Richiedere il permesso di soggiorno per lavoro subordinato
Richiedere il permesso per lavoro autonomo
Fare il rinnovo del permesso di soggiorno
Richiedere il ricongiungimento familiare
Ottenere la procedura d'urgenza
Tutte le informazioni che seguono dovrebbero servire al cittadino
straniero, o italiano, per conoscere le procedure necessarie per
ottenere i documenti più importanti; in ogni caso, come si può
vedere, queste sono lunghe e spesso complicate: non esitate a
chiedere il consiglio di chi ha più esperienza siano le molte
Associazioni di volontariato o conoscenti che già hanno affrontato
queste situazioni.
Le semplici nozioni che seguono non possono risolvere tutti i
problemi che sorgono in seguito alle richieste fatte in Questura.
Lavoro subordinato:
Il permesso viene rilasciato allo straniero che esibisce il visto
di ingresso per lavoro subordinato, esso può riguardare lavoro
domestico, artistico e altre attività dipendenti.
Le procedure per il rilascio sono previste dalla legge 943/86
e devono essere avviate dal futuro datore di lavoro in Italia presso l'Ufficio Provinciale Lavoro e Massima Occupazione (U.P.L.M.O.)
competente per territorio rispetto alla sede della futura attività.
Ottenuta da detto ufficio l'autorizzazione per l'assunzione nominativa,
il datore di lavoro esibirà il documento allo sportello dell'ufficio stranieri della
Questura competente per territorio la quale procede a verifiche
che richiedono circa un mese e quindi restituisce l'autorizzazione
munita di nulla osta alla concessione del visto.
Sempre a cura del datore di lavoro l'autorizzazione così vidimata va spedita al domicilio dello
straniero all'estero che la potrà eseguire all'Ambasciata od al
Consolato Italiano territorialmente competente ai fini del rilascio
del relativo visto.
Ottenuto il visto lo straniero deve, entro 8 giorni dal suo ingresso in Italia, fare richiesta del permesso di soggiorno
alla Questura , allegando alla domanda:
modulo (I.P.S. 209)
2 fotografie
fotocopia passaporto (originale in visione)
lettera assunzione della società con specificata la qualifica
fotocopia del visto
1 marca da bollo Lit. 20.000
fotocopia del Nulla Osta al lavoro valido più originale in visione
dichiarazione in bollo del datore di lavoro dell'avvenuta instaurazione
del rapporto
fotocopia del documento del datore di lavoro (in caso di ditte la dichiarazione in bollo deve essere presentata su carta intestata senza fotocopia del documento del datore di lavoro).
La durata del permesso è di 2 anni.
Ricongiungimenti:
E' la procedura che permette ai cittadini extracomunitari di poter
far arrivare in Italia il coniuge e/o i figli a carico considerati
minori dalla legge italiana.
Requisiti di chi fa la richiesta:
Essere legalmente in Italia cioè avere un permesso di soggiorno
Avere un lavoro
Assicurare alle persone per cui chiede il ricongiungimento normali condizioni di vita. Questo significa avere la disponibilità di una casa che sia in grado di ospitare le persone per cui è richiesto il ricongiungimento e soprattutto avere un reddito con cui mantenere la famiglia.
La domanda va presentata al Commissariato della zona in cui si
ha la residenza con i relativi documenti, alcuni da richiedere
in Italia altri nel proprio Paese d'origine.
Documenti da richiedersi in Italia:
Domanda in carta da bollo da L.20.000 + una fotocopia
Originale del permesso di soggiorno, valido ed aggiornato, + una
fotocopia
Originale del passaporto, valido, + una fotocopia
Fotocopia del passaporto dei parenti da ricongiungere
Inoltre:
Per i lavoratori subordinati:
dichiarazione del datore di lavoro, su carta intestata della ditta,
che indichi la data di assunzione, il tipo di occupazione e che
confermi un rapporto lavorativo a tempo determinato; originale
+ una fotocopia del Mod.101; originale + una fotocopia dell'ultima
busta paga; fotocopia della Carta d'Identità del datore di lavoro.
Per i lavoratori autonomi:
permesso di soggiorno per motivi di lavoro autonomo + una fotocopia;
originale del Mod.740 accompagnato dalla ricevuta di pagamento
e/o di presentazione all'Ufficio Imposte + una fotocopia di tutti
i documenti.
Per i collaboratori domestici: dichiarazione del datore di lavoro, con firma autenticata, che
confermi il rapporto lavorativo a tempo indeterminato e specifichi
la retribuzione mensile percepita;
originali delle ricevute di pagamento dei contributi previdenziali
+ una fotocopia di tutti i documenti;
fotocopia della Carta d'Identità del datore di lavoro.
Per i soci lavoratori: permesso di soggiorno per motivi di lavoro autonomo + una fotocopia;
dichiarazione della Cooperativa che confermi la posizione di Socio
sul Libro Soci (che va allegato in fotocopia);
originale dell'ultima busta paga + una fotocopia;
originale del Mod.101 + una fotocopia.
Allegare i seguenti documenti riguardanti l'alloggio:
Per chi abita in affitto in appartamento: originale del contratto di locazione registrato, se previsto
dalla legge (canone annuo pari o superiore a L.2.500.000), o allegato
alla comunicazione di cessione del fabbricato (canone annuo fino
a L.2.400.000) + una fotocopia. Ultima ricevuta di pagamento dell'affitto
nel caso in cui il contratto risulti scaduto ma tacitamente rinnovato.
Per i proprietari di casa: originale del rogito notarile + una focopia
Per i comodatari: dichiarazione del proprietario o affittuario dell'alloggio, con
firma autenticata, che dichiari la disponibilità anche per i parenti
da ricongiungere; originale della comunicazione di cessione di
fabbricato + una fotocopia
Per i dipendenti che abitano presso il datore di lavoro: dichiarazione del datore di lavoro, con firma autenticata, dove
venga dichiarata la volontà di accogliere, a tempo indeterminato,
i parenti ricongiunti del dipendente; fotocopia del contratto
di locazione o rogito notarile.
Nel comune di residenza vanno richiesti:
Dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà in cui chi chiede
il ricongiungimento dichiari l'idoneità alloggiativa anche per
i parenti che saranno ricongiunti.
Certificato di residenza e stato di famiglia.
Documenti da richiedersi nel Paese d'origine:
Certificato di matrimonio tradotto e legalizzato dalla Rappresentanza
consolare italiana competente, nel caso si debba ricongiungere
il coniuge + una fotocopia.
Estratto di nascita del figlio tradotto e legalizzato dalla Rappresentanza
consolare italiana competente + una fotocopia; dichiarazione di
assenso all'espatrio, tradotta e legalizzata dalla Rappresentanza
consolare italiana competente, nel caso in cui uno dei genitori
risieda all'estero + una fotocopia del documento
Stato di famiglia tradotto e legalizzato dalla Rappresentanza
consolare italiana competente + una fotocopia.
Per legalizzazione si intende il timbro di convalida alle `vigenti
norme locali' e l'autentica della firma del Funzionario del Ministero
degli Affari Esteri in servizio presso la Rappresentanza consolare
italiana.
N.B. Tutti i documenti provenienti dal proprio Paese d'origine devono avere una data non anteriore a 6 mesi dal loro rilascio.
Nel caso di cittadine extracomunitari esposate e a carico del
coniuge italiano si deve produrre una dichiarazione del coniuge,
con firma autenticata, dove venga data la disponibilità alloggiativa
ed il sostentamento economico ai parenti ricongiunti, allegando
documentazione relativa il lavoro e l'alloggio + la fotocopia
di un proprio documento d'identità.
N.B. Il matrimonio tra cittadini italiano italiano e cittadino extracomunitario
presente illegittimamente in Italia non sana la condizione di illegalità dello straniero che deve abbandonare
l'Italia e, successivamente munirsi di uno specifico visto di
ingresso secondo la procedura prevista.
La documentazione presentata in Questura è poi inviata al Ministero
che deve esprimere parere positivo all'ingresso in Italia delle
persone per cui è richiesto il ricongiungimento.
Ottenuto il parere positivo il lavoratore extracomunitario invierà
la documentazione al proprio congiunto nel Paese d'origine il
quale si rivolgerà alla Rappresentanza consolare italiana per
l'ottenimento del visto d'ingresso in Italia.
Entro gli 8 giorni successivi all'arrivo, la persona ricongiunta deve presentarsi in Questura per ottenere
il permesso di soggiorno per motivi familiari.
Dopo un anno di permanenza in Italia potrà ottenere il Libretto di lavoro.
E' importante tenere presente che dalla presentazione della domanda
in Questura all'ottenimento del permesso di soggiorno possono
passare tempi abbastanza lunghi di circa un anno.
Lavoro autonomo:
Abilita il titolare a svolgere attività autonome come il commercio,
l'artigianato, professioni varie (art.9 c.3 l.n. 39/'90).
E' rilasciato solo se sussiste la condizione di reciprocità per l'attività che si intende esercitare. Per ora sono in vigore
accordi di reciprocità fra l'Italia e:
Argentina, Bolivia, Bangladesh, Capoverde, Cile, Colombia, Corea
del Sud, Giappone, India, Libano, Marocco, Senegal, Somalia, SudAfrica.
E' un permesso specifico, all'inizio il permesso è valido fino
al completamento delle procedure amministrative (iscrizione agli
albi professionali, al registro degli esercenti commercio o delle
imprese presso la Camera di Commercio) preliminari al libero esercizio
dell'attività in questione, successivamente ha una durata di 2
anni.
Documenti necessari per la domanda:
modulo I.P.S.209
2 fotografie
fotocopia passaporto (originale in visione)
partita iva o lettera di esenzione (ritenuta d'acconto + codice
fiscale) Più fotocopia
1 marca bollo 20.000
fotocopia del visto
iscrizione alla CCIA o lettera società presso la quale è accreditato o partita iva - ritenuta d'acconto.
Rinnovo:
Il primo rinnovo del permesso di soggiorno è subordinato all'accertamento
che lo straniero disponga di un reddito minimo pari all'importo
della pensione sociale, derivante da lavoro dipendente, anche
a tempo parziale, autonomo oppure da altra fonte legittima di
reddito.
Al cittadino extracomunitario che può dimostrare il proprio reddito
minimo e il proprio attuale impiego attraverso un'apposita dichiarazione
del proprio datore di lavoro è concesso il rinnovo del permesso
di soggiorno per una durata doppia rispetto a quella inizialmente prevista (4 anni).
Al cittadino che invece non è in condizioni di dare dimostrazione
di tale reddito minimo conseguito quale retribuzione di un normale
rapporto di lavoro egli può mediante autocertificazione del suo reddito e della sua provenienza ottenere un rinnovo di
2 anni
Al cittadino che è attualmente disoccupato ma che ha lavorato nel periodo di validità del permesso è concesso
il rinnovo dello stesso.
Il permesso di soggiorno per lavoro subordinato può essere utilizzato
anche per l'esercizio di attività autonome ( previa verifica di
condizione di reciprocità con il proprio paese di origine), studio
o famiglia.
Lavoro subordinato:
modulo I.P.S.209
2 fotografie
fotocopia passaporto (originale in visione)
lettera assunzione società con qualifica specificata
fotocopia del visto specifica
1 marca da bollo 20.000
fotocopia nulla osta lavoro più originale in visione
lettera della ditta o del datore di lavoro in bollo che confermi
durata, tipo di rapporto lavorativo oppure (solo per domestici)
iscrizione I.N.P.S o comunicazione all'U.P.L.M.O con dichiarazione
del datore di lavoro vidimata dal timbro di ricevuta, più fotocopia
di un documento di identità del dichiarante
NB: se trattasi di primo rinnovo sanatoria `96 per lavoro, presentare
modello 101 o ricevute versamenti I.N.P.S ( per collaboratori
famigliari).
Lavoro autonomo
modulo I.P.S 210
2 fotografie
fotocopia passaporto originale in visione
partita IVA o lettera d'esenzione
1 marca 20.000
iscrizione CCIA definitiva o lettera della società presso la quale
è accreditato o partita IVA - ritenuta d'acconto
fotocopia ultimo modello 740 e relativa ricevuta di presentazione
vecchio permesso di soggiorno
NB: se l'attività svolta è di libero professionista non è necessaria
iscrizione alla CCIA.
Richiesta codice fiscale:
Per richiedere ed ottenere il codice fiscale bisogna essere provvisti dei ricorrenti documenti di identificazione e recarsi all'ufficio
imposte dirette della propria circoscrizione provinciale.
In questa sede troverete dei moduli standard da compilare con i dati richiesti.
La prassi da seguire ed i documenti da esibire sono i seguenti:
-PERMESSO DI SOGGIORNO VALIDO E FOTOCOPIA PASSAPORTO
Se non in possesso di permesso di soggiorno occorre:
-ATTESTAZIONE DI IDENTITA' CONSOLARE CON FOTOGRAFIA RILASCIATA DAL CONSOLATO DI APPARTENENZA
-FOTOCOPIA PASSAPORTO
In sostituzione dei suddetti documenti è possibile presentare la fotocopia della ricevuta del permesso di soggiorno, il contratto di lavoro, la fotocopia del documento del datore di lavoro ed una Sua dichiarazione su carta intestata, oltre al passaporto.
La procedura d'urgenza:
La " PROCEDURA D'URGENZA" è una procedura che permette di velocizzare il
rilascio del permesso di soggiorno. Tale procedura è però concessa solo in casi eccezionali
e di particolare gravità; ad esempio per permettere allo straniero di tornare in patria
ad assistere un parente malato, per raggiungere la moglie in procinto di partorire, ecc...
I presupposti sono:
Una volta in possesso di tali documenti ci si deve presentare all'ufficio stranieri
e consegnare il tutto all'agente addetto, richiedendo la suddetta "PROCEDURA D'URGENZA".
L'agente subito verifica la conformità dei dati e dei documenti contenuti nella
cartella presentata al momento della istanza per il P.di S. Se non rilevano incongruenze in questi, immediatamente
rilascia il fatidico
PERMESSO DI SOGGIORNO.