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La mobilitazione non diminuisce
Nel frattempo la risistemazione del Leoncavallo procede a tappe forzate. Ogni sera qualche centinaio di persone vi si ritrova per mangiare, bere e parlare. Sulla stampa divampano le polemiche. Un inizio di incendio a Palazzo Marino viene subito attribuito a "quelli del Leoncavallo". Alle cinque del mattino di domenica 20 agosto, la Digos ferma tre giovani che vengono dalla festa e li denuncia, affermando di aver trovato una lattina di benzina sulla loro auto dello stesso tipo di quella usata dai tentati "incendiari" del Comune, i tre affermano che proprio gli agenti l'hanno messa sulla loro auto. I tre sono rilasciati, ma l'operazione di criminalizzazione del Leoncavallo e' cominciata. E' ormai chiaro che non vi sara' smobilitazione a breve: si definiscono alcune iniziative per il mese di settembre. Una festa ad un mese dallo sgombero il giorno 16 settembre; un convegno nazionale degli spazi autogestiti in piazza Vetra fissato per i giorni 23 e 24 settembre. Domenica 27 agosto assemblea al Leoncavallo, presenti piu' di 300 persone. Viene riconfermato l'obiettivo di ricostruire il Leoncavallo: si vorrebbe arrivare al 17 settembre, giorno del pronunciamento del pretore su di un ricorso presentato dagli occupanti per ottenere il riconoscimento del diritto a restarvi, con le macerie sgomberate e la riedificazione avviata. I giovani del Leoncavallo lamentano la mancanza di volantinaggi e di inziative di controinformazione da parte di tutti coloro che si sono dichiarati solidali. Si pensa ad un volantinaggio nelle fabbriche. |