Prime impressioni sulla bozza di decreto sui flussi di ingresso

"Finalmente è arrivata la sanatoria" avranno pensato i numerosi cittadini extracomunitari presenti in Italia sprovvisti di permesso di soggiorno ma già inseriti nel mercato del lavoro.
Vediamo se possono davvero ritenersi soddisfatti:

1. Il decreto del Governo assegna 6000 permessi ai Paesi che hanno sottoscritto con l'Italia accordi per il rimpatrio degli espulsi : Albania (3000), Marocco(1500) e Tunisia(1500). I permessi verranno assegnati attraverso le rappresentanze consolari con chiamate nominative.
2. Sono 32000 i permessi destinati a chi si trova in Italia e intende regolarizzarsi.
3. I requisiti per chi intende regolarizzassi sono:

Dimostrare di essere entrati in Italia prima del 27 marzo 1998 ( data dell'entrata in vigore della nuova legge sull'immigrazione).

Presentare "un contratto di lavoro subordinato con sottoscrizione autenticata, a condizioni non inferiori a quelle stabilite dai contratti collettivi di lavoro".

In caso di lavoratore autonomo: presentare documentazione attestante i requisiti di idoneit? a svolgere attivit? autonoma.

Presentare una documentazione che attesti un'idonea sistemazione alloggiativa.

Ricongiungimento familiare: oltre alla quota di permessi stabilita dalla sanatoria è possibile per i familiari di stranieri legalmente residenti o legalizzabili, ottenere il permesso di soggiorno, purché non si tratti di figli o fratelli minorenni.
4. Sono esclusi dalla regolarizzazione coloro per i quali " l'ingresso e il soggiorno non possano essere consentiti" (art.6).
5. Le domande per ottenere il permesso di soggiorno dovranno essere presentate entro il 30 novembre 1998.

Il Governo ha previsto 32000 permessi, un numero "ridicolo" se si pensa che in Italia sono 2-300mila gli extracomunitari irregolari. Non riesco ad immaginare cosa ne sarà delle domande in esubero. L'unico suggerimento è di organizzare una maxi lotteria al Ministero degli Interni: Chi viene estratto vince il permesso, agli altri come premio di consolazione un bel decreto di espulsione. In conclusione chi mai avrà il coraggio di presentarsi in questura sapendo che in caso non gli venga concesso il permesso rischierà l'espulsione?
Sembra un ottimo sistema per non "concedere" nemmeno i 32000 permessi disponibili.

Ipotizzando che l'iter per l'approvazione del decreto sarà "celerissimo", chi intende regolarizzarsi avrà circa due mesi per raccogliere la documentazione e presentarla in questura.
L'esperienza della sanatoria Dini insegna che questo periodo è drammaticamente breve. Inoltre pur avendo la massima fiducia nelle capacità delle questure di saper gestire 2-300mila domande in due mesi mi sarei auspicato dei termini più "rassicuranti".

Finalmente è stata prevista la regolarizzazione per chi svolge un lavoro autonomo. Purtroppo i richiedenti dovranno presentare i nulla-osta delle camere di commercio e dimostrare di avere i mezzi sufficienti per avviare un'attività imprenditoriale, tutto questo in due mesi! Se si considera che i soggetti in questione sono coloro che svolgono lavori occasionali ( imbianchino, manovale etc.) traete voi le conclusioni…

Potrà regolarizzarsi solo chi dimostra di essere entrato in Italia prima del 27 marzo 98, dove sta la logica nell'escludere chi è entrato in Italia dopo questa data? Senza considerare che nell'esperienza precedente il raggiungimento della prova si è dimostrato alquanto "difficile"…
Il decreto prevede che non solo chi abbia avuto problemi giudiziari in Italia non possa regolarizzarsi, ma anche chi abbia ricevuto un decreto di espulsione! Anche su questo punto il mio ingegno non mi suggerisce spiegazioni. Le sanatorie passate prevedevano infatti la decadenza delle espulsioni pregresse!

Micael Anzon