Torna a il fenomeno olandese 
La sentenza 

Negli anni ottanta, la Repubblica Federale Tedesca era uno degli stati più repressivi sui consumatori di droga. Negli anni novanta la situazione è cambiata, su iniziativa di alcuni Lander che hanno un certo margine di autonomia nell'applicare le leggi. Qualche Lander del nord amministrato dai socialisti (come lo Schleswig-Holstein) depenalizza il possesso di Cannabis per uso personale. Nel febbraio del 1992, il giudice Wolfgang Neskowic del tribunale di Lubecca chiede alla corte costituzionale di pronunciarsi sulla legge che criminalizza la Cannabis. La legge era ritenuta incostituzionale per tre motivi: 

  1. Violazione del principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge: non è tollerabile che chi fuma uno spinello venga considerato diversamente da chi beve una birra;
  2. Violazione del diritto all'ebbrezza: interferisce con il diritto dei cittadini a modificare il proprio umore con le droghe;
  3. Violazione del principio della tutela della salute: permettendo l'uso di alcool e tabacco e vietando quello di Cannabis incoraggia le sostanze più tossiche. 
A seguito dell'iniziativa del giudice Neskovic, il 28 aprile del 1994, la corte costituzionale federale di Karlsruhe ingiunge ai Lander di considerare non punibile il possesso di Cannabis in piccole quantità e per uso privato. Di fatto, la Corte generalizza a tutto il paese la pratica dei Lander del nord, dove la depenalizzazione era già in vigore. Nel 1993 in Germania sono stati prosciolti senza processo circa 30:000 cittadini imputati di possesso di Cannabis. Nel Schleswig-Holstein, dove la depenalizzazioneè in vigore fino a trenta grammi di Hashish o Marijuana, i processi per droga si sono ridotti di 1/3. 
( Da Le Monde, 2 maggio 1994)
 
 
Torna al testo