di una cultura che
non ammette differenze. Nelle celebrazione del 25 aprile, emerge solamente
lautoincensamento di una parte politica, e non sono tollerate presenze
che stonino rispetto alla liturgia ortodossa. Bandiere rosse e Che
Guevara possono convivere con i labari dei comuni medagliati, mentre
non vengono tollerati altri vessilli.
Ricordiamoci cosa accadde quando, non tanto tempo fa, alcuni militanti
di Forza Italia tentarono di partecipare ad una manifestazione del
25 aprile a Milano: pugni, sputi e bastonate, alla faccia della pace
e della democrazia.
Secondo Della Toffola lomogeneit di un Paese e la fiducia in esso
vanno costruite soprattutto nella ricerca di icone e date simboliche
che possano essere condivise dalla maggioranza dei cittadini e non
siano motivo di divisione.
Ma forse basterebbe un po di tolleranza e di umilt da parte della
sinistra, spocchiosa ed eticamente razzista, per creare le condizioni
di convivenza e accettazione. |
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venerd 26 aprile 2002. Muro
contro muro tra giovani di destra e anarchici in occasione delle celebrazioni
per il 25 aprile
Tafferugli, manifestanti sgombrati
Gli aderenti a Gatanegra trascinati via dalla piazza
di STEFANO POLZOT
Festa della Liberazione blindata a Pordenone, con lintervento delle
forze dellordine che hanno dovuto separare opposti militanti per
evitare un vero e proprio scontro di piazza.
La cerimonia ufficiale del 25 aprile passata in secondo piano a
fronte del braccio di ferro tra il collettivo Gatanegra e Azione giovani,
il movimento di Alleanza nazionale, che si concluso con lo sgombero
forzato dellarea antistante al monumento ai caduti per consentire
agli aderenti della destra di deporre alcune rose in omaggio a tutti
i caduti della guerra.
La tensione, in piazza Ellero dei Mille, salita gi dalle prime
ore del mattino, quando, davanti agli occhi di decine di poliziotti,
alcuni dei quali giunti da Padova, carabinieri e vigili urbani, si
sono fronteggiati i due gruppi opposti.
I militanti di Azione giovani in viale Trieste, allaltezza del parco,
quelli di Gatanegra a poche decine di metri, nei pressi del cantiere
di piazza XX Settembre.
A separarli un cordone di poliziotti, guidati dal personale della
Questura.
Dopo le orazioni ufficiali, quando il corteo si diretto verso il
centro studi, sono cominciati i tafferugli. Un gruppo di appartenenti
al collettivo Gatanegra, che in precedenza aveva distribuito un volantino,
si piazzato davanti al monumento dei Caduti, a ridosso della cancellata,
esibendo uno striscione che dichiarava nessuna pacificazione con
i carnefici.
Un muro opposto alla possibilit, per i militanti di Azione giovani,
ai quali si erano nel frattempo uniti il sottosegretario allEconomia,
Manlio Contento, e lonorevole Gastone Parigi, di poter entrare nella
piazza e depositare i fiori.
Con lausilio di un megafono, quindi, un aderente a Gatanegra ha testimoniato
la volont di manifestare lantifascismo, che vale ancora. I fascisti
ha continuato in questa piazza non ci possono stare e per questo
intendiamo fare resistenza pacifica.
Dopo che sono risultati vani i tentativi di sgomberare il campo da
parte dei funzionari della Questura, i poliziotti sono entrati in
azione, trascinando da parte i circa venti giovani che si erano intanto
seduti.
Qualche spintone, alcuni poliziotti scivolati a terra, parole grosse
rivolte alle forze dellordine, ma nulla di pi.
Solo dopo che i poliziotti hanno chiuso in un angolo i manifestanti,
gli aderenti alla destra sono entrati in piazza e uno ad uno hanno
depositato rose bianche alla base del monumento ai caduti.
Quindi, messisi uno a fianco dellaltro, con al centro il presidente
provinciale di An, Alessandro Ciriani, hanno cantato linno di Mameli.
Il dispiegamento del personale di polizia, in ogni caso, ha evitato
che gli epiteti verbali si trasformassero in scontro fisico.
Una volta che il gruppo di Azione giovani ha abbandonato la piazza,
questa stata rioccupata dal collettivo Gatanegra, che ha nuovamente
esposto lo striscione e quindi fatto scoppiare alcuni petardi.
Sul pennone, inoltre, stato issato un fantoccio, vestito di jeans
e di un giubbotto bomber, a testa in gi, a ricordare la fine che
fece Benito Mussolini.
A solidarizzare con il collettivo Gatanegra larea programmatica Lavoro
societ - cambiare rotta di Cgil. Le forze dellordine sottolinea
lorganizzazione a braccia hanno spostato i giovani antifascisti,
che non hanno opposto alcuna resistenza e hanno permesso la deposizione
dei fiori.
Riteniamo questo gesto un insulto per chi ha combattuto ed morto
per la difesa della libert: non cՏ nessuna pacificazione da fare
visto che il fascismo stato sconfitto prima moralmente e poi nei
fatti proprio il 25 aprile.
Trasformare tale data in una commemorazione per tutti i caduti una
iniziativa sbagliata, negativa e preoccupante. Giungere
alla pacificazione non vuole dire dimenticare
Pacificazione non vuol dire dimenticare i valori che hanno portato
alla liberazione dellItalia.
E stato questo il tratto comune degli interventi alla manifestazione
del 25 aprile, in piazza Ellero dei Mille, a Pordenone, alla presenza,
tra gli altri, dei parlamentari Manlio Contento e Luciano Callegaro,
dellassessore regionale, Danilo Narduzzi, del sindaco di Pordenone,
Sergio Bolzonello, del vice prefetto, Aldo Adinolfi, del questore,
Giorgio Minozzi, e di numerose personalit politiche, oltre al picchetto
della Brigata Ariete. Dobbiamo accogliere con animo sereno
ha detto il presidente della Provincia, Elio De Anna senza risentimenti
di parte, il profondo significato dei fatti che hanno dato lavvio
alla situazione politica che oggi viviamo.
In questo giorno, il nostro pensiero va a quelle anime che furono
esempi di virt nella guerra di Liberazione, forti di valori che vanno
tramandati.
Giuseppe Giust, presidente provinciale dellAnpi, ha invece insistito
sulla necessit di garantire la corretta informazione storica su quei
fatti.
Infine Giacomo Ros, presidente della Casa dello studente, per il quale
non pu esservi libert se non nella democrazia, ma anche che la
democrazia non pu alimentarsi se non nella libert.
E la stessa festa del lavoro, del primo maggio, non ci sarebbe senza
il 25 aprile.
Ros ha quindi ricordato le figure di Franco Martelli e Terzo Drusin
uomini di fedi diverse, accomunati da un unico ideale: quello della
libert, per la quale, consapevolmente, offrirono la propria vita.
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Venerd, 26 Aprile 2002 25
APRILE
Dopo la commemorazione ufficiale scoppiano tafferugli in piazzale
Ellero
Celebrazione con la Celere No-global stesi a terra per impedire il
passaggio di Azione giovani
La tensione era forte fin dalle prime ore della mattinata.
Mentre nel mezzo di piazzale Ellero dei Mille (dove sorge il monumento
ai Caduti) le autorit militari organizzavano i picchetti per la celebrazione
ufficiale del 25 Aprile, ai margini della piazza - blindatissima da
poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa - si erano sistemati
i due "schieramenti" opposti.
Da una parte i militanti del coordinamento No global (molti gli esponenti
del centro sociale Gatanegra, gli anarchici e gli esponenti di Rifondazione
comunista), dall'altra una cinquantina di aderenti ad Azione giovani.
Pi che mai eloquenti gli striscioni dei due gruppi contrapposti:
"Nessuna pacificazione con i carnefici", sotto la firma Antifascismo
militante; "Quale festa per una guerra civile? Pacificazione per non
odiare pi", rispondeva (cento metri pi in l) lo slogan dei giovani
di Alleanza nazionale.
Gli animi erano piuttosto caldi. Gi nei giorni precedenti la manifestazione,
i militanti di Azione giovani avevano annunciato la loro volont di
deporre dei fiori sotto il monumento una volta terminata la commemorazione
ufficiale.
Gli esponenti del coordinamento No global si erano preparati proprio
per contestate questa manifestazione.
E cos, quando la piazza stata abbandonata dalle autorit civili
e militari e il corteo dei labari partito verso il centro studi
per deporre altre corone d'alloro, una trentina di giovani appartenenti
ai gruppi anarchici e Non global ha messo in atto il blitz. La piazza
stata di fatto "occupata".
I giovani si sono seduti a terra e hanno manifestato la loro volont
di non andarsene, attuando una protesta non-violenta e la resistenza
passiva.
Dopo aver issato un altro striscione ("Contro vecchi e nuovi fascismi")
ai piedi del monumento, hanno urlato nel megafono: L'antifascismo
per noi vale ancora. I fascisti in questa piazza non ci possono stare,
nessuno di loro pu mettere fiori in questo luogo.
E poi, rivolgendosi al gruppo dei giovani di An che sostava a circa
cento metri di distanza circondato dai carabinieri del Battaglione
Gorizia, hanno lanciato urla a ripetizione: Ver-go-gna, ver-go-gna.
Assa-si-ni, assa-si-ni!.
Immobili i militanti di Ag. Continuavano ad attendere il loro turno,
intenzionati ad attraversare la piazza con un fiore in mano per metterlo
accanto alle corone appena sistemate dall'Anpi e dalle altri istituzioni
cittadine.
Ci sono stati momenti di forte tensione quando ai poliziotti anti-sommossa
arrivato l'ordine di far sgomberare la piazza.
Una decina di giovani dei No global sono stati spostati di peso e
trascinati a qualche metro di distanza. Ma il "presidio" davanti al
monumento si ingrossato.
Nel giro di qualche minuto si costituita una catena umana.
La polizia, a quel punto ha isolato il gruppo creando un cordone e
una sorta di corridoio di sicurezza per consentire ad Azione giovani
di raggiungere il monumento.
Ma non appena il mini-corteo dei giovani di An (al quale si erano
uniti Gastone Parigi e Manlio Contento, oltre al coordinatore provinciale
Alessandro Ciriani) partito, dal gruppo di contestatori di sinistra
- stretto in un angolo della piazza dalla polizia - si sono levati
altri slogan: Fa-scis-ti, fa-sci-sti!.
Dopo aver appoggiato i fiori, i giovani di An si sono rischierati
per cantare l'inno d'Italia.
Nel frattempo altri giovani del coordinamento No global hanno voluto
inscenare la Resistenza. Un fantoccio stato appeso a testa in gi
in un pennone di fianco alle bandiere.
I carabinieri nel frattemposcortavano i giovani di Azione che hanno
subito lasciato la piazza.
Davide Lisetto |
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sabato 27 aprile 2002. Porte
chiuse a Gatanegra
Fi invita il sindaco a non dialogare col collettivo
Un ordine del giorno finalizzato ad impedire che lamministrazione
comunale di Pordenone stringa rapporti con il collettivo Gatanegra,
che stato tra i protagonisti della manifestazione dellaltro giorno
in piazza Ellero dei Mille, conclusasi con lo sgombero forzato dellarea
per consentire ai militanti di Azione giovani di poter deporre alcune
rose alla base del monumento al fine di ricordare i caduti di tutte
le guerre.
Verr probabilmente presentato dai gruppi consiliari dopposizione
nel corso della seduta consiliare di luned, alle 18, che verr aperta
dalla richiesta dintervento per fatto grave del capogruppo di Forza
Italia, Marco Pirina.
Nel suo intervento, autorizzato dal presidente dellassise, Alvaro
Cardin, nel corso della riunione preparatoria del consiglio, nonostante
la contrariet del sindaco, Sergio Bolzonello, il quale si riserva
di replicare sottolineando la non opportunit della polemica, il rappresentante
forzista censurer lintervento di Gatanegra e proporr che non vengano
approvati rapporti di convenzione con il collettivo, a partire da
quello per lutilizzo di spazi diversi rispetto al prefabbricato comunale
di via Fiamme Gialle, occupato da alcuni mesi, una situazione per
la quale lamministrazione cittadina sta cercando di trovare una soluzione.
Intanto il circolo libertario Zapata fornisce la sua versione dei
fatti rispetto a quanto successo il 25 aprile. La protesta
sottolinea il sodalizio stata pacifica e anche quando la celere
ha cominciato a strattonare e trascinare via i dimostranti si opposta
solo resistenza passiva, tanto che alcune persone hanno subito lesioni
ai polsi a causa degli strattoni.
Lazione diretta continua il circolo Zapata stata organizzata
solo dagli anarchici e da alcuni antifascisti che hanno poi avuto
il consenso e ladesione da parte dei presenti, sia del coordinamento
no global che di alcune individualit del collettivo Gatanegra.
Pertanto ne rivendichiamo i contenuti e la metodologia e ringraziamo
tutti coloro che hanno compreso la grave scelta delle istituzioni
e della Questura nel lasciare spazio a revisionismi quali quelli messi
in atto dai giovani di Alleanza nazionale.
Il circolo, inoltre, ringrazia ancora chi si sentito di partecipare
direttamente e allo stesso modo chi, come immigrati e partigiani,
hanno vigilato che lazione delle forze dellordine non degenerasse
e ci ha sostenuto moralmente, testimoniando, ancora una volta, che
non cՏ nulla da pacificare con i fascisti di ieri e con quelli di
oggi. |
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