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From Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it>
Date Mon, 20 Jun 2005 21:32:43 +0200
Subject Re: [Hackmeeting] LIBERATE LE FOTO

Il giorno 15:12 20/06/2005, Elettrico ha scritto:

>ascolta, te lo dico con (la mia consueta) gentilezza:
>
>HAI ROTTO I COGLIONI

clap clap

>se ti becco da qualche parte e provi a farmi una foto ti chiedo prima di 
>tutto chi cazzo sei e che cazzo ci devi fare con la foto. e se non mi 
>piace, fosse anche per farla vedere a tua zia, ti dico che non me la fai. 
>e se mi rispondi che sono uno sbirro reagisco in modo consono.

Io intanto la foto te la faccio, se a te non va bene girati di spalle, poi 
ovviamente tu sarai libero anche di picchiarmi e di spaccarmi la macchina 
fotografica, ma se avessi paura di tutti quelli che possono farmi del male 
starei rinchiuso in casa col pannolone anziche' provare a fare informazione 
in modo diverso. Ognuno si assumera' le conseguenze di quello che fa, io 
sono pronto ad affrontare le conseguenze delle mie foto, tu quelle del tuo 
conseguente atto di violenza.

Ovviamente sto parlando di foto fatte *all'aperto* e *per strada* perche' 
e' questo l'episodio che ha scatenato questo flame.

Di solito, comunque, la mia abitudine e' quella di chiedere alle persone se 
posso fotografarle, con alcune debite eccezioni legate al diritto di cronaca.

>premesso che "luogo pubblico" vuol dire tutto e niente, la prossima volta 
>mettiamo all'ingresso un cartello con scritto "no foto".

Non stiamo parlando di foto fatte all'interno, ma di un episodio accaduto 
all'esterno dei locali che ospitavano l'HM.

>se qualcuno ha una macchina fotografica e si accinge ad usarla lo 
>fracasserò di mazzate.

Amen, compagno.

>cmq chi usa la mia immagine senza il mio permesso viola la mia libertà, 
>perchè mi spiace tanto distruggerti questa certezza, ma IO sono padrone 
>della MIA immagine. e IO posso scegliere di NEGARE IL PERMESSO di 
>riprodurre la mia cazzo di faccia se non mi va.

Il diritto alla privacy e il diritto di cronaca a volte sono in conflitto, 
esistono dei casi in cui il diritto di cronaca vale di piu' del tuo diritto 
alla privacy, ovviamente il discorso cambia se diciamo che il diritto piu' 
forte e' quello di chi puo' dare mazzate in modo piu' efficace.

>a me piace TANTISSIMO leggere queste cose in questa mailing list perchè ci 
>si permette di dire certe cose così stupide ed insultanti solo perchè si è 
>dietro una tastiera. chi ha visto i miei show sa che dico cazzate in lista 
>e anche dal vivo, prendendomi la responsabilità. quando mi dirai dal vivo 
>che sono uguale a uno del ku klux klan ne riparliamo. forse.

Se ti vedro' mai picchiare e spaccare la macchina fotografica a qualcuno 
durante un evento pubblico all'aria aperta, ti diro' in faccia senza nessun 
problema che il tuo atteggiamento vilento, autoritario e intollerante mi 
ricorda molto da vicino altri tipi di violenza, autoritarismo e intolleranza.

E chi conosce me sa perfettamente che sono uno che scrive come pensa e 
pensa come scrive.

>penso che tu sia diventato un poveretto.
>tanta era la stima che avevo per te un tempo quanto ora è la disistima. 
>con questi ragionamenti del cazzo non si va da nessuna parte.

Perche', spaventando con atteggiamenti aggressivi chi si avvicina per la 
prima volta all'Hackmeeting dove cazzo si va? Non lo so, dimmelo tu... se 
prima mi stimavi per la mia coerenza ti dico che anche questa mia allergia 
agli atteggiamenti intolleranti si colloca in un percorso di assoluta 
coerenza con tutte le cose che ho scritto finora, e tutti gli altri tipi di 
violenza con cui mi sono di volta in volta incazzato.

Mi spiace molto che ci voglia cosi' poco per farti cancellare la stima di 
una persona, la stima che ho di te per quanto ho letto dei tuoi scritti 
rimane immutata. Ti dico solamente che non sei il primo a comportarsi in 
questo modo, mi succede anche quando vado in giro a parlare di Cecenia, 
magari invitato da consigli comunali DS, e dico pubblicamente che considero 
D'Alema un criminale di guerra. Il problema e' uscire dalla logica del 
branco, e capire che non c'e' solo il problema della violenza "nemica", ma 
anche quello della violenza piu' subdola e strisciante che serpeggia negli 
ambienti "amici".

Per quanto mi riguarda se una ragazza che si avvicina incuriosita ed 
entusiasta ad una comunita', ne rimane scottata ricevendo un'impressione 
negativa per atteggiamenti aggressivi, questa e' una cosa che dovrebbe far 
riflettere su parole come apertura, tolleranza, rispetto, ascolto, 
capacita' di dialogo, anche e soprattutto quando questi atteggiamenti 
aggressivi, che fanno terra bruciata attorno ad una cultura e ad una 
comunita', vengono rivendicati come "diritti inalienabili". Il diritto alla 
privacy non comprende come bonus il diritto di fanculizzare il prossimo 
aggratis.


>mi sembrano quelle stronzate di merda tipo "i fasci picchiano e quindi tu 
>non li devi picchiare altrimenti sei come loro"... cioè tipo i fasci 
>arrivano, entrano nei posti occupati, accoltellano la gente e io non 
>dovrei andarli a cercare perchè "altrimenti sono come loro"?

Ma ti rendi conto che stai paragonando una ragazzina con fotocamera ad uno 
squadrone di picchiatori?


>sai la differenza fra "controllo invasivo" e "evitarsi le rotture di 
>coglioni"? sì che la sai, sei un ragazzo intelligente. allora vedi un po' 
>se qualcuno alla porta dell'hackmeeting ti chiede se sei frocio o no per 
>poter partecipare. o ti chiede se sei solito fare sesso estremo. o se ti 
>piacciono di più i supermercati o i discount. o se hai votato alle 
>elezioni. quindi non insultare la tua intelligenza facendo paragoni tanto 
>stupidi quanto paradossali.

Maddai! E questo paragone non e' paradossale? Un conto e' fare foto 
all'aria aperta, un altro raccogliere dati sensibili... quindi al 
supermercato dove ti riprendono le telecamere che cosa fai? Li denunci per 
violazione della privacy?

>ma questa bandiera ficcatela in culo e sventolati.

Con la mia aerofagia, l'effetto coreografico sarebbe garantito... :-)

>che dietro quella frase ci sono tanti di quei ragionamenti e tante di 
>quelle contraddizioni che nemmeno te li immagini.

Appunto, io ho cercato, e l'ho fatto anche in passato, di evidenziare una 
evidente contraddizione tra la liberta' che vogliamo conquistare e quella 
che a volte ci capita di negare agli altri. Se poi per evidenziare questa 
contraddizione devo perdere la stima di altre persone, sodomizzarmi con 
vari stendardi, prendermi dei vaffanculo a pioggia, far incazzare mezzo 
mondo e diventare il "nemico" di turno, allora pazienza, io ho espresso 
liberamente il mio pensiero, poi se non sara' servito a nulla almeno io 
saro' tranquillo per non essere stato zitto e fermo davanti a quello che io 
considero un abuso. Poi magari voi mi convincerete che non era un abuso, ma 
un legittimo esercizio di liberta' individuale, ma fino a quando non ne 
saro' convinto, devo in coscienza reagire a cio' che considero sopruso.

>poi certo tu scrivi libri e io 4 mail del cazzo, ma dovresti vergognarti 
>di prendere uno slogan, decontestualizzarlo

MA CAZZO !!! Io mi devo vergognare perche' uso uno slogan e chi fanculizza 
gratuitamente delle ragazze per la "grave colpa" di non conoscere come 
funziona un ambiente e' un valoroso paladino della privacy?

Boh... qui mi sembra di sentire rumore di specchi graffiati....



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