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CSA Intifada Ponte a Elsa Empoli Luglio Agosto 2007

Sabato 14 luglio 2007

DALLA TOSCANA UNA DELEGAZIONE PER INCONTRARE I POPOLI ZAPATISTI

SECONDO INCONTRO DEI POPOLI ZAPATISTI CON I POPOLI DEL MONDO
e Lettera del Movimento di lotta x la casa alle comunità zapatiste

il primo gennaio '94, in uno dei più poveri stati del sud est messicano, il Chiapas, i poveri dei poveri dopo più di cinquecento anni di sfruttamento e schiavitù, innalzavano la bandiera della dignità e dell'orgoglio per urlare al mondo intero la loro sete di giustizia, democrazia e libertà in un mondo dove più della metà della sua popolazione vive in estrema povertà, priva dei diritti elementari, ostaggio delle multinazionali straniere e della guerra permanente.
Ad organizzare quella che oramai è storicamente riconosciuta come il "levantamiento" furono donne e uomini di varie etnie Maya organizzate nel Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, un'esperienza che rappresenta ancora oggi dopo 14 anni una delle realtà più interessanti dell'America latina.
Dal 20 AL 28 LUGLIO in Chiapas, nei territori zapatisti, si svolgerà il SECONDO INCONTRO DEI POPOLI ZAPATISTI CON I POPOLI DEL MONDO, incontro a cui parteciperà il coordinamento toscano di sostegno alla lotta zapatista (all'interno della Carovana di YA BASTA "Construendo Autonomia") con una delegazione composta dai compagni del csa intifada di Empoli dai Cobas dal collettivo precari di Empoli e per la prima volta da un rappresentante del movimento di lotta per la casa di Firenze che consegnerà una lettera di saluto ai popoli zapatisti .
Una delegazione di movimento in “movimento” nei territori zapatisti, una presenza per sottolineare ancora una volta la solidarietà nei confronti delle sorelle e fratelli zapatisti, e la volontà di confrontarsi per condividere metodi e strategie di lotta per la costruzione di un mondo nuovo.
Oltre alla partecipazione ai vari tavoli delle sessioni plenarie dell'incontro, la delegazione lavorerà per:
1) Rafforzare i Patti di Amicizia già esistenti con i Municipi Autonomi. ( come quello tra Empoli e san Juan de la libertad )
2) Promuovere nuovi Patti di Amicizia
3) Verificare lo stato di avanzamento dei progetti sostenuti in questi anni.
COORDINAMENTO TOSCANO DI SOSTEGNO ALLA LOTTA ZAPATISTA

Lettera del Movimento di lotta x la casa alle comunità zapatiste

Alle Comunità Zapatiste
Fratelli e sorelle delle comunità resistenti,
Vi scriviamo da una delle città che è considerata tra le più belle e straordinarie dell'intero pianeta.
Vi scriviamo da Firenze, patrimonio universale dell'arte e della cultura, patrimonio della storia e di una millenaria cultura di pace.
Ma proprio per questo straordinariamente economicamente impossibile da vivere.
Il nostro movimento, a differenza di voi, è un piccolo movimento composto da uomini, donne e bambini, che sono stati costretti a occupare tanti stabili sfitti perchè i costi imposti nel mercato-casa sono impossibili per chiunque viva del proprio salario.
Il nostro movimento è composto da tante persone che a Firenze sono nati, ma anche da tantissimi migranti che in questa città vivono e lavorano.
Quasi 2000 persone "strozzate" da un mercato impossibile, e da una città che ha ridotto la vita quotidiana a merce di scambio.
Una città che vive unicamente in funzione dei profitti, una città che cancella i diritti inalienabili di ciascuna persona, cancellando anche la sua storia.
In questo senso vi siamo molto vicini.
Viviamo in dodici Comunità Resistenti, ossia dodici stabili occupati, circondati da sgomberi, sfratti e tanti processi.
Siamo protagonisti delle lotte contro la guerra e il razzismo.
Le consideriamo lotte di trasformazione tanto importanti quanto l'affermazione dei diritti sociali e di esistenza di ciascuno di noi.
Siete molto lontani, ma l'eco delle vostre lotte ci arrivano quotidianamente, per questo vi sentiamo terribilmente vicino a noi.
Dalle nostre piccole Comunità Resistenti un fortissimo abbraccio e la ricerca possibile di un mondo migliore che si liberi dalle guerre da razzismo dalle barriere economiche, dalle diseguaglianze.
Qualcosa unisce tanti popoli nel pianeta, questo "qualcosa" è il desiderio di riscatto, di rivolta di affermazione forte di diritti cancellati dalla violenza e dalla prepotenza economica e dai poteri che la governano.
Loro globalizzano la guerra e lo sfruttamento, A noi il compito di estendere il tutto il pianeta la voglia di un mondo migliore.
LE COMUNITA' RESISTENTI DEGLI STABILI OCCUPATI DI FIRENZE - IL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA

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martedí 11 luglio 2007

Report dell'assemblea di Domenica 1 Luglio 2007

festa di radio sherwood Padova

Domenica 1 luglio negli spazi della festa di radio sherwood si è tenuta un'assemblea del global meeting network per cercare di fare il punto della situazione all'indomani del corteo del 9 giugno a Roma. Partendo dalla constatazione che la nuova edizione del multilateralismo è molto più aggressiva della precedente (quella di Clinton, Blair e D'Alema, per intenderci) proprio perchè nasce dalla sconfitta di quella fase “sognatrice” e le sono recluse anche le più timide prospettive riformistiche, tutte le realtà presenti sono convenute nell'individuare la questione dell'autonomia dei movimenti come un punto fermo, un qualcosa di imprescindibile dal punto di vista strategico e non meramente tattico.
Questo primo elemento condiviso per i compagni del Movimento Antagonista Toscano presenti all'assemblea rappresenta una questione fondamentale che, insieme certamente anche alle altre discusse, fa sì che il M.A.T. si sia calato con entusiasmo e con ferma volontà nel dibattito e nella ricerca teorico/pratica in corso.
Una ricerca che si basa sul fatto che la crisi della rappresentanza, pur investendo e travolgendo tutti partiti (e la deserta Piazza del Popolo a Roma è solo l'ultima conferma di una tendenza irreversibile ed arrivata ormai al capolinea) non risparmia nemmeno i movimenti.
Il network che si è costituito non è un nuovo social forum o la parte più radicale dei defunti s.f. che tenta di dare una rappresentanza a ciò che ancora si muove, che prova a ricondurre a sintesi, ad uno, le mille forme assunte dalla conflittualità della penisola. Il tentativo è invece quello di stabilire dei patti di mutuo soccorso tra diversi che pongano in essere, principalmente, pratiche di condivisione del comune. Il problema non è quello di produrre sintesi, ma di riuscire a valorizzare nel miglior modo possibile le differenze, riuscire a formulare analisi complesse e poliedriche della realtà che stiamo vivendo, anch'essa appunto complicata ed a più facce. Per fare ciò dobbiamo bandire ogni tentazione riduzionistica ed ambire localmente a ricondurre le diversità non ad unicum ma in comunità in resistenza aperte, inclusive, portatrici sane di molteplicità; comunità in resistenza atte a pensare, ribadisco, tra diversi la costruzione di un altro mondo qui, ora, subito; comunità in resistenza come primo tratto di strada di quel percorso che ci piace chiamare esodo costituente della moltitudine.
Oltre a questi caratteri ascrivibili all'analisi più generale della fase odierna ed all'individuazione di percorsi comuni di medio-lungo periodo, l'assemblea ha stilato una serie di appuntamenti immediati di brevissimo periodo basati ovviamente sulla logica pattizia.
Il primo di questi è l'8 luglio ad Alessandria, giorno in cui moltissimi centri sociali ed alcune realtà di movimento incontreranno la comunità di San Benedetto al porto, gestita da Don Andrea Gallo, per riprendere un dibattito in materia di droghe sganciato da qualsiasi corrente partitica e da ogni calcolo parlamentare, viste le politiche e l'approccio a dir poco nefasto che sta avendo la ministra Turco sul tema.
Il secondo appuntamento è fissato per l'11 luglio a Roma in occasione della prima udienza del processo agli 8 arrestati al corteo Push Bush out del 9 giugno.
La terza convocazione è invece il 14 luglio a Vicenza su invito del presidio permanente No Dal Molin che ha proposto un incontro nazionale per discutere il percorso di opposizione alla realizzazione della nuova base USA.
Infine è in via di definizione una manifestazione contro i macellai delle forze del (dis)ordine, che sono stati addirittura promossi dall'attuale governo, da attuarsi con molta probabilità a Roma in occasione dei 6 anni dall'uccisione di Carlo (20 luglio).
Individuate le prossime mobilitazioni l'assemblea si è chiusa ricordando il suo carattere non identitario, non organicamente strutturato, sempre in divenire a seconda delle pulsioni e dei conflitti che anelano dalla società civile ed, in ultima analisi, come l'acqua: trasparente e sempre in movimento.
MOVIMENTO ANTAGONISTA TOSCANO

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