La Repubblica 2 marzo 1986 Il legale della famiglia Rossi ricostruisce la tragedia "Ha sparato senza ragione mirando ad altezza d'uomo"
![]() La morte dl Luca Rossi, il ragazzo ucciso domenica scorsa in viale Bodio da un proiettile di rimbalzo, poteva essere evitata. In altre parole, I'agente che ha sparato non sembra aver fatto un uso legittimo, necessario e assennato della sua Beretta d'ordinanza. Sono queste Ie conclusioni alle quali e' approdsto il legale della famiglia di Luca, il professor Gaetano Pecorella, che si e' costituito parte civile nell'inchlesta giudiziaria. Si tratta di una ricostruzione basata su alcuni rilievi fatti dalla stessa polizia e su testimonianze raccolte in zona. La fotografia in alto chiarisce qual e' stata la traiettoria del colpo che ha ucciso il ragazzo. Il proiettile ha centrato un palo, ad un'altezza di circa un metro e ottanta da terra ed e' rimbalzato fino a colpire Luca che stava raggiungendo la fermata dell'autobus. E stata la polizia a ritrovare sul palo il segno evidente del proiettile, e a segnarlo con un cerchio di gesso. Una traiettona che permette di affermare che l'agente ha sparato contro la Cinquecento dei suoi presunti aggressori mentre questa si allontanava da piazzale Lugano svoltando in viale Bodio. Non sarebbe vero, quindi, che ha sparato mentre l'auto tentava di investirlo. L'agente non ha poi sicuramente mirato alle gomme, visto che ha colpito 1l palo a un metro e ottanta da terra. Il legale della famlglia sostiene che alcuni testimoni hanno visto il poliziotto puntare I'arma tenendola a due mani con le ginocchia flesse. Era indispensabile sparare? Se l`auto si stava allontanando, l'agente non era in pericolo di vita. Non sarebbe bastato dunque prendere il numero di targa dell'auto, o dare l'allarme usando uno dei due telefoni chc sono Ii' a pochi metri, proprio in piazzale Lugano? Sarebbe ancora tutta da chiarire, infine, Ia violenta scazzottata che ha preceduto gli spari. Sembra che l'agente abbia dichiarato di essere uscito di casa (ma non pare che abiti vicinissimo alle dieci di sera per comprare un gelato alla sua bambina. Certo li', in piazzale Lugano, gelaterie non ce ne sono. Si afferma poi che sarebbe intervenuto per bloccare due uomini che ne aggredivano un terzo. Ma alcuni testimoni sosterrebbero che la rissa coinvolgeva quattro persone. E se si trattava di calmare degli energumeni - si osserva - non sarebbe stato il caso di usare subito la pistola come deterrente, qualificandosi come agente di polizia, invece di estrarla solo alla fime della rissa per sparare contro l`auto in fuga? (F.R.) |