• Krupp
    La nuova casa del centro sociale Leoncavallo

  • 12 febbraio
    Gli spazi di agibilita' politica si restringono sempre piu'.

  • Fausto e Jaio
    Iniziativa per l'anniversario dell'assassinio dei due compagni.

  • Antifascismo
    Antifascismo militante e repressione.

  • Colda
    Cobas Lavoratori e Disoccupati Autorganizzati

  • Parco Lambro '94
    L'escalation della repressione: preludio di uno sgombero mai annunciato.

  • via Rilke
    La presenza del centro sociale e la lotta per il diritto alla casa in zona 13

20 gennaio - 9 agosto 1994
via Salomone 71

La mattina del 20 gennaio 1994, dopo lo sgombero della sede storica da via Leoncavallo 22, al centro sociale viene temporaneamente assegnato dal Prefetto un capannone industriale alla periferia sud-ovest della citta', in via Salomone 71.

I compagni cercheranno di riportare la situazione alla normalita', ristrutturando gli spazi e riprendendo le attivita' culturali e politiche.

Il 27 aprile Berlusconi vince le elezioni e alla guida del paese si instaura un governo delle destre a cui partecipa anche la Lega.
Cade cosi' quella contrapposizione tra potere locale e potere statale che - nel corso dell'ultimo anno - aveva consentito al centro sociale di resistere agli attacchi della giunta leghista e, in qualche modo, di contenere i danni.

Gli spazi di agibilita' politica nella citta' si restringono sempre piu'. Le iniziative dei compagni, quando non vengono vietate dalla Questura, vengono pesantemente militarizzate.

Una politica il cui esito naturale sara' lo sgombero di via Salomone 71, la mattina del 9 agosto.

Sara' anche l'inizio di una lunga manovra che portera' la comunita' del centro sociale a spostarsi dentro la citta' fino all'occupazione dello stabile di via Watteau 7, attuale sede, e alla rottura dell'accerchiamento militare con la manifestazione del 10 settembre.