LA SICUREZZA E' ANTIPROIBIZIONISTA
Ovvero, in materia di droghe le politiche della libertà sono migliori di quelle della proibizione

Anche questa legislatura è trascorsa senza che l'attuale legge sugli stupefacenti, la 309 del 1990, venisse modificata. Pure gli impegni della conferenza governativa di Napoli del 1997 erano stati chiari, legalizzare la cannabis e attuare serie politiche di riduzione del danno e di prevenzione. I movimenti hanno dunque contestato, lo scorso novembre, la Conferenza di Genova, costituendo una rete, il Movimento di Massa Antiproibizionista, convinta che la sicurezza dei cittadini è antiproibizionista e solidale e che sia necessario:

• Legalizzare la cannabis
• Promuovere, difendere e potenziare interventi di riduzione del danno
• Avviare la sperimentazione per la somministrazione controllata di eroina
• Promuovere la libertà terapeutica, l'accesso a tutte le terapie disponibili, incluso l'utilizzo medico della marijuana

Anche quest'anno, il 7 e l'8 aprile si svolgerà in tutta Italia, la festa della semina, un'occasione in cui decine di migliaia di persone affermeranno la propria indisponibilità verso il tragico fallimento del proibizionismo e la possibilità di politiche diverse dalle attuali, capaci di modificare, in meglio, la vita nei nostri quartieri, oltre alla condizione individuale di molti. Un'occasione di disobbedienza civile che avrà, a Milano, il seguente programma: