COMUNICATO STAMPA

In ritardo sui tempi auspicati da molte associazioni è giunta finalmente all'esame della Camera la bozza del decreto che dovrebbe consentire la regolarizzazione di 38.000 extracomunitari.

Si tratta di una bozza decisamente non soddisfacente innanzitutto per il numero dei soggetti che potranno usufruirne, che pare palesemente inadeguato rispetto ai 235.000 irregolari già inseriti nel mercato del lavoroe che assicurano indubbi vantaggi anche all'economia del nostro paese.

Inoltre disattendendo quanto concordato con alcuni partiti della maggioranza il decreto prevede che gli stranieri debbano dimostrare la loro presenza in Italia prima del 27.3.98 senza però fissare criteri certi per tale certificazione.

L'esperienza relativa alla precedente sanatoria (decreto Dini) ci insegna che le prove presentate dagli extracomunitari spesso non vengono prese in considerazione o nella migliore delle ipotesi vengono sbrigativamente ritenute inadeguate pur di fronte all'evidenza.

E proprio tale esperienza negativa riteniamo possa indurre l'immigrato, già giustamente diffidente verso le istituzioni, a non presentarsi nemmeno in Questura per la paura di ritrovarsi all'uscita con un foglio di espulsione. Anche perché rimane un alone di incertezza per ciò che riguarderà i cittadini extracomunitari le cui domande risulteranno in esubero.

Ma davvero il Governo ritiene una garanzia sufficiente affidare il destino di tali cittadini all'emanazione di una futura circolare?

Un ulteriore elemento di grave perplessità è costituito dal termine previsto per la presentazione delle domande di rilascio del permesso di soggiorno: il 30 novembre '98.

Peccato che il decreto non sia stato ancora approvato.

Milano, 17.9.98