back


Milano, 24 ottobre 1998 - Centro di detenzione di via Corelli

SABATO 24 OTTOBRE h. 8.45
GIORNATA EUROPEA DI MOBILITAZIONE CONTRO I CENTRI DI DETENZIONE TEMPORANEA

OCCUPATO IL LAGER DI VIA CORELLI

Da pochi minuti una ventina di tute bianche del Centro Sociale Leoncavallo e dell'Associazione Ya Basta sono entrate all'interno del centro di detenzione temporanea in costruzione in Via Corelli, a Milano, per denunciare la politica nazista di chi usa gabbie per rinchiudere gli immigrati, rei solamente di non avere in tasca un foglio attestante il permesso per poter entrare in questo paese.

Alle soglie del 2000, quando pensavamo che gli olocausti e i lager fossero stampati nella memoria storica e sociale di questo mondo, come forma inaccettabili di violenza dell'uomo sull'uomo...

Alle soglie del 2000, quando pensavamo che i lager in Europa si vedessero solo al cinema e che le morti di questi uomini e donne fossero servite a dire mai piu'...

Ci ritroviamo a Milano in Via Corelli costretti a salire sui tetti e ad occupare, anche solo simbolicamente, uno sciagurato spazio che ripropone in tutta la sua crudelta' la miseria e l'arroganza del piu' forte.
Dal tetto che circonda i lager di Via Corelli possiamo vedere quello di cui questa civilta' dovrebbe vergognarsi, containers disposti su file parallele, con sbarre alle finestre e circondati da quattro metri di recinzione rientrante, che formano un'unica enorme gabbia dove rinchiudere le conseguenze e le contraddizioni di un modello liberista, globale ed economicamente disuguale.

Alla societa' civile di un paese di confine col sud del mondo come l'Italia chiediamo oggi di riuscire a invertire la rotta sulla questione immigratoria: per una civile politica di accoglienza e contro le stragi che coinvolgono le migliaia di immigrati/e in cerca di asilo, per l'umanita' e contro il neoliberismo dichiariamo:

  • e se provassimo come societa' civile ad esprimerci per la costruzione di un mondo che contenga molti mondi perche' vogliamo una societa' multiculturale?

  • e se provassimo a vivere a Milano, citta' che divenne medaglia d'oro alla resistenza, senza la vergogna di un lager?

  • e se lanciassimo una campagna di boicottaggio sistematico di tutte le organizzazioni che vogliono cooperare per la definizione di questo lager?

  • e se trasformassimo i centri di detenzione in centri di valorizzazione delle diversita'?

  • e se provassimo a vivere le musiche, i colori e i sapori di mondi cosi' lontani e cosi' vicini?

  • e se i permessi di soggiorni non venissero concessi in base alle esigenze di mano d'opera del mercato?

  • e se pensassimo a una politica sociale con un reddito di cittadinanza universale in grado di garantire pari dignita' e opportunita' agli uomini e alle donne sfruttate dalla logica mercantile del lavoro?

  • e se rimettessimo in discussione la fine dei confini di Schengen?

a cura di:
Associazione Ya Basta per la dignita' dei popoli e contro il neoliberismo
Centro Sociale Leoncavallo