Vajont. Non ghe piu' niente

Crolla la diga del Vajont
travolgendo interi paesi immersi nel sonno.
Era la piu' alta d'Europa.
Si cercano le vittime nel fango
il fango ha sommerso cinque borgate
fra i superstiti rassegnazione e
fatalismo: i superstiti non piangono.
Il dolore del paese, messaggio del Papa.
Le prime telefoto dal mare di sangue sopra Belluno.
...
Prime polemiche. Si poteva evitare?
Il presidente della repubblica
ha erogato una cospicua somma
per i primi soccorsi.
Il testo del telegramma
- la notizia del gravissimo disastro
- le laboriose popolazioni della valle del Piave
- l'unanime sentimento di cordoglio del paese
- animo profondamente commosso
- reverente pensiero agli scomparsi
- le famiglie cosi' tragicamente provate
- pi— affettuosi sentimenti di solidarieta'.
Oggi Leone si rechera' nel Cadore
- sentimenti vivo dolore
et profonda solidarieta'
...
Un processo si deve fare
i responsabili si debbono trovare e debbono pagare.
Longarone Pirago Rivalta Villanova Fae'
Codissago San Martino Spessa.
Calcolata perfettamente la diga
si e' trascurata la parte geologica;
... approssimative
le prove sulla struttura delle rocce.
Non e' rimasto nulla.
Non nulla per dire poca roba: proprio nulla.
Quattro chilometri quadrati precipitati nel
fondo delle ere geologiche
in un tempo preumano
"l'Ava la stava qua?
magari la stesse qua. La stava a Rivalta
e a Rivalta non ghe piu' niente".
Diga perfetta ma roccia pericolosa.
...
In tempi atomici si potrebbe affermare
che questa e' una sciagura "pulita"
tutto e' stato fatto dalla natura
che non e' buona e non e' cattiva ma indifferente.
...
Il consiglio dei ministri ...
ha rinnovato l'assicurazione
- i provvedimenti intesi a dare pronta assistenza
Un giovane piange la sua casa distrutta
Nei magazzini degli aiuti ufficiali
vi sono soltanto quintali
di latte in polvere.
I discorsi de' miei concittadini.

R. Roversi

Una commissione di inchiesta indico', come responsabili del disastro (1.989 vittime), la Sade, concessionaria fino al 1959, l'Enel che a essa era subentrata, il genio civile e i prefetti.

Il progettista del bacino aveva segnalato l'instabilita' dei terreni e dei rischi di frana. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici aveva approvato il progetto ed effettuato il collaudo senza le necessarie indagini idrogeologiche. Frane e smottamenti, avvenuti nel 1960, erano stati considerati trascurabili.