Su quel capitolo ci ho lavorato peggio di un negro nei campi di cotone, credimi.

Amico, a Joe Lametta mica gli piace tanto farsi il culo, sai? Se mi piaceva me ne potevo restare nel Bronx, un posto da lavamacchine l'assistente sociale me lo rimediava. Già, una brava donna era. Un po' vecchiotta per un ragazzino come me, e per nulla furba, ma aveva due poppe belle grosse. E nemmeno cadute troppo vicino all'ombelico, ancora. Il posto me lo aveva rimediato per davvero. Per darmi un'opportunità, diceva lei. E anche in ricordo di tutte le volte che su quelle poppe mi aveva lasciato esercitare, credo. Ci restai in tutto due giorni, a lavare quelle macchine, e lei se la prese con me quando mollai. "Irrimediabilmente pigro e propenso a delinquere", disse che ero. Bah. Sul propenso a delinquere nulla da ridire. Ma pigro non lo sono mica. Per come la vedo io, pigri davvero sono quelli che si accontentano di rompersi il culo tutto il giorno per 10 schifosi dollari, e di scappellarsi quando qualche fetente gli lascia la mancia. "Bravo ragazzo, eccoti 10 cents. Però pulisci meglio quell'angolino, c'è rimasta una macchia". "Sì signore". E giù un gran sorriso mangiamerda. E vale anche per quei fetenti di colletti bianchi che lasciano le pidocchiose mance. Si credono di essere chissacchì, ma sono solo dei poveri schiavi come gli altri, solo vestiti un tantino meglio... Ehi, hai ragione, amico. Sto cominciando a fare il filosofo, e non è che ci riesco mica tanto bene, io. Ho perso il filo. Tutta colpa di questo piscio con un'etichetta di whisky incollata sopra. Facciamocene un altro goccio, dai. Dopo la terza bottiglia comincia a sembrarti buono, credi a me. Insomma, era per dirti che quel capitolo su quei gran bastardi di anonymous remailer me lo sono divorato d'un fiato. E ho fatto bene. La connessione di Lex era sotto controllo e se ci scrivevamo direttamente Superman poteva arrivare subito anche alla mia. Invece mi sono messo a usare una nuova connessione e un nuovo indirizzo. Sì, di quelli offerti gratuitamente da uno di quei server che si fanno pubblicità in rete. Ho scoperto che indirizzi di questo tipo se ne trovano a migliaia e, per quel che ne poteva sapere Superman, ognuno di quelli poteva essere il mio. Due ore dopo avevo già informato Luthor di tutto attraverso una catena di remailer. Chi controllava la sua posta vedeva solo un certo numero di messaggi crittati provenire dai remailer, ma non poteva vedere né da dove, né cosa gli scrivevo. Lex ha risposto immediatamente attraverso un'altra catena. Ci ha ordinato di schiaffare Lois e Jimmy nel portabagagli della loro macchina e riportarli a Metropolis per incatenarli alla Bomba. Giusto per mettere il Sindaco un altro po' sotto pressione. E di spedire le mutandine di Lois al Daily Planet, a Perry White. Quel porco di un direttore di giornale non avrebbe mica pubblicato nulla lo stesso, lo sapevo bene anch'io, stampa-libera-e-indipendente-del-cazzo. Ma così almeno Superman poteva riconoscerle al SuperOdorato e capire che non scherzavamo mica. Accidenti amico, quante me ne ha dette quella Lois Lane quando se n'è andata senza mutande. Quasi mi dispiaceva vederla portar via da Al e Louie, anche se finalmente un po' di silenzio era un bel sollievo. A me le pupe di carattere sono sempre piaciute. Ma che cazzo, dopo fatto il colpo, con la mia parte potevo comprarmene un centinaio di pupe come quella, e anche meglio.... Eggià, amico. Bravo. Vedo che ci sei arrivato anche tu. QUANTO sarebbe stata la mia parte? Il vecchio Lex si era tenuto nel vago, lo fa sempre. E poi c'era una cosa che mi preoccupava. Avevamo fatto una gran cazzata ad uscire. Lo sapevo io, lo sapeva Lex e lo sapevano persino Al e Louie. Loro erano sollevati perchè Lex era stato gentile con noi, e aveva lasciato perdere qualunque accenno al suo calzolaio di cemento, anche se ora in mezzo a quel casino pure loro avevano finito per sapere tutto, e questo non rientrava nei piani. Ma io lo conosco troppo bene il vecchio Lex. Non scorda mai nulla, non perdona mai nulla, e non è mai tanto pericoloso come quando fa il buon vecchio Babbo Natale. Per cui avevo una bella rogna da grattarmi, capisci? E ne avevo un'altra ancora più immediata. Vedi, questi fottuti remailer sono una gran bella figata, basta che uno solo di quelli che adoperi sia sicuro e stai a posto, capisci? Superman poteva anche fare il giro del mondo a velocità ultraluce per cercare di metterli tutti sotto controllo, ma il nostro omino di ferro se ne è fatti di nemici in questi anni, gente che ha preferito spostare i propri affari il più lontano possibile dal SuperGuastafeste. E pensa che molti di questi in realtà non avevano proprio niente da temere dagli sbirri, erano dei poveracci che al solo pensare di fare qualcosa di illegale se la facevano sotto dall'emozione. Solo che Superman, lo sai com'è fatto. Ogni tanto si rende conto che in realtà a Metropolis la gente comincia a essere un po' stufa di lui. Capirai. Con tutti gli inviti a pranzo a sbafo, e con quello che mangia... per non parlare di tutti quei muri distrutti ogni volta che entra da qualche parte e si dimentica di aprire la porta. Eh, sì. Cercano di farglielo capire con delicatezza, perché non si sa mai quello che può succedere con uno come lui se si incazza. Ma ogni tanto se ne accorge di quello che pensa la gente, e allora per cercare di farsi perdonare cosa fa? Acchiappa il primo disgraziato che gli capita a tiro. Magari qualcuno di quelli che invece di stare col naso per aria quando lui sfreccia su Metropolis si fanno gli affari loro. Già. Fa solo finta di non vederli, ma in realtà ne soffre molto. Ne prende uno a caso e lo porta al commissariato. "È un criminale. L'ho visto con i miei occhi mentre rubava le offerte in chiesa." E chi ha interesse a contraddirlo? Qualche mese di galera, un po' di titoli sui giornali e poi al processo si vedrà. Così sono contenti tutti: sbirri, giornalisti e anche il nostro SuperImbecille che si sente di nuovo utile. Certo, quando poi il tizio esce finalmente di galera, dopo qualche mese o qualche anno di superbestemmie, il suo primo pensiero è quello di filarsela il più lontano possibile da Metropolis. Beh, amico, mica tutti possono essere come me o come Luthor. A dare del filo da torcere a Superman siamo proprio pochi, puoi giurarlo. Ma ad avere dei conti in sospeso con lui, quella è un'altra storia. Come ti dicevo, se ne è fatti di nemici in questi anni. E alcuni di loro, in giro per il mondo, hanno aperto e gestiscono qualche anonymous remailer. E non hanno nessuna intenzione di fare favori all'omino d'acciaio, capisci? Ne basta uno sicuro. Uno solo. E ne stanno spuntando come funghi. Ma c'era un altro problema. Che Superman si fosse messo a usare Internet anche lui era abbastanza prevedibile. Nessun particolare rischio per me, finora. Lex Luthor sembrava ci avesse parato le palle su tutti i fronti, con tutti questi trucchetti su crittografia e anonimato. Solo che ora, con Superman tra i piedi anche in rete e incazzato nero, le comunicazioni tra me e Luthor dovevano farsi più fitte e frequenti. Botta e risposta. Con 'sti fottuti remailer era un po' scomodo. Ma qualcosa mi diceva che il vecchio Luthor aveva pensato anche a questo...


 

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