LA LEGGE INDIGENA, FATTA DA POLITICI E IMPRESARI | |
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Con
questa presa di posizione anche il massimo organo di giustizia del paese
non vuole ascoltare il clamore del popolo, il quale ha cercato di esprimere
il proprio dissenso in ogni modo, e ha richiesto la messa in atto degli
Accordi di San Andrés, firmati dalle due parti nel lontano '96. Il giorno 10 settembre 2002, si sono riuniti a San Cristobal de las Casas in Chiapas, provenienti da più parti dello stato, gli indigeni che volevano esprimere il loro dissenso legato alla ratifica di una legge decisa dal governo. Senza volerne far mistero, gli oratori hanno dichiarato che la decisione presa dalla Corte di Giustizia avrà conseguenze negative. |
Quelle espresse in piazza sono solo alcune tra le conseguenze, e si riferiscono al fatto che le porte del dialogo per costruire la pace in Messico sono ormai chiuse, perché non ha più senso continuare un processo di pace se gli accordi che si firmano non sono tradotti in pratica. Quello che esce chiaramente dai fatti accaduti è che l'organo di governo messicano, nella stessa maniera del governo al potere per i 71 anni di dittatura priista, non sta dalla parte del proprio popolo ma bensì a favore dei propri interessi, di quelli del capitale transnazionale e del governo degli Stati Uniti.La legge che è appena stata imposta da Fox e dal Congresso, e ratificata dalla Corte di Giustizia, tiene solo conto delle necessità delle multinazionali, le quali pensano solo a saccheggiare le risorse naturali della zona. E se questo è quello che succederà, allora saremo noi, dicono uniti tutti gli indigeni messicani riunitisi a San Cristobal, a doverci unire alla società civile per difendere la nostra patria. La manifestazione di piazza tenutasi nella cittadina del Chiapas, ha anche voluto sottolineare la grave situazione che si sta creando in questo stato. I portavoce denunciano il preoccupante aumento di militari nella zona ed anche gli attacchi perpetrati recentemente da gruppi paramilitari, che si avvalgono dell'impunità da parte del governo federale e statale, ai danni delle basi d'appoggio dell'EZLN e alle autorità dei municipi autonomi. Al grido di "La legge che vogliamo sono gli Accordi di San Andres!!, No al Plan Puebla Panama e Lotteremo per l'autonomia dei popoli indios" è stata dichiarata la continuazione della resistenza ribelle degli Zapatisti. | |
DI PRESE
IN GIRO, LA COCOPA |
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Se accettiamo la realta' avremmo memoria e ricorderemmo che l'unica osservazione dell'EZLN alla riforma costituzionale approvata e promossa l'anno scorso fu che si trattava di un tradimento. Da voci molteplici del movimento indigeno e dalla societa' civile fu qualificata come presa in giro. La reazione dal mondo indigeno fu di totale rifiuto e l'esigere l'attuazione di quanto firmato a San Andres. Nessuno fece 'osservazioni' al tradimento o alla presa in giro, ne' si potrebbero fare perche' supporrebbero che si accetta in generale la proposta, anche se con certe modifiche. E questo non e' mai accaduto. Che cosa dice l'attuale Cocopa di tenere conto delle 'osservazioni' di tutti questi cittadini? Sta fingendo di non sapere neppure ricordare e di prendere in giro di nuovo, cosi' suppone, i messicani.
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Annuncia pero' piu' di questo, una postura inflessibile d'appoggio totale all'apprezzamento dell'Esecutivo e alle sue presunte vie di soluzione. Dice di nuovo, in altri termini: o si riconoscono minori d'eta' e si integrano alle politiche economiche gia' decise o sono irrazionali. La prova sarebbe chiara: non la pensate come il Potere Esecutivo, non assumete d'essere merce d'occasione. Il recente annuncio di una 'nuova proposta di riforma costituzionale si riduce, cosi' sembra, a cinque leggi secondarie per applicare la riforma del 2001. Ed ognuna di loro rinnega quanto firmato a San Andres ed offende i popoli indios, li prende in giro, li minimizza, li segrega. | ![]() |
La legge d'amnistia, prima annunciata, merita ricordare quella magistrale risposta dell'EZLN alla prima offerta d'amnistia: Per cosa dobbiamo chiedere perdono? Di cosa ci perdonerete? Possiamo domandarci che senso avrebbe tale proposta se basterebbe attuare le leggi in vigore. La direzione che prendono le seguenti proposte di legge fa temere che piu' che altro si tentera' di limitare l'attuale.Legge per il Dialogo e la Pace Giusta in Chiapas. La legge per lo sviluppo sociale non sarebbe altro che un rafforzamento legale del piano che l'Esecutivo impone e con il quale pretende di risolvere i problemi che hanno dato origine al conflitto, scegliendo a proprio gusto le carenze come motivo unico e vedendole dal suo molto particolare parere, a convenienza. E' da temere che la nuova iniziativa di programmi rafforzi la linea selettiva di benefici che tanto ha smembrato le comunita' con cattive intenzioni. La legge per la protezione e lo sviluppo delle culture indigene fin dal suo titolo e' gia' indignante. Non e' da prevedere che sara' accolta dai popoli indigeni e molto meno con entusiasmo. Potrebbe forse, da come si annuncia, propiziare una campagna contro il razzismo tra la societa' meticcia. Non vedo da dove possa attribuirsi al Congresso capacita' e legittimita' per regolare o dare il via alla trasmissione dell'identita' dei popoli. Sara' che li vuole proteggere dal Potere Esecutivo, o quale sviluppo annuncia se non quello gia' proposto dagli economisti e rifiutato dai popoli. La legge per proteggere l'ambiente e la biodiversita', regolando il diritto delle comunita', sembra solo voler rafforzare l'espulsione delle comunita' che abitano zone della piu' ricca biodiversita' e sgombrare il terreno agli investimenti senza il disturbo della gente. Promette, cosi' sembra, le primizie delle risorse naturali. Cosa sara' questo qui? Forse tollerare che si presentino a concorso con le multinazionali e facciano migliori proposte e maggiori investimenti di loro. La legge organica municipale sembra rievocare quel progetto coloniale ed etnocentrico delle cosiddette carte municipali. Ridurre l'autonomia delle comunita' a quelle dei municipi e negare la radice delle firme di San Andres, cosi' come negare che il pensiero sia cresciuto ed avanzato durante questi dialoghi; e' riprendere il tradimento e schiaffarlo in faccia al vinto. I popoli indios non sono vinti, naturalmente. Per contro a quanto potuto commentare e che ancora commentano in pubblico i tecnocrati, il movimento indigeno nazionale cresce, non si scoraggia, non si ferma, non si rassegna davanti al tradimento. L'attuale Cocopa pero' avra' capacita' di memoria? E' molto difficile addirittura pensare che ignori tanto quanto vuole far vedere sulle culture e le differenze ma, sapra' di cosa parla? Il beneficio del dubbio e' gia' difficile, chi oserebbe ancora concederglielo? Resto attonito davanti a tanta ignoranza o tanta finzione. Non saprò mai -perche' e' coscienza altrui, e non mia- che buona o mala fede alimenta questo tipo di disprezzi, razzismi, cinismi, infamie, prese in giro e tradimenti. |
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