CORELLI CHIUDE, PAROLA DI MARITATI

                                              

 

                            Giovedì 3 febbraio si è tenuto, in Camera del Lavoro, l'incontro con i segretari della CGIL ed il sottosegretario al Ministero degli Interni Roberto MARITATI (ex magistrato e sedicente democratico). Tra gli altri era presente anche il dott. OSTUNI, direttore Ufficio Stranieri di Milano, il quale ha dato alcuni numeri rilevanti.
                         Si, i numeri che ha dato Ostuni sono rilevanti, anzi, esageratamente rilevanti dato che, a conti fatti, ancora una volta non si sono rispettati i termini ed i tempi imposti dalla stessa Legge. Infatti su 146.000 cittadini stranieri presenti in MIlano e provincia, circa 106.000 sono extracomunitari; di questi almeno 61.000 si sono prenotati entro il 15 dicembre 1998 per presentare istanza di rilascio del P.di S., dei quali solo 39.000 hanno effettivamente depositato l'istanza. Ebbene, di queste 39.000 istanze presentate entro il 20 ottobre 1999 (termine ultimo di presentazione) solo 19.000 sono state valutate di cui: 13.000 P.di S. rilasciati per "lavoro subordinato"; 1.000 rilasciati per "lavoro autonomo"; 500 a fronte di "ricongiungimento familiare"; tutto per un totale di 15.000 Permessi di Soggiorno rilasciati dal dicembre '98 ad oggi.
                         E quì sorgono alcuni dubbi.... Se il Decreto sui "flussi" prevede l'ingresso di 35.000 cittadini extracomunitari nell'anno solare, in che modo il Governo intende tener fede a quanto sancito a fronte dei numeri sopra riportati? (in due anni sono state valutate solo la metà delle istanze previste dal Testo Unico sull'immigrazione).

                         Ma non è tutto. Dopo il dott. OSTUNI ha preso la parola niente popò di meno che il "sottosegretario al Ministero degli Interni Roberto MARITATI", il quale si è dimostrato favorevole ad una politica fondata sulla "correttezza, democraticità e serietà" nei confronti degli extracomunitari. L'argomento che più sta a cuore al sottosegretario è il centro di "PERMANENZA TEMPORANEA CORELLI" di Milano. Il centro, così come si presenta oggi, è un vero e proprio istituto detentivo con unica variante che in carcere è possibile avere colloqui privati con i detenuti, mentre in Corelli neanche questo è possibile. Eppure il centro dovrebbe garantire i " DIRITTI INVIOLABILI DELL'UOMO"...Solo questo ci fa pensare alla INCOSTITUZIONALITA' del centro, senza addentrarci nel considerare le condizioni di vita dei "reclusi". "Il Ministro Bianco (a capo del dicastero degli affari interni) ha rilevato le inadeguate condizioni dei trattenuti in Corelli ed ha disposto per costruzione di un NUOVO CENTRO che rispetti i Diritti Fondamentali e Costituzionali" ha detto il sottosegretario giovedì sera; "IL CENTRO DI VIA CORELLI DEVE CHIUDERE, PAROLA DI MARITATI" ha altresì aggiunto con fermezza come si addice ad un uomo di Governo. Il giorno seguente si leggeva su di un quotidiano della capitale che il sindaco Albertini, la giunta comunale tutta ed il prefetto sono contrari alla chiusura del centro, dunque  propensi ad una ristrutturazione dello stesso. - Ma non si parlava di aver già individuato possibili ubicazioni per una nuova struttura, più consona e rispondente alle esigenze dei trattenuti? (E soprattutto che rispetti i predetti Diritti inviolabili dell'uomo?) -. 

                         Ora non resta che fare ciò che si fa sempre in questi casi, ATTENDERE ATTENDERE e ATTENDERE. Chissà, forse con le votazioni di aprile.....


                        
"(Giuliano De Simine)"