Il Centro Sociale Leoncavallo, come e' noto, ha occupato brevemente nella mattina di oggi, 3 febbraio, gli uffici del Lega Nord presso il Comune di Milano. Iniziativa volta a sollevare l'attenzione sulla vicenda processuale di Luca Ghezzi, da otto mesi agli arresti domiciliari secondo una evidente montatura, e in maniera piu' allargata sulle migliaia di denunce che proprio il trascorso governo cittadino della Lega Nord ha forsennatamente sospinto.

Apprendiamo che questa iniziativa, che riteniamo un legittimo esercizio del diritto politico a manifestare, e' stata ritenuta dall'assessore Sergio Scalpelli tale da annullare le condizioni per la prosecuzione della "mediazione" da lui intrapresa nella complessa vicenda che vede al centro l'area di via Watteau in cui sorge il centro sociale Leoncavallo.

Determinazione assai singolare dopo una stagione passata ad evidenziare il ruolo protagonistico della giunta milanese intorno a questo problema e piu' in generale nella soluzione dei problemi della citta'. Centri sociali compresi.

Se confermata questa posizione rivela il disagio con cui la giunta si e' mossa in questi mesi intorno ad un tema che evidentemente ha ritenuto piu' semplice e per se' meno contraddittorio.
Disagio che ci sembra confermato dalle polemiche esplose nello scorso dicembre all'indomani della decisione della Fondazione Cariplo di intervenire in questo complesso processo.

La sensazione e' di una agitazione strumentale intorno ad un tema che non investe solo il Centro Sociale Leoncavallo, cui pero' sembra non corrispondere una chiara volonta' di soluzione. Abbiamo dichiarato piu' volte che le aperture estive, del sindaco prima e del suo assessore poi, andavano verificate nei fatti. Se si e' trattato di parole in liberta', poco male, si dimostrerebbe anche qui quella soave leggerezza programmatica, che si manifesta in altri atti e proposte della giunta.

Da parte nostra non possiamo che ricordare la concretezza del lavoro svolto e l'indisponibilita' a percorrere una strada che intenda annullare ogni identita' e opposizione politica. Viceversa riteniamo che il percorso intrapreso abbia nella citta' di Milano il piu' ampio consenso e che a ciascun protagonista della vicenda tocchi, di fronte a questa, la propria responsabilita': di governo o d'opposizione.

CENTRO SOCIALE LEONCAVALLO