Le ragioni dell'autogestione in contrapposizione alla vergogna della guerra.
12 ottobre 2001, a 5 anni dall'okkupazione..

Apriamo il corteo della manifestazione odierna per i cinque anni del Molino con uno striscione di condanna alla guerra. Questo per denunciare ancora una volta che dietro ogni guerra si cela un meccanismo perverso determinato da una minoranza di gente che, occupando posizioni di potere, si permette di stabilire la sorte e in casi estremi la distruzione di milioni di vite umane. Quello che sta accadendo in Afghanistan adesso e' soltanto l'ultimo dei numerosissimi interventi militari degli Stati Uniti al fine di imporre alle culture costrette alla povertà piu estrema, la propria supremazia e come già avvenuto in passato per altri interessi in gioco, il "fenomeno terrorismo" risulta essere solo un comodo pretesto. Una guerra capitalista che vede Stati Uniti, Inghilterra e Unione Europea con la loro schiera di multinazionali da una parte e colui che hanno additato come il colpevole, l'ultra miliardario Bin Laden creato, istruito, finanziato e forgiato dal sistema occidentale, dalla parte opposta. Il tutto ancora una volta a scapito della popolazione civile che rimane la vera vittima di questa guerra tra i signori del sistema capitalista, tra coloro che si ritengono i padroni del mondo, che non a caso sono spesso gli stessi che investono senza scrupoli nel più redditizio dei mercati neri: quello delle armi, che insieme a quello del sesso e delle droghe, rappresenta la maggior fonte di arricchimento di chi specula e favorisce le disgrazie altrui..
Riteniamo la guerra il più stupido, più indegno ed inutile dei modi con cui l'essere umano possa esprimere un conflitto. Siamo e sempre saremo contro l'assassinio di persone innocenti, che dalla guerra hanno tutto da perdere e nulla da guadagnare, siamo e saremo sempre contro chiunque ci impedirà di pensare, contro chiunque ci imporrà una guerra definendola ridicolmente "GIUSTIZIA INFINITA" o "A LIBERTA` DURATURA", contro chiunque ci obbliga "democraticamente" a stare o con loro o contro di loro!!!!!
Questa guerra rischia di avere dei risultati devastanti per il futuro dell'umanità intera. Invece di estirpare il male, la strage d'innocenti non farà nient'altro che accrescere l'odio. Il dolore, la disperazione, la rabbia e poi accecati dall`odio, la legittimazione della vendetta, il fanatismo da ambo le parti. Anche se ammazzano questo Bin Laden, hanno creato le condizioni affinché ne nasceranno altri 100. È scandaloso che ci siano dovuti essere 6mila vittime di un truce attentato (e i veri responsabili non sapremo probabilmente mai chi sono) per convincere il governo statunitense ad "auspicare l'esistenza di uno stato palestinese". Se questa risoluzione, che ora appare tardiva, fosse arrivata molto prima, avrebbe potuto contribuire ad una pace giusta e definitiva in Medio Oriente.
In ogni caso anche questa dichiarazione puzza di farsa, perché concretamente non si vedono cambiamenti nei territori occupati. Cogliamo oggi l'occasione per ribadire l'inscindibilità di una coscienza non solamente umana ma soprattutto politica delle persone, invitandole a riflettere su punti di vista alternativi all'informazione ufficiale dei governi, che spesso e volentieri sceglie deliberatamente di sottolineare determinate informazioni e ometterne vergognosamente altre indispensabili per capire meglio la realtà coi suoi meccanismi più subdoli di controllo del pensiero.
Questo é purtroppo il mezzo più efficace per creare pregiudizi nella testa della gente, troppo fiduciosa che chi decide per lei lo fa solo e sempre per il bene comune, oppure talmente sfiduciata dalle autorità da diventare indifferente e individualista.
Secondo noi l'alternativa a questa società alienante e' l'AUTOGESTIONE, ovvero la partecipazione attiva e diretta alla costruzione della propria esistenza sia sul piano decisionale nonchè pratico.
Le forme di autogestione sono molteplici.
Assemblee settimanali aperte a tutti, dove ogni proposta viene considerata e discussa, per arrivare a un comune consenso.
Il Molino, oltre che esercitare il proprio diritto a manifestare in piazza, organizza dibattiti , conferenze, eventi culturali e informativi, concerti, teatri e attività per bambini, e quant`altro.
L`occupazione e l`autogestione di spazi di socializzazione e di libera espressione. Lottiamo per un mondo che sappia riconoscere le fonti dei conflitti, e scelga il dialogo per la risoluzione dei problemi. Siamo per la prevenzione dei conflitti armati, che si potranno evitare solo quando ci sarà una comune consapevolezza e forza di volontà di costruire risposte valide ai problemi dello sruttamento e del precariato, che generano frustrazioni, migrazioni disperate, razzismo, violenza, … Per questo ci riconosciamo nel movimento No global, che denuncia, ormai dal 1998, prima grande manif contro il WTO a Ginevra, il costante degrado sociale ed ambientale di questo pianeta, rendendolo una polveriera in ogni suo angolo.
Il tutto si traduce in 1MILIARDO di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno, 25000 morti di fame al giorno, paesi e popoli che vivono nel terrore e nella guerra da decine di anni. Tutto questo dettato da un'infima minoranza, che detenendo il potere economico e politico planetario, influenza e determina le sorti del mondo con un unico scopo: il profitto.
Il Molino in questi 5 anni di esistenza ha espresso in maniera molto marcata i limiti e le ingiustizie di questo sistema, svolgendo quindi un importante ruolo di critica sociale e di sensibilzzazione della popolazione e offrendo un punto di vista diverso sul quale ragionare. Ricordiamo che nei centri sociali autogestiti chiunque può accedere a un`informazione critica su ogni argomento di interesse comune, basta visitare gli spazi adibiti all`informazione antagonista, viene dato largo spazio alle produzioni indipendenti e alle autoproduzioni.
Negarci il diritto di manifestare tentando di criminalizzare e di reprimere un movimento antagonista, come già fatto per davos e genova per citarne 2 esempi recenti, non è altro che un ennesimo tentativo dei nostri governanti di screditare chi vuole esprimere il proprio dissenso perché semplicemente sogna una società piu giusta per tutti...
Ieri i giovani liberali ci invitavano a desistere dallo scendere in piazza per il rischio di atti violenti che potrebbero disturbare la popolazione. Noi contrariamente a questo invito ribadiamo la volontà di scendere in piazza in maniera numerosa, rumorosa e pacifica per rivendicare il diritto di esistenza, di espressione, di usufruire di tutti gli spazi della città senza dover temere una repressione da parte degli organi che vorrebbero gestire la nostra società. La nostra intenzione è di ritornare oggi in centro. In questi giorni piu' di 50 realtà antagoniste, tra cui associazioni e centri socili svizzeri e italiani, con cui abbiamo costruito e condiviso percorsi ed esperienze, hanno aderito alla manif per essere solidali al Molino che si oppone alla decisione anticostituzionale presa dal municipio di Lugano. Come sans papier, a cui il governo federale non ritiene importante concedere una vita dignitosa benché contribuiscano a riempire le casse dell'economia svizzera, veniamo noi stessi definiti illegali, sebbene da 5 anni esistiamo, sebbene 3 commissioni (cerca trova mista) siano state create e poi affossate, sebbene veniamo pienamente riconosciuti dalla commissione martinoni, sebbene ci sia stata una totale mancanza di disponibilità del municipio di trovare una sede definitiva del centro e sebbene martedi prossimo un consigliere di stato, un municipale luganese e un ex consigliere di stato abbiano accettato il nostro invito a partecipare ad una serata dibattito sul Molino. Inoltre come già espresso dall'interpellanza socialista sarebbe più utile verificare se il municipio di lugano, visti i recenti sorpassi di spesa per l'aeroporto e molti altri scandali, possa esso stesso definire la sua posizione all'interno della legalità. Purtroppo molte persone non si rendono conto che le istituzioni politico-economiche non rappresentano affatto quanto avviene nella realtà sociale e conseguentemente mostrano cieca fiducia in loro piuttosto che nelle organizzazioni popolari non governative.
Un valido esempio di spazi restituiti alla città è il nuovo capannone che da vecchio e polveroso deposito di auto abbandonate ridiventa spazio di aggregazione, di dibattito, di divertimento, di cultura e DI AUTOGESTIONE!!!!!!!!!
LA LIBERTÀ È CIÒ IN CUI CREDIAMO,
L'AUTOGESTIONE È COME LA VIVIAMO,
NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI
Molino vive