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In nessun caso va condonato l'uso 
di stupefacenti da parte di minorenni, 
Ma la responsabilità della loro protezione 
va affidata ai membri della famiglia, 
Ai coetanei, agli educatori onesti 
e non certo al governo, alla polizia  
o alla propaganda e alla pietà ipocrita 

Sono favorevole al cento per cento  
all'uso intelligente di droghe,  
ma contrario al mille per cento  
al loro uso spensierato,  
siano esse la caffeina o LSD. 
E le droghe non sono  
una parte centrale della mia vita 

 Tim Leary 

  

Che la storia della Canapa, del suo uso agricolo, ecosostenibile, medicinale e ludico sia la storia di un inganno è indubbio: lo dimostra Herer (The emperor were no clothes 1985,USA ), lo documenta Clark (1995, Australia) nel suo film La rivoluzione della Canapa, ne fanno fede tutti coloro che con la Canapa giocano, come altri col vino, sapendo apprezzare un piacere senza trasformarlo in una dipendenza, in modo consapevole..  

La canapa di suo non induce reale dipendenza, non più di una buona cioccolata, meno del tabacco, lo dimostrano autorevoli studi del passato e del presente, perché dunque continuare a confinarla nel mercato nero, perché lasciare che le Mafie, i cartelli e le Cosche abbiano ragione di contattare centinaia di migliaia di persone per vendere loro un bene comune di cui, a causa di calunnie, è stato ceduto il Monopolio ? Perché l’autoproduzione, che continua ad essere l’unico strumento di rifiuto di questa logica, non viene finalmente depenalizzata e le promesse Europeiste di reintroduzione (L.1308/70) della Canapa realizzate? 

 Perché l’estratto di un’utile pianta può essere venduto nella UE e negli USA in compresse per fini e compassionevoli e squisitamente terapeutici (Marinol), mentre la pianta stessa viene criminalizzata e il suo uso incriminato? Perché, infine, quella che fu la florida canapicoltura italiana (secondi solo all’exURSS) oggi non riesce, sebbene misure economiche di protezione, a raggiungere i mille ettari quando si avvicinava, solo sessanta anni fa, ai centomila? Domande a cui proveranno a rispondere il 29 e 30 Maggio a Reggio Emilia l’associazione italiana agricoltura biologica, assocanapa, gli agricoltori e le lori associazioni di categoria, medici, studiosi ed esperti insieme a quel popolo di giovani che rischiano l’assurdo destino di essere o il bacino della manovalanza criminale o l’oggetto di una repressione che meriterebbe ben altri bersagli .  

Che la discussione sulla Canapa diventi il nuovo laboratorio della tolleranza, della solidarietà e del buon senso.  

  

F.to
gli amici della Canapa 
 
 
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