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27 agosto - 8 settembre 1994
Parco della Martesana

Milano, agosto 1994

Con le dichiarazioni del ministro degli interni Maroni, riprese dal sindaco Formentini, la giunta milanese guarda apparentemente ad un differente rapporto con i centri sociali cittadini e con il Leoncavallo in particolare. Elementi del recente passato e del presente rendono pero' legittimo il sospetto che si tratti di un passaggio dettato esclusivamente da opportunita' di ordine politico cui non corrisponde alcuna sostanza reale.

A tale scopo ricordiamo che nell'ultimo anno nessun esponente della presente amministrazione ha mai preso in considerazione alcuna delle proposte avanzate dal C.S. Leoncavallo tese a costituire una vertenza comune dei centri sociali milanesi, ne' mai alcuno ha ritenuto di incontrare rappresentanti dello stesso centro.

La giunta ha in questi mesi perseguito l'obiettivo di cancellare le realta' dell'opposizione scomoda nonche' di occultare, attraverso sgomberi e provvedimenti amministrativi, le problematiche relative ai nomadi, gli extracomunitari... utilizzando la macchina burocratica come strumento politico.

Lo stesso sgombero del C.S. Leoncavallo e' intervenuto mentre gia' era stata annunciata dal centro stesso la stesura di un piano di recupero strutturale e funzionale circa un'area dismessa, tra le tante, di proprieta' comunale. Progetto che sara', appena approntato, il miglior banco di prova della strumentalita' delle presunte aperture di Formentini.

Miglior sorte non tocchera', crediamo, alla legge di iniziativa popolare sui centri sociali e l'autogestione che e' in fase di avanzata compilazione.

Il fatto che questa "nuova" fase sia stata varata dal ministero degli Interni molto dovrebbe dire circa le preoccupazioni sull'ordine pubblico che la sottendono; la volonta' di non "umiliare i ragazzi" suona come una battuta di spirito per chi vive in una citta' sottoposta da mesi a regime speciale, dove i "ragazzi" hanno ricevuto oltre 800 denunce nella lotta che oppone i diritti alla loro negazione, dove le manifestazioni sono sistematicamente limitate e militarizzate, dove il questore della provincia di Milano contesta l'articolo 1 (delinquente abituale) ad alcuni compagni proprio in ordine alle stesse denunce per attivita' politica.

Scrivevamo "Formentini meglio di Bramieri", l'invito a "cambiare di 180 gradi" per accedere agli spazi del Comune si aggiunge dunque ad uno straordinario repertorio, dove chi favoleggia di bergamaschi armati taccia di illegalita' chi svolge concerti senza pagare la SIAE (e soprattutto senza scopo di lucro)!

Le aperture giornalistiche, quando non si sostanziano, in volonta' reali aggravano, invece di allentare, le tensioni che un anno di dissennata politica della giunta hanno prodotto.

Centro Sociale Leoncavallo