Finalmente il centro di permanenza temporanea di via Corelli è stato chiuso; Maritati ha mantenuto, per ora e solo parzialmente, la sua parola.
Ieri pomeriggio, 14 marzo ore 15.30, le tute bianche ed altre rappresentanze di centri sociali ed organizzazione umanitarie, a distanza di un anno dalla manifestazione in cui si paventava un'irruzione di massa, si sono riunite nuovemente davanti all'ingresso principale del LAGER milanese per simboleggiarne la tanto aspettata chiusura. "OGGI A MILANO" si leggeva sugli striscioni dei centri sociali; OGGI A MILANO CHIUDE CORELLI....Ma allora sono forse tornati liberi i cittadini extracomunitari RECLUSI nel centro; hanno forse smesso di patire ingiuste pene per aver commesso il reato di essere entrati in Italia a cercare un lavoro, una casa, una VITA NORMALE? Purtroppo no, sono semplicemente stati trasferiti in un altro centro di permanenza temporanea, in un'altra regione, a circa 900/1000 km da Milano, in attesa di essere espulsi. E i clandestini che verranno fermati da oggi in avanti? Niente paura, l'amministrazione pubblica stà cercando un posticino tranquillo per loro alle porte di Milano, così non dovranno trasferirli ogni volta in Puglia o chissà dove.
Ma allora cosa è cambiato? Quella povera gente ha smesso di patire la reclusione a Milano, in condizioni a dir poco disumane, solo per andare a patire le stesse sofferenze altrove? E' risaputo che il Governo opera con toppe a rappezzi per attenuare i propri errori, spesso irreparabili; ma che gli interlocutori fornissero il filo non melo sarei mai aspettato.
(Giuliano De Simine)