UN INCIDENTE? UN OMICIDIO I compagni di Lotta Continua per il comunismo, profondamente addolorati esprimono tutta la loro solidarieta' ai familiari, agli amici e ai compagni di Luca Rossi.
Luca, militante di D.P., studente della Statale e' stato ucciso domenica sera da un colpo di pistola, esploso
immotivatamente da un poliziotto in borghese, intervenuto in una rissa in piazzale Lugano a Milano.
La versione ufficiale accreditata dalla questura parla di incidente.
La legge reale, introdotta nel 1975, ha conferito la piu' ampia discrezionalita' al gia' consistente potere d'azione delle forze
dell'ordine, garantendo l'impunita a chi, troppo zelante o troppo nervoso, l'applicava alla lettera.
L'introduzione della legislazione di emergenza ha invece moltiplicato a dismisura le occasioni di intervento. Da allora piu' di 200 persone hanno trovato una morte assurda ai posti di blocco; ladruncoli e scippatori sono stati giustiziati sul posto; manifestazioni di studenti, operai e donne hanno sempre di trovato nelle piazze le forze dell'ordine munite di licenza di uccidere. Anche numerosi altre situazioni, solo per caso, per un fortuito caso, non si sono trasformate in tragedie: i carabinieri che si sono messi a sparare nel cortile di una scuola (ITSOS) per alcune palle di neve contro i vetri della loro caserma; le continue retate a mitra spianati di giovani nel quartiere ticinese ecc.. ecc.. Proprio per questo la morte di Luca non e' un incidente, ma un omicidio interamente politico, perche' CAUSATO DA UN SISTEMA DI LEGGI E PROCEDURE IN INTERVENTO POLIZIESCO FONDATO SULLA REPRESSIONE ARMATA. Perche' la morte di questo compagno non sia vana dobbiamo ampliare il dibattito e l'iniziativa contro tutte le legislazioni di emergenza, la loro cultura e pratica, per la smilitarizzazione delle forze dell'ordine.
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