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From NeuraL <neural@autistici.org>
Date Sun, 26 Jun 2005 21:41:35 +0200
Subject Re: [Hackmeeting] Re: crackdown autistici/inventati

On Sunday 26 June 2005 09:58, $witch wrote:

  > >A parte l'ignobile posizione di Aruba
  >
  > cha aruba sia ignobile x altre questioni, potrei forse
  > sottoscriverlo, ma qui ?

Il punto e' che aruba e' il fornitore di connettivita' mentre A/I della 
casella di posta.
L'azione non era tesa al sequestro di materiali sul disco di A/I ma alla 
pura intercettazione. Ok? Quindi, tecnicamente, "dovevano" collaborare 
tutte e due i fornitori del servizio (aruba per l'accesso al datacenter 
e autistici per il resto). Dato che su aut/inv e' di uso comune la 
protezione ssl anche per l'invio/ricezione di messaggi "normali" (come 
deve essere) dovevano interpellare aut/inv per richiedere le chiavi per 
l'intercettazione del protocollo sul filo ed e' per questo che hanno 
dovuto farla sporca altrimenti bastava il consenso di aruba per 
piazzare uno sniffer sulla sua rete e NESSUNO ne avrebbe mai saputo 
nulla.

Ora, sebbene esistano delle regole piu' chiare per quanto riguarda la 
responsabilita' del gestore (e le responsabilita' e i limiti dello 
Stato) per le intercettazioni telefoniche, in questo caso, mi pare che 
il discorso sia molto differente perche' NON ESISTE una 
regolamentazione che entra nel merito della crittografia e che impone 
al provider di fornire le chiavi crittografiche all'autorita'. Tutto il 
capitolo sulla crittografia e la responsabilita' del provider e' frutto 
di interpretazioni delle leggi esistenti ma, che io sappia, non esiste 
una legge che entri nel merito (smentitemi se e' il caso) mentre esiste 
una precisa norma costituzionale che stabilisce il diritto alla 
riservatezza delle comunicazioni dei cittadini, ed  e' di gran lunga 
piu' forte di tutto il resto. Quindi se il gestore, per tutelare la 
privacy di tutti i suoi utenti negasse le chiavi, io non so fino a che 
punto diventerebbe perseguibile a sua volta ( non avrebbe modo di 
tutelare la privacy e contemporaneamente permettere l'intercettazione 
di un *singolo* utente) o tutti o nessuno... a meno, ovviamente, di 
soluzioni tecniche ardite che non credo siano mai state esaminate sul 
piano legale, quindi arbitrarie e di certo non con lo sniffing a cazzo 
che diventerebbe dunque illecito. La questione infatti e' che, a 
differenza dell'utenza telefonica dove selezioni *un* *singolo* numero 
tel. preciso ove effettuare l'intercettazione (e fra l'altro ne 
esistono un numero ristretto a disposizione) - quindi esiste un limite 
al potere di controllo dello Stato nei confronti del cittadino -  in 
questo caso questo principio e' andato a farsi benedire ed hanno potuto 
procedere ad  un'intercettazione di massa, indiscriminata, effettuata 
mentendo e causando un danno al gestore reale che non c'entrava NULLA 
con l'indagine in corso, e, per come la vedo, questo mi sembra 
piuttosto anticostituzionale oltre che meramente illegittimo.
Capito il giochetto e la farsa sul down elettrico? O pensi che possano 
fare cio' che vogliono perche' in fondo "lo fanno a fin di bene"?

Chiediti se l'indagato era A/I o meno e ti sarai risposto da solo sulle 
loro reali finalita', anche perche' la questione su crocenera era 
talmente ridicola (e si sta dimostrando tale) da sembrare un azzardo un 
po' troppo sospetto anche per loro.

P.S.
Per quanto riguarda l'hosting, no grazie.

Ciao

-- 
... "Nel tempo dell'Inganno Universale, dire la verita' e' un atto
rivoluzionario" - George Orwell

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