Quello del 1999 è stato l’ultimo raccolto del proibizionismo, quella del 2000 è la prima semina di un futuro diverso, in cui si affermeranno nuovi approcci, capaci di dimostrare la superiorità di prevenzione e libertà sull’attuale repressione e interessata convivenza con criminalità di tutti i tipi.

La semina della cannabis dell’anno 2000 segna una possibilità: uscire dalla clandestinità e prendere le forme di un movimento politico.

Battere il narcotraffico e l’attuale legislazione sono obiettivi paradossalmente congiunti. Non ci resta che essere disobbedienti, augurando a tutti noi una buona semina ed un miglior raccolto.