Mercoledì 14 Giugno 2006
LIBERIAMO LE NOSTRE VITE
LIBER* TUTT* LIBER*
SUBITO
19-06-06...e dopo un po di foto...
21-06-06 Appello di beppegrillo
È da tre mesi che il carcere ha inghiottito 25 compagni/e per essersi opposti alla sfilata fascista dell'11 marzo
scarica il manifesto
Tenerli in carcere con ogni mezzo è il ridondante motivetto a cui vorrebbero abituarci.
Lo stesso dispositivo giuridico utilizzato per rigettare ogni richiesta di scarcerazione è assai più che inusuale e gli imputati, più che rispondere di fatti specifici, vengono ritenuti colpevoli e pericolosi per il semplice fatto di aver tentato di partecipare al presidio/conferenza stampa che doveva tenersi alle ore 12:00 in Porta Venezia, luogo da cui tre ore dopo sarebbe partito il corteo della formazione nazifascista Fiamma Tricolore legittimata da quella destra populista e reazionaria istituzionale che si dice democratica.
A questo ritornello, più volte utilizzato in campagna elettorale, riteniamo doveroso rispondere aprendo una battaglia di libertà.
In questi anni l'Italia, ed in particolare Milano, è divenuta laboratorio politico per la destra istituzionale ed estrema, a colpi di attacchi alle libertà individuali e collettive.
Aggressioni ed agguati ad immigrati, omosessuali, compagni/e, centri sociali o semplici persone considerate diverse, hanno costellato questi ultimi anni, tra cui spiccano episodi gravissimi come l'omicidio di Dax e gli accoltellamenti fuori dal C.S. Conchetta.
Tutto ciò rappresenta, però, solo l'articolazione militante di ciò che la destra istituzionale continua a propinare.
È frutto di questa logica la pesantezza repressiva con cui si affronta qualunque dissenso collettivo ed individuale, da Genova alle mille pesantissime accuse mosse nei confronti di qualunque conflitto, fino al proiettile in testa sparato ad un ragazzo di 20 anni dalla squadra antigraffiti della Polizia Locale di Como.
C'è d'aver paura, urlano gli spacciatori di sicurezze, mentre costellano le città di telecamere e pistoleros vari.
Se non avete casa è colpa degli immigrati a cui assegnano gli alloggi popolari, urlano i banchieri, che guadagnano sui mutui, e gli immobiliaristi, che affittano monolocali a 700 euro al mese.
Nessuna regolarizzazione per gli immigrati, urlano quelli che li ricattano affittandogli un buco a centinaia di euro al mese e li fanno lavorare pagandoli pochi euro.
Chiudere i Centri Sociali e sgomberare le case occupate, votano al consiglio comunale di Milano.
Punire chi si droga, urlano i magnati dello spaccio ed i loro amici, per aumentare il prezzo della merce.
L'aborto è un omicidio, gridano quelli che plaudono i bombardamenti delle città irachene.
Nessun diritto per gli omosessuali, urlano i difensori della famiglia, mentre rimpiangono i bei tempi dell'inquisizione.
Quante altre mistificazioni liberticide amplificate massmediaticamente si potrebbero citare e quante di queste sono divenute norma e legge?
In gioco ci sono le nostre vite e non solo quelle dei nostri 25 compagni/e rinchiusi in carcere, ma quelle di tutti/e, che ogni giorno devono fare i conti con i mille soprusi quotidiani, asfissiate dal dilagare di leggi e mentalità che soffocano le nostre esistenze.
Ecco perchè riteniamo urgente aprire una battaglia di libertà, ecco perchè invitiamo realtà e singoli ad aderire e partecipare al corteo nazionale che si terrà sabato 17 Giugno a Milano.
Un corteo che vorremmo, molteplice, comunicativo e partecipato, per:
* Chiedere l'immediata liberazione di tutti e 25 gli antifascisti/e in carcere;
* Contrastare la diffusione di culture xenofobe, razziste, fasciste, sessiste, omofobiche e securitarie;
* Opporsi a qualunque sgombero di spazi occupati;
* Rivendicare la libertà di scelta contro qualunque imposizione etica (dai pacs, alla criminale legge sulla droga, all'attacco all'aborto, ecc.);
* Difendere gli spazi di agibilità politica ed il diritto a manifestare;
* Opporsi alla dinamica di guerra, spesso celata sotto il nome di pacificazione, con cui si vorrebbe governare ogni angolo del pianeta.
SABATO 17 GIUGNO CORTEO NAZIONALE A MILANO
Concentramento ORE 15:00 Piazza Duomo angolo Via Torino
lunedì 12 Giugno 2006
DiVino in frasca due giorni intensi pieni di sapore/saperi
Si è conclusa ieri la 4° edizione di DiViNO IN FRASCA
qui...Documento e programma......una edizione che ha avuto una larga partecipazione, centinaia le persone che hanno condiviso degustazioni di vini (presenti 12 produttori ), assaggi di prodotti come miele, formaggi, pane (15 aziende presenti) tra spettacoli musicali e di giocoleria.
Il mercato di Domenica mattina è stato un momento di incontro tra il gruppo di acquisto e le aziende agricole che da 5 anni forniscono, al gruppo di acquisto, ortaggi, formaggi, pane ed altri prodotti, un momento per noi importante (è stato il primo anno del mercato) per sperimentare mercati autogestiti, buona è stata la risposta dei residenti.
Il dibattito della domenica con l'incontro dei comitati contro discariche, inceneritori, rigassificatori ha dato ulteriore elemento di discussione per comprendere la politica dalla Regione Toscana sull'energia e rifiuti e sull'accesso alla Terra.
In sintesi una 4° edizione che è riuscita a creare momenti di incontro/dialogo tra chi lavora la terra e i consumatori.
Vogliamo infine ringraziare tutti i produttori che anche quest'anno hanno permesso lo svolgimento di Divino in frasca, tutte/i i compagni/e che hanno lavorato per la riuscita della due giorni, gli artisti i gruppi musicali i compagni giocolieri i social somelier e.....
...arrivederci al 5 DiVino in frasca
giovedì 8 Giugno 2006
Il Csa Ex-Emerson (FI) è sotto SGOMBERO!!!!
Il CSA Intifada invita tutti alle ore 18 in piazza dalmazia
al corteo cittadino

per il diritto all'autogestione e contro i padroni della
città contro la speculazione edilizia e le città
vetrina.
Per la difesa degli spazi occupati e autogestiti!
Solidarietà ai compagni e le compagne del csa Ex-emerson!
Sostieni e difendi gli spazi sociali!
Partenza da Empoli alle 16.45 alla stazione F.S. ore 07.00
iniziato lo sgombero del csa ex emerson di firenze
in via N. da Tolentino
dopo aver costituito, dalle prime luci dell'alba per evitare che
chiunque si potesse avvicinare,
un "cordone sanitario" intorno all'aera, bloccando l'intero quartiere.
ASCOLTA:
Giulia, all'interno della struttura al momento dello sgombero
ASCOLTA: Michele, al presidio organizzato fuori dal centro sociale
ore 10.30
demolizione in corso dell'ex-emerson
in questo momento le ruspe stanno demolendo il centro sociale
ASCOLTA: La cronaca in diretta di Domenico Guarino
i compagni sono tenuti a distanza dal centro sociale
la proprietà dello stabile ha iniziato la demolizione
dell'edificio sotto gli occhi del presidio di solidali.
La palestra popolare è caduta per prima.
ore 12.00
Nuova occupazione per il CSA Ex-Emerson
ASCOLTA: Carlo del Csa ex Emerson di Firenze
A poche ore dallo sgombero e dall'inizio della demolizione dello
stabile in via Niccolò da Tolentino, il CSA Ex-Emerson ha
risposto con una nuova occupazione a Peretola in via Palagio degli
Spini 1.
La nuova casa è "nuova
di pacca", costrutita e lasciata abbandonata per almeno 5 anni. Un
ennesimo chiaro esempio della speculazione di cui vive Firenze e i
"poteri forti" di questa città.
L'appello è di accorrere numerosi al nuovo centro sociale
Ex-Emerson.
Stasera cena sociale e iniziativa... come da programma.
Esprimete la vostra solidarietà al centro sociale
mandando
un'email all'indirizzo
assris@comune.fi.it
(assessore alla casa)
oppure a Domenici,
sindaco@comune.fi.it
Per informazioni: CSA ExEmerson
Sgomberano perchè realizzeranno:
Il Programma 20.000 case in affitto a Firenze
Su un totale di 54.066 mq. di edilizia abitativa realizzata con il programma a Firenze:
-- 25.663 mq. sono di case in affitto
-- 28.213 mq. sono di case in vendita.
-- Aree a servizi pubblici (standard), agricole, a parco e un'area industriale occupata dal centro sociale autogestito Ex Emerson sono state trasformate in aree per abitazioni, utilizzando 9 varianti al PRG;
-- 45% del costo complessivo delle costruzioni è finanziato da stato e regione (il finanziamento è calcolato sulla S.C. cioè superficie complessiva che è costituita dalla superficie utile abitabile aumentata del 60% della somma della superficie non residenziale e della superficie parcheggi
(Sc= Su + 60% (Snr+ Sp));
-- Tutti e 9 i progetti godono oneri di urbanizzazione primaria e secondaria ridotti del 40%; il residuo 60% se non impegnato per la realizzazione delle opere di urbanizzazione da parte dell'operatore stesso verrà dilazionato in 5 anni secondo modalità e tempi concordati con il Comune; il contributo sul costo di costruzione non è dovuto; l'imposta ICI sarà rimborsata all'operatore nella misura del 40% per un periodo di 10 anni;
-- Fra le 9 aree una è solo per case in vendita (via de Pinedo)
-- Nelle 9 convenzioni fra amministrazione e imprese (approvate dalla Giunta) manca un articolo che imponga l'obbligo a praticare affitti ridotti del 25% rispetto a quello concordato.
Al contrario nella bozza di convenzione approvata in Consiglio Comunale l'articolo c'era.
-- Gli affitti saranno del 25% inferiori a quelli concordati (che a Firenze variano fra un minimo di 2 a un massimo di 11,36 euro) ma i promotori immobiliari hanno ottenuto che la fascia contrattata sia quella massima prevista.
Inoltre l'accordo vigente del 2004 deve essere rivisto ogni 3 anni e il rischio è che gli affitti lievitino tanto da annullare la riduzione del 25%;
-- Per accedere al bando gli inquilini devono avere un reddito compreso fra i 13.000 (pari a 18.000 euro lordi) e i 38.734.
Questo vincolo è finalizzato ad assicurare ai proprietari il pagamento degli affitti, ma chi ha il reddito minimo richiesto farà fatica a pagarlo.
Non è un pò troppo per ottenere case a prezzi comunque troppo elevati?
venerdì 2 Giugno 2006
IL FETO NON È FATO L'ABORTO NON È REATO!
Ieri 1 Giugno circa 50 compagne/i del csa intifada di Empoli hanno contestato l'apertura di una mostra di pittura sul tema della maternità con la presenza di Carlo Casini, un'iniziativa del “Movimento per la vita”
Il presidio durato quasi due ore in centro ad Empoli ha trasformato il presidio in un assedio contro questi provocatori che al termine si sono chiusi dentro il locale della mostra.Qualche minuto di tensione dovuta alla provocazione di due carabinieri e di qualche aderente del “Movimento per la vita”.
In quanto donne ci sentiamo in dovere di gridare forte e chiaro la nostra autodeterminazione, la difesa del nostro corpo e il diritto di scegliere una maternità libera e consapevole.
Oggi, il Movimento per la Vita, apre le porte ad una mostra sulla MATERNITÀ, ma cosa ne sanno questi signori (sempre uomini!!!) di cosa significa essere DONNA?
Per loro è meglio abolire il diritto di aborto o imporre il consenso maschile, anzichè rimuovere le cause sociali che costringono le donne ad abortire.
Mesi fa abbiamo dovuto sopportare una crociata cattolica contro la legge 194, il diritto all'aborto e ci siamo viste negare la possibilità di un'interruzione non invasiva della gravidanza, tramite l'uso della pillola RU486.
Noi crediamo che i diritti conquistati, dalla dura lotta delle donne, e tutelati dalla legge 194, non possano essere messi in discussione, ma crediamo anche che siano necessari progressi: vogliamo il diritto per TUTTE all'uso della pillola RU486! L'aborto dovrebbe essere un diritto tutelato a norma di legge, ma spesso resta inapplicato in molteplici strutture ospedaliere, a causa dell'abuso incondizionato dell'obiezione da parte dei medici, creando la ghettizzazione dei medici che praticano l'aborto.
Ancora una volta sarà necessario usare occhi, cuore, intelligenze e far ripartire una nuova autocoscienza attraverso la quale leggere gli avvenimenti, combattendo quel potere piramidale, gerarchico, maschile che sempre più sta tentando di riprendere forza e controllo sulle donne..
Le compagne/i del CSA INTIFADA
mercoledì 31 maggio 2006
Lo sfratto della Azienda Agricola
Biagi
non è passato!
I compagni fanno saltare lo sfratto alla famiglia Biagi
Davanti alla presenza di pezzi del movimento (Foro Contadino, Centro Sociale Intifada e altri) e rappresentanti istituzionali (On. Mario Ricci e Ass. Lorenzi in rappresentanza del Comune di Cascina), l'ufficiale giudiziario e il proprietario presentatisi puntuali hanno dovuto prendere atto della impossibilità di dar seguito alla sfratto esecutivo della Azienda Biagi, rinviandolo ulteriormente al 20 luglio 2006.Questo è un buon risultato della solidarietà militante.
Intanto cresce anche la mobilitazione istituzionale: dalla Regione Toscana è partito un appello all'Assessore alla Agricoltura Susanna Cenni e al Presidente Claudio Martini firmato dai gruppi consiliari di Rifondazione Comunista, Verdi e Comunisti Italiani, mentre la Provincia di Pisa, tramite l'Ass. all'Agricoltura Sanavio, ha interessato la Prefettura e lo stesso interessamento dell'On.Ricci per trovare una soluzione a questo problema oggi e in generale per tutti gli sfratti rurali è stato dichiarato più volte.
L'iniziativa di Foro Contadino comincia a coinvolgere le parti sociali: a partire dalla FLAI CGIL che, attraverso il suo rappresentante di Pisa, Fabio Carmignani, apre la polemica contro gli sfratti riprendendo le parole d'ordine che il movimento ha già lanciato da tempo.
Un parziale risultato è stato già ottenuto con il rinvio di oggi che ci deve però portare ad una soluzione definitiva per l'Azienda Biagi.
Ma pensando alle campagne toscane e alle tante vertenze in atto, riteniamo che la costituzione di un gruppo di lavoro politico-legale a livello regionale che affronti le questioni degli sfratti delle aziende contadine e del diritto alla terra per chi la lavora, sia l'obiettivo da raggiungere al più presto.
Foro Contadino Toscano
Soccorso Contadino
per info sulla vicenda --No agli sfratti!--
giovedì 18 maggio 2006
Empoli telecamere in piazza dei leoni

Filippo Sani vice sindaco di Empoli da Il Tirreno di martedì 16 maggio.
Questa dichiarazione, rilasciata al termine di un incontro sulla sicurezza nel centro storico, è un chiaro esempio di come la giunta di piazza del popolo abbia ormai fatto proprie le teorie sulla legalità e sulla sicurezza tipiche della cultura della destra.
Ormai abbandonata ogni pretesa di comprendere le radici sociali di certi fenomeni l'amministrazione comunale preferisce rispondere al degrado con la repressione ed il controllo sociale.
Questo arretramento culturale, che porta ad uno scivolamento della sinistra riformista verso politiche di stampo tipicamente leghista(vedi lo sceriffo Cofferati a Bologna), a Empoli sembra aver raggiunto livelli ancora più sconfortanti, visto che neppure rifondazione comunista si è sentita in dovere di prendere le distanze da certi metodi.
Quello che loro chiamano degrado è solo il frutto della miopia della locale classe politica che, asservita alle richieste dei commercianti, ha trasformato il centro storico da cuore della socialità cittadina a centro commerciale di lusso.
Noi rifiutiamo il concetto borghese di salotto buono. Non possiamo accettare che il centro della nostra città diventi un oasi protetta dove ricche signore possano fare tranquillamente shopping, mentre le periferie vengono progressivamente trasformate in dormitori ed abbandonate a se stesse.
Il disagio sociale non si combatte con la criminalizzazione e la repressione, bensì comprendendone le radici economiche e culturali e cercando di intervenire in tale direzione.
È QUESTO CHE PRETENDIAMO DA UN AMMINISTRAZIONE CHE SI DEFINISCE DI SINISTRA ED A MAGGIOR RAGIONE DA QUELLE COMPONENTI CHE SI AUTODEFINISCONO COMUNISTE E MOVIMENTISTE, MA SI ASSOGGETTANO PUNTUALMENTE ALLE SCELTE SCELLERATE DEL GOVERNO LOCALE.
C.S.A. INTIFADA
mercoledì 17 maggio 2006
DivinoInFrasca 2006
Terra e libertà/Terre ribelli/Critical wine
Due giorni sulla TERRA nel ricordo di Luigi Veronelli
La quarta edizione di DiVino in frasca in collaborazione con Terre ribelli/critical wine ha come tema centrale la TERRA: La madre terra come è chiamata dai popoli nativi dei 5 continenti, oggi è sottratta avvelenata e calpestata da un modello di sviluppo ottusamente antropocentrico e Neoliberista, ridotta nelle nostre città ad arido arredo urbano.
La TERRA è:
Devastata dalle grandi ed inutili opere pubbliche come la TAV in Val di susa in Piemonte e nel Mugello in Toscana, come il ponte sullo stretto, il MOSE a Venezia...
Avvelenata da una politica sui rifiuti indirizzata solamente alla ricerca di siti idonei per la costruzione di discariche e inceneritori, senza mai affrontare seriamente la riduzione dei rifiuti dal ciclo industriale, il riciclaggio e il riutilizzo dei rifiuti urbani.
Cementificata da politiche urbanistiche che disegnano le città in base ad una logica sempre più al servizio delle lobby economiche. Territori invasi da ipermercati e centri commerciali, fatti passare per luoghi di incontro/socialità, sdoganati anche da una certa “sinistra” come le nuove Agorà (SIC), in città dove il cittadino divenuto cliente deve pagare per tutti i servizi erogati compresi i beni comuni e primari come l'acqua.
La TERRA difesa tutti i giorni da donne e uomini che si auto organizzano per battersi contro il suo scempio.
A queste donne e uomini dedichiamo questa quarta edizione, e anche a chi si ribella continuando a coltivare la TERRA senza avvelenarla, come i tanti agricoltori biologici e biodinamici che in questi ultimi trent'anni con tanta fatica non si sono arresi alle regole del mercato ed oggi, insieme ai consumatori, si sono organizzati promuovendo gruppi di acquisto (più di 200 in Italia) e mercati autogestiti, sperimentando forme di filiera corta e alimentando il dibattito su quello che oggi significa lavorare la terra e promuovere cultura contadina.
A chi produce vino in quella certa maniera che piaceva a Luigi Veronelli e che grazie a lui abbiamo scoperto.
Due giorni in cui tutti questi soggetti troveranno un loro spazio: i comitati contro la TAV, i comitati contro le discariche locali e gli inceneritori che avranno la possibilità di raccontare le proprie esperienze attraverso video materiale informativo e incontri.
I coltivatori di viti potranno presentare i loro vini raccontandone la storia insieme ai coltivatori di frutta/ortaggi biologici e biodinamici e discutere sulla filiera corta con i consumatori trasformando questi due giorni in un mercato/Agorà dove poter parlare della TERRA e dei suoi problemi.
.........come direbbe un'indigeno zapatista“TODO LUCHAMOS por un pedacito de tierra”
Programma
*SABATO 10 Giugno*
17.00 Presentazione della Quarta edizione DiVino In
Frasca/Terre ribelli/Critical Wine con la banda musicale
itinerante
SCORRIBANDA. spazio video Proiezione documentari: no TAV, no
al
gassificatore di livorno, e altri
17.30 apertura stand e
degustazione dei prodotti presenti
19.00 Degustazioni diVino
guidate dal social sommelier Teseo con Andrea e Muro
20.30 Cena
con la possibilità di acquistare e mangiare
direttamente dai
produttori presenti o dalla cucina/bar del Centro Sociale.
22.00
chiusura degustazioni diVino Poi musica con
IL CANTO HONDO
Elisabetta voce, Valentina chitarra, Giordano percussioni.
Viaggio
musicale nello spazio e nel tempo alla scoperta del messaggio
profondo e universale del canto.
TRIO INEDIA
Enrico, chitarra classica e voce
Eugenio, chitarra acustica e voce
Marco, percussioni
*DOMENICA 11 Giugno*
9.00 apertura mercato contadino bio-logico biodinamico con Artidistratte Giocoleria11.00 Incontro delle realtà del territorio che si sono autorganizzate in gruppi di acquisto collettivo. Resistenza Contadina e Distribuzione
Dalle 11 alle 22 aperti gli spazi di degustazione.
13.00 Dal rinascimento a Borgo Allegro: Il cinghiale proposto dal cuoco Fabio Scali
15.00 Apertura degustazioni diVino
17.00 Terra e territorio, incontro con le realtà che lottano contro la devastazione del territorio; comitato No tav, comitati No agli inceneritori, comitati contro le discariche, comitato contro l'elettrosmog di Ponte a elsa, comitato contro il gassificatore di Livorno.
19.00 Degustazioni diVino guidata dal social sommelier Teseo con Andrea e Muro: gli autoctoni "minori" Toscani. Spazio video Proiezione documentari: no TAV, no al gassificatore di livorno, e altri
20.30 Cena con la possibilità di acquistare e mangiare direttamente dai produttori presenti o dalla cucina/bar del Centro Sociale
22.00 chiusura degustazioni di Vino
musica: STORNELLI TOSCANI, musica popolare dal sud, MARU MARU Per info:
Tiziana 3292950627
GAS No_OgmEmpoliTeseo Geri
venerdì 12 maggio 2006
Roma 12 maggio 1977
A Giogiana
... se la rivoluzione d'ottobrefosse stata di maggio,
se tu vivessi ancora,
se io non fossi impotente
di fronte al tuo assassinio,
se la mia penna fosse un'arma vincente,
se la mia paura esplodesse nelle piazze,
coraggio nato dalla rabbia strozzata in gola,
se l'averti conosciuta diventasse la nostra forza,
se i fiori che abbiamo regalato alla tua coraggiosa vita
nella nostra morte diventassero ghirlande
della lotta di noi tutte, donne,
se .....
non sarebbero le parole a cercare d'affermare la vita
ma la vita stessa, senza aggiungere altro.
GIORGIANA MASI
19 anni
giovedì 11 maggio 2006
Il 19 Maggio L'altra campagna zapatista
Il 19 /20 Maggio due giorni di incontri video/mostra fotografiche e musica su: L'altra campagna zapatista in Messico, il boikot CocaCola e la situazione Colombiana
In un Messico dove le elezioni presidenziali previste per il 2 Luglio non suscitano grande interesse, dove già sembra delinearsi la vittoria del candidato del PRD (centro sinistra lopez Obrador ma bisogna ricordarsi che in Messico niente è scontato!!).L'altra campagna zapatista, iniziata il 1 Gennaio con l'oramai famosa uscita dalla selva del Sub comandante in moto e che terminerà il 30 Giugno dopo aver attraversato tutto il Messico. Questa iniziativa rappresenta da un lato la capacità dell'EZLN di togliere l'accerchiamento politico militare, costruito in questi anni dal governo di V.Fox in Chiapas, ma anche la riaffermazione di una vitalità politica capace di mettere insieme la questione indigena con quella nazionale.
Questa nuova iniziativa ha coagulato intorno a se più di mille strutture sociali e politiche. Esse rappresentano oggi in Messico un'alternativa non tanto all'elezioni presidenziali, ma ad un agire politico che vede nell'autorganizzazione delle lotte dal basso la pratica per la difesa dei diritti , in contrasto con l'oramai jurrassica politica dei partiti compreso il PRD.
In un clima di nuova effervescenza politica i luttuosi fatti del 3 Maggio accaduti a San Salvador Atenco, municipio di Texcoco, a 30 km da Città del Messico dove un'operazione di polizia contro venditori di fiori ha causato l'uccisione di un quattordicenne, decine di feriti e oltre 260 persone fermate.
Questo episodio sottolinea il livello di repressione che il governo di Fox ha scatenato contro i settori più poveri del Messico.
Appena appresa la notizia, in segno di solidarietà il sub comandante Marcos (presente per il corteo del 1 maggio a Città del Messico) ha dichiarato l'allerta rossa sospendendo temporaneamente l'altra campagna.
Dalle 21.30 ne parleremo con Renza del comitato chiapas di Torino(appena rientrata dal Messico) e Armando del coordinamento toscano di sostegno zapatista.
a seguire:
video e concerto con Barrio jazz (aguevo)
Il 20 Maggio il Boikot cocacola e la situazione colombiana
Guardiamo la Colombia attraverso le foto della mostra fotografica in B/N di Massimo Boldrini 60 pannelli intensi.
Dopo il rifiuto della Cocacola di far partire la delegazione italiana rifiuto dovuto alla composizione della delegazione, come continuare la campagna di boicottaggio?
Cosa succede in Colombia – il fine giustifica i mezzi?
la situazione riguardante le organizzazioni sociali di Arauca che hanno lanciato un appello alla solidarietà internazionale affinché questa faccia pressione nei confronti delle FARC-EP, forza politica in armi con 40 anni di storia, perché quest’ultima cessi con le minacce e gli attacchi nei confronti di militanti e sedi delle stesse.In diversi comunicati le organizzazioni sociali di Arauca denunciano dettagliatamente questi attacchi.
Le FARC-EP con un comunicato del FRONTE 10 annunciano che in virtù di uno scontro con L’ELN – Esercito di Liberazione Nazionale, l’altra forza in armi nata nel 1964, colpiranno tutti coloro che si frapporranno a questo scontro dialettico.
I comitati e i gruppi europei della Rete di Solidarietà con Colombia e della campagna di boicottaggio della COCA COLA HANNO RACCOLTO L’APPELLO con un comunicato alle organizzazioni in armi AFFINCHE’ cessino gli attacchi verso le organizzazioni popolari e mantegano il compromesso preso con il popolo colombiano.
Dalle 21.30 incontro/dibattito con rappresentanti della REBOC su: oltre il boikot della CocaCola e la situazione delle organizzazioni sociali di Arauca
alle 23.00 STEM ROCK BAND dalla costa, viareggio...